giovedì 1 settembre 2011

Consiglio comunale del 31 agosto 2011

Seduta "super-movida", quella di ieri sera.
Con tanto di spettacolo finale
(vietato ai minori di 14 anni).
Mi dispiace e m'imbarazza: ma tant'è!
Prosit!


Riporto di seguito gli interventi del nostro Gruppo.


L'Ordine del Giorno (nota protocollo n. 9912 del 24 agosto 2011) prevedeva i seguenti argomenti:

1) Approvazione verbale seduta precedente;
2) Approvazione programma triennale 2011/2013 ed elenco annuale 2011 dei lavori pubblici;
3) Approvazione bilancio di previsione 2011;
4) Nomina della Commissione Locale per il Paesaggio;
5) Pronuncia della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Campania, n. 331/2011 del 28-6-2011 - Presa d'atto;
6) Sentenza del T.A.R. Campania, sez. VIII, n. 03532/2011 del 6-4-2011 - Riconoscimento debito fuori bilancio

Altri argomenti sono stati aggiunti il giorno prima della seduta (nota protocollo n. 10066 del 30 agosto 2011 - dunque, è stato dato tempo 24 ore, comprese quelle notturne, per prendere visione della documentazione e analizzare le proposte):
7) Regolamento per il servizio "Nonno Vigile" - Approvazione;
8) Regolamento per il "Consiglio Comunale dei Giovani" - Approvazione.


Intervento pronunciato dal Consigliere Gianfranco Di Caprio sul secondo punto all'OdG (approvazione programma triennale 2011/2013 ed elenco annuale 2011 dei lavori pubblici), e fatto allegare al Verbale di seduta:

L’anno 2011, conle Amministrative che hanno visto l’elezione di questo consiglio comunale, lacittadinanza alifana ha decretato, di fatto, la fine di un era politico –amministrativa. In sostanza si è dato avvio ad un nuovo periodo decisamentealternativo ai dodici precedenti anni che hanno visto succedersi ben treamministrazioni con ispirazione politica di centro – destra.
Il popolo havotato per cambiare.
Ebbene, sullascorta delle cose appena evidenziate, il mio intervento sarà fortementecritico: la proposizione, all’OdG, dell’approvazione del programma triennale2011-2013 e l’elenco annuale 2011 dei lavori pubblici disattende, ancora unavolta, l’illusione creata negli alifani.
Il bilancio2009, il preventivo 2011, questa delibera evidenziano continuità ma,soprattutto, mancanza di spirito di innovazione.
Queste leconsiderazioni.
Come dovrebbeessere noto ai colleghi consiglieri, al Sindaco ed agli Assessori comunali ilprogramma triennale e l’elenco annuale dei LL.PP. programmati da unaAmministrazione sono due atti di fondamentale importanza nella vitaamministrativa di una comunità in quanto delineano, attraverso laprogrammazione, appunto, l’idea di sviluppo del territorio, quantomeno nellamateria specifica dei lavori pubblici.
In particolarela redazione del programma triennale e dell’elenco annuale sono resiobbligatori dal Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ovvero il Codicedei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione dialcune direttive comunitarie. Dirò di più: l’elenco annuale deve esserepredisposto dalle amministrazioni aggiudicatrici e deve essere approvatounitamente al bilancio preventivo, di cui costituisce parte integrante.
Tali elenchivengono redatti dal Responsabile di Area e devono rispondere pienamente agliindirizzi dell’Amministrazione Comunale (come la stessa Delibera di G.C. n. 71del 30/12/2010 enuncia).

In qualità diConsigliere del gruppo di minoranza “Insieme per Alife”, con spirito di serviziosia nei confronti della nostra comunità che del Consiglio Comunale, mi accingoad elencare una serie di osservazioni, prima tecniche e poi politiche.
Cominciamo coldire che l’attività di realizzazione dei lavori di singolo importo superiore a100.000 euro si svolge sulla base di questo programma triennale (e di suoiaggiornamenti annuali) che l’amministrazione predispone e approva nel rispettodei documenti programmatori già previsti dalla normativa vigente e dellanormativa urbanistica, unitamente all’elenco dei lavori da realizzare nell’annostesso. Il programma triennale costituisce momento attuativo di studi difattibilità e di identificazione e quantificazione dei bisogni della comunità.
Il nostroprogramma, parlo del triennale, contiene 42 interventi, su tre annualità, perun valore complessivo di circa 40 MEuro. Di questi ben 7 non dovrebbero nemmenofar parte di questo elenco in quanto hanno un importo complessivo inferiore a100.000 euro.
Inoltre ilprogramma triennale deve prevedere un ordine di priorità e la norma stabilisceanche come fissare quest’ordine[1]: leamministrazioni, nel dare attuazione ai lavori previsti dal programmatriennale, devono rispettare le priorità ivi indicate. Bene, quest’ordine dipriorità manca.
E’ programmataanche la realizzazione di due interventi (la “Realizzazione della Caserma deiVigili del Fuoco” e l’ormai mitica “Riqualificazione Lavatoio Totari” che pensocompaia in questi elenchi da quanto frequentavo il Liceo), la cui coperturafinanziaria è demandata ai privati: speriamo bene!
Siamo scesi adun elenco di 33 interventi a valere su fondi pubblici.
Abbiamoprogrammato, per il 2012, la “Ristrutturazione dell’antico Cinema Volturno”:1.920.606,98 euro da destinare ad un edificio la cui proprietà è ancora molto incerta.Ma andiamo avanti.
E qui viene laparte che mi lascia e ci lascia sconcertati: nell’elenco compaiono ben cinqueinterventi che si riferiscono a fondi scaduti, morti e sepolti.
POR 2000-2006.Misura 4.6 - Recupero pavimentazione decumani e cardine(€ 2.414.510,00);
POR 2000-2006.Misura 4.6 - Miglioramento qualità urbana e arredo urbano medianteriqualificazione decumani e cardini minori (€ 6.634.839,00);
FAS 2005-2008 -Realizzazione sottopassi alla ferrovia alifana (€ 3.000.000,00);
POR 2000-2006. Misura1.3 - Sistemazione idraulico forestale e tutela delle risorse naturali (€1.000.000,00);
POR 2000-2006.Misura 4.6 - Miglioramento qualità e quantità informazione turistica progettorealizzazione rete informatica e servizi per il turismo (€ 645.000,00).

Il tutto ammontaa quasi 14 milioni di Euro! Cari colleghi vi chiedo: come può un consiglierecomunale approvare un programma triennale di interventi che contiene opere che,e lo sappiamo con certezza, non potranno mai essere realizzate? Come possiamopresentare un elenco di opere in cui si programma un sottopasso al passaggio alivello su un fondo il cui nome da già la risposta alle possibilità difinanziamento? Si chiama FAS 2005-2008, Fondo per le Aree Sottoutilizzate.Pensate che su questo progetto ci fu perfino una discussione con l’alloraassessore avv. Roberto Vitelli per cui io scrissi un articolo intitolato“Alife, alifani, aliFAS” proprio a significare il fatto che certi errori nonbisogna commetterli, per non prendere in giro la popolazione. E cosa ciritroviamo a votare oggi? Ancora il sottopasso!
A queste domandechiedo risposte all’Assessore Santagata.

E’ talmenteevidente che questi progetti sono campati in aria che nessuno di essi ècompreso nell’elenco annuale dei LL.PP., che pure ci viene chiesto diapprovare. Per forza: essendo questo un allegato al bilancio previsionalesaremmo andati palesemente a falsarlo. Se questi interventi, invece, compaionosolo per dare un contentino ai tecnici, allora chiedo: non sarebbe molto piùutile fare una reale programmazione ed inserire interventi con concretepossibilità di essere finanziati in modo che i tecnici non si dovrebberoaccontentare dei 500 Euro forfettari dati per la presentazione del progetto mapotrebbero aspirare al ben più consistente guadagno legato alla realizzazionedell’opera? Quantomeno ci ritroveremmo con opere pubbliche realizzate e nonimmaginate!

Passiamo oraall’elenco annuale: sono 23 interventi. Anche in questo caso 4 sono sotto lasoglia dei 100.000 euro. In questo caso la priorità di realizzazione èriportata, ma non per tutti (vedere interventi 1, 2, 3, 5, 8, 9, 17).
L’inclusione diun lavoro nell’elenco annuale è subordinata, per i lavori di importo inferiorea 1.000.000 di euro, alla previa approvazione di uno studio di fattibilità e,per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro, alla previaapprovazione della progettazione preliminare.
Come potetevedere voi stessi per alcuni progetti la casella è bianca (vedere interventi 1,2, 3, 5, 8, 9, 17).
I progettiricompresi nell’elenco annuale devono essere conformi agli strumentiurbanistici vigenti o adottati. Come potete osservare, sempre dall’elenco,molti di loro non presentano, ad oggi, la conformità. La norma in questo caso èchiarissima: se sono interventi da rendere finanziabili nell’anno corrente, nonpossono non avere ancora acquisito tutti i pareri necessari.
Ancora. L’elencoannuale predisposto dall’amministrazione, siccome deve essere approvatounitamente al bilancio preventivo, di cui costituisce parte integrante, devecontenere l’indicazione dei mezzi finanziari stanziati sullo stato diprevisione o sul proprio bilancio, ovvero disponibili in base a contributi orisorse dello Stato, delle regioni a statuto ordinario o di altri entipubblici, già stanziati nei rispettivi stati di previsione o bilanci, nonchéacquisibili mediante alienazione del patrimonio disponibile degli enti locali.Io voglio anche credere che questi interventi abbiano la copertura finanziariama, purtroppo, non vedo traccia degli strumenti finanziari di copertura.

Per concluderevi invito a guardare le ultime due colonne dove sono riportati i tempi diesecuzione dei progetti con la data di inizio e la data di chiusura degliinterventi. Molti di questi risultano già avviati, qualcuno addirittura giàfinito. Ma concretamente non c’è traccia sul territorio alifano né di opereconcluse, né di cantieri aperti (vedi “Incentivazione attività turistiche”,1°/2011 – “Lavori di manutenzione asilo nido” – “Ristrutturazione piani viabiliin via De Gasperi” – “Lavatoio Totari”, “Recupero della fontana Forma”).

Il nostro no hadue fondate motivazioni: la prima, di carattere puramente amministrativo, ciimpone, vi impone di non votare questa delibera perché l’atto è palesemente nonin linea con la normativa vigente.
La seconda,molto più importante, è a carattere politico: quanto tempo ancora dobbiamoaspettare per non avere più a che fare con atti politici delle vecchieamministrazioni?
Concludoche la nostra è e sarà una opposizione attenta, propositiva quando chiamata incausa, collaborativa: questo accadrà nel momento in cui percepiremo questisegnali di svolta netta richiesti dalla comunità.
Quando,finalmente, ci sarà un chiaro richiamo ad assunzione di responsabilità inproprio!
Questo nelrispetto dei 2.000 cittadini che ci hanno votato e degli oltre 3.000 che hannoscelto voi.


[1] Sono da ritenere comunqueprioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, dicompletamento dei lavori già iniziati, i progetti esecutivi approvati.




Intervento pronunciato dal Consigliere Daniele Cirioli sul terzo punto all'OdG (approvazione Bilancio di previsione 2011), e fatto allegare al Verbale di seduta:

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
Il bilancio diprevisione – che ci proponete di approvare – è una completa assurdità. Vi dicocon tutta sincerità che, quando l’ho preso tra le mani e l’ho sfogliato primadi analizzarlo nel dettaglio, sono rimasto sconcertato: non sapevo se ridere ose piangere. E’ un’accozzaglia di numeri e di tante promesse, senza alcun filologico di programmazione e gestione. Che cosa ci venite a proporre? Che cosaavete programmato per i Cittadini di Alife? Vi chiedo una sola cortesia: nonvenite a dirci, che “non c’è stato il tempo giusto per programmare perché visiete insediati solo a maggio….”: sarebbe una grossa fesseria! Altrimentidovete spiegarci perché siete invece riusciti ad aumentare le tasse aiCittadini del 100,18% rispetto al 2009 e del 72% rispetto al 2010! Sono cifreallucinanti: ve ne rendete conto? Significa che chi pagava 500 euro di impostee tasse al Comune nel 2009, oggi (nel 2011) ne deve dare mille! Oppure che chipagava 500 euro di imposte e tasse al Comune nel 2009, oggi (nel 2011) devedare 850 euro!
Dicevo: ilBilancio che ci proponete per l’approvazione è un’accozzaglia di numeri epromesse, senza un filo logico di programmazione.
Ho dato unosguardo approfondito alla voce del Bilancio delle “Entrate tributarie”. Questavoce si distingue in due categorie: Imposte (Ici, imposta comunale sullapubblicità, addizionale comunale sul consumo di energia elettrica; addizionaleIrpef; ecc.) e Tasse (principalmente Tosap e Tarsu).
Riporto – mirivolgo principalmente ai Cittadini – le cifre scritte nel Bilancio: per il2011, il totale tra Imposte e Tasse (che pagheremo tutti noi) sarà di 2 milionie 300 mila euro circa; nel 2009 fu di un milione e 150 mila euro circa; nel 2010di un milione e 335 mila euro circa. A conti fatti tra il 2009 e il 2011, leimposte e le tasse aumenteranno di quasi un milione e 150 mila euro, cioè deldoppio; tra il 2010 e il 2011, invece, l’aumento sarà di 960 mila euro circa,ossia del 72% circa. Io credo che gli Alifani abbiano già capito che razza diamministrazione si ritrovano: aumentare il peso fiscale del 70% in un solcolpo, e durante un periodo così nero per l’economia e l’occupazione, significacelebrare il funerale della nostra Comunità. Voglio andare più a fondo nei dati.Guardando alle singole voci di imposte e tasse, tutte aumentano nei tre anniconsiderati, ad eccezione di due: la Tosap e l’imposta sulla pubblicità. Laprima cala del 27% rispetto all’anno scorso; l’imposta sulle insegnepubblicitarie scende del 32% rispetto al 2010. Vi siete chiesti perché succede questo?Vi siete posti il problema del perché il gettito cala negli anni (perché calaanche rispetto al 2009) senza che c’è stato alcun ritocco dell’aliquota? Calaperché Alife sta morendo, dal punto di vista economico. Quelle tasse vengonopagate dalle imprese, da soggetti che svolgono attività, e quel calo sta adirci che diminuisce nel tempo il numero di “soggetti pagatori”, ossia inegozi, le imprese.
Ecco, ci saremoaspettati una relazione e un dibattito su questo Bilancio di previsione per il2011 maggiormente improntato sulle iniziative da farsi, sulle soluzioni daintraprendere per risolvere i problemi del Paese, sulle misure per proteggere iCittadini. Capisco che per fare questo ci vogliono tecnici e, soprattutto,persone dotate di tanta buona volontà e spirito di dedizione per il Paese e peril prossimo, per i Cittadini. Mi rendo conto che, per fare questo, ci vorrebbeun’amministrazione fatta di Persone che, per fare un esempio, se vedono costruireun muretto da un gruppo di Cittadini per abbellire una zona del Paese, siritrovano subito tutti d’accordo ad aiutare questo gruppo di Cittadini e non afarsi dispetto l’un l’altro, in seno all’amministrazione, tra chi è Consiglieree chi, invece, è Assessore per misurare la forza di decisione, di potere e dicomando. Insomma, mi rendo conto che ci vorrebbe un’amministrazione diversa;anzi “un’amministrazione”, e già sarebbe qualcosa!
In conclusione, contutta la nostra buona volontà, il nostro giudizio sul Bilancio di previsione2011 non può che essere negativo. Preciso i motivi.
Le funzioni delBilancio sono tipicamente tre: una politica, l’altra economica ed infine quellagiuridica.
Dal punto divista politico, il Bilancio dimostra la coesione di un’amministrazionecomunale. Cioè la capacità del Sindaco (e della Giunta) di coinvolgere ilConsiglio comunale sulle loro decisioni. Ecco, con tutta la nostra volontà (ela nostra volontà è stata dichiarata ed è allegata agli atti lo scorsoConsiglio comunale), questo tentativo di collaborazione da Voi non c’è per maistato. Avete deciso di fare tutto da soli? Bene, noi vi auguriamo “buonlavoro!”. Dunque, dal punto di vista politico il nostro voto è “zero”.
Dal punto divista economico, il Bilancio indica quella che è la cosiddetta “manovra finanziaria”,per usare un termine abusato in questi giorni da Tv e giornali. Infatti, con ilBilancio anche il Comune decide quali iniziative intende portare avanti, qualisettori maggiormente favorire, quali misure mettere in atto per lo sviluppo. IlBilancio che proponete all’approvazione meriterebbe il primo premio come“manovra sanguisuga”: in un sol colpo, aumentate del 72% le entrate tributarie.Chissà quanti complimenti vi farebbe Tremonti o la Merkel….. Dunque, anche dalpunto di vista economico il nostro voto è “zero”.
Infine, l’ultimafunzione del Bilancio è quella “giuridica”. Ossia, è come fosse una “legge” cheviene approvata dal Consiglio comunale e autorizza a fare quelle spese e quegliincassi scritti nel Bilancio. Beh, su questo aspetto ci sovviene la Corte diconti. Ci affidiamo alla competenza della Magistratura contabile sottoscrivendoil giudizio espresso nella sentenza n. 331/2011. Ossia che la repentinaapprovazione del Rendiconto 2009 ha sicuramente inficiato i principi diveridicità e di attendibilità dei dati contenuti nel Bilancio 2011. Perciò,anche dal punto di vista giuridico – anzi soprattutto dal punto di vistagiuridico – il nostro voto è “zero”.
Mi fermo qui conun’ultima esortazione, della serie “consigli non richiesti”. Parlavo primadella Manovra bis che il Parlamento sta per approvare come legge di stato. Trale novità, la Manovra affida agli enti locali, e in primo luogo ai Comuni, lapossibilità di incidere maggiormente in tema di evasione per il recupero delleimposte e tasse non pagate a livello locale (come Ici e Tarsu). Tra le varieiniziative previste, i Comuni potranno pubblicare sul sito internet gli elenchidi chi paga le imposte e tasse (tecnicamente si chiamano “Ruoli”). Ecco, visuggerisco di fare subito questa pubblicazione. Noi abbiamo dato un’occhiata airuoli Tarsu del 2009 e, vi possiamo garantire, che le sorprese non mancano,come sicuramente anche Voi siete al corrente.


Intervento che il Consigliere Daniele Cirioli ha provato a pronunciare sul terzo punto all'OdG (Pronuncia della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Campania, n. 331/2011 del 28-6-2011 - Presa d'atto), ma non è riuscito a terminare perché è stato maldestramente interrotto dal Sindaco. A quel punto, il Gruppo di Minoranza ha abbandonato l'Aula. L'intervento è stato fatto allegare al Verbale di seduta.
In coda, è riportato il testo integrale della Pronuncia n. 331/2011 della Corte dei Conti:

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
L’argomento indiscussione ha un’importanza fondamentale per il nostro Comune ed è un atto diestrema rilevanza per le sorti – anche in termini di responsabilità – di questoConsiglio comunale.
La pronuncia dellaCorte dei conti – di cui maldestramente all’ordine del giorno si indicasolamente una “presa d’atto” – è di una gravità inaudita. Gravità, peraltro,peggiorata dal fatto che a prendere questo “cartellino giallo”, questa graveammonizione, è una nuova Amministrazione, al suo secondo mese di vita. E’ ilprimo “cartellino giallo” e fate attenzione perché, come succede nel calcio,anche con la Corte dei conti al secondo cartellino giallo si rischia la squalifica,cioè di essere mandati a casa per “incapacità amministrativa”. Per il momento,visto questo risultato che avete portato a casa così velocemente – cioè doposoli due mesi di vita – un’altra squalifica già ve la siete meritati: è lanostra squalifica e quella dei Cittadini. Vi avevamo avvertito della cattivastrada che stavate prendendo; l’ultima volta lo abbiamo ripetuto proprio qui,in quest’Aula, lo scorso 30 giugno quando “ad ogni costo” avete volutoapprovare il Rendiconto 2009. Ecco il risultato…..
Il risultato èuna sentenza della Corte dei conti che pronuncia una “grave irregolaritàcontabile” sul Comune di Alife. Quando l’ho vista, più di un mese fa (l’hopostata anche su nostro blog di Insiemeper Alife) mi sono fatto rosso per l’imbarazzo. L’imbarazzo di appartenerea questa Amministrazione che vuole dirsi nuova, che si presenta come “il nuovo”ma che sotto veste i panni sporchi della vecchia esperienza amministrativa acui dimostra di essere legate da un filo rosso di continuità: fino a quandoAlife deve soffrire di queste torture? Della tortura, cioè, di vedersiviolentare economicamente e moralmente per mancanza di una sana Amministrazione;della tortura, cioè, di vedere continuamente, giorno dopo giorno, negozi che abbassanole serrande per non riaprirle più, e giovani che fanno le valigie e vanno viaperché hanno la sfortuna di avere un’Amministrazione che non fa nulla per promuoverelo sviluppo; della tortura – e della beffa! –, cioè, di vedersi aumentare lapressione fiscale del 70% in un anno!
La sentenzadella Corte dei conti è il meritato risultato del Vostro modo di amministrare.Non avete avuto nemmeno il tempo di sedervi in questi scranni e già vi sietemarcati di una: “grave irregolarità contabile”.
Spieghiamomeglio, così che comprendano bene anche i Cittadini.
Questa pronuncia,la Corte dei conti la emette solo e soltanto quando vede che un Comune non sicomporta a modo, ossia (in termini tecnici) quando accerta “comportamentidifformi dalla sana gestione finanziaria”. Perché emette questa pronuncia? LaCorte dei conti emette questa pronuncia perché deve giustificare l’accusa chefa al Comune e perché, da quel momento in poi, mette sotto vigilanza l’operatodell’Amministrazione. Insomma, detto con parole più spicciole, con questapronuncia la Corte di conti accusa la nuova Amministrazione, con sindacoAvecone, di aver commesso gravi irregolarità contabili.

Qui c'è stata la violenta interruzione da parte del Sindaco, con "divieto di andare avanti" !
A questo punto, il Gruppo di Minoranza ha preferito abbandonare l'Aula.


Vediamole questeirregolarità. Lo dico – scusate l’immodestia – anche con un po’ di orgoglio perme stesso, per i Consiglieri del mio gruppo e per i Cittadini perché sono quellestesse irregolarità che vado ripetendo da anni su questo Comune; sonoirregolarità per le quali ho suggerito di non approvare Rendiconti del passatoe sui quali ben altre conseguenze stanno per arrivare; sono gravi irregolarità sullequali, lo scorso 30 giugno, ho basato il mio discorso di piena collaborazioneal Sindaco, finalizzata a rivedere l’approvazione del Rendiconto 2009. Ricordole parole che mi vennero rivolte proprio dal Sindaco: “il Consigliere Cirioli fa demagogia tirando fuori soluzioni dalcilindro!!!”, per ironizzare sui miei suggerimenti. Suggerivo infatti dirinviare l’approvazione del Rendiconto 2009, tanto ci sarebbe stato la prorogadei termini che si sapeva al 31 luglio e poi c’è stata addirittura al 31 agosto.A queste parole il Sindaco si trattenne dal ridere, aggiungendo: “abbiamo urgenza di approvare il Rendiconto2009 perché dobbiamo approvare tra quindici giorni il Preventivo 2011”. Ecco,ora è sotto gli occhi di tutti come il Sindaco ha rispettato i termini: li harispettati con due mesi di ritardo!
Ma lasciamo daparte questo, e andiamo a vedere le irregolarità.

1) La Corte dei conti afferma che“la tardiva adozione del Rendicontodell’esercizio 2009 … evidenzia non solo una situazione di non conformità alegge nel compimento di atti fondamentali ed improrogabili, ma costituisce,altresì, sintomo di non corretto ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche”.E’ proprio quello che si suggeriva di evitare il 30 giugno scorso quando, come Gruppo,offrimmo la nostra collaborazione a rivedere il Rendiconto 2009 così dacorreggere le tante storture di “gravi irregolarità contabili” contenute inesse.

2) La Corte deiconti afferma che “la mancataapprovazione nei termini del Rendiconto degli esercizi 2009 e 2010 ponel’Amministrazione in una posizione di grave deficit informativo …. tale dainvolgere gli stessi profili di legittimità dell’approvando Bilancio diprevisione dell’esercizio 2011 per inosservanza dei principi di veridicità edattendibilità dei dati contenuti nel documento contabile”. Questa è unacosa gravissima: violare i principi di veridicità ed attendibilità significache nel Bilancio 2011 sono scritte solo chiacchiere! Lo dice la Corte deiconti; non io.

3) La Corte deiconti afferma che “la prevista adozione inlimine del Rendiconto dell’esercizio 2009e del Bilancio di previsione dell’esercizio 2011 da parte del Comune di Alife,per quanto possa valere a scongiurare gli effetti previsti dagli artt. 243 e141 del TUEL, (……), non potrà consentire, comunque, di eliminare facilmente glieffetti di una prolungata inerzia gestionale (…) e si traduce nella incapacitàdi rispettare i limiti di spesa previsti dal Patto di stabilità interno (comeavvenuto negli anni 2009 e 2010) (…)”. Questa, a mio parere, è l’accusa piùpesante. Perché tutta quella fretta nell’approvare il Rendiconto 2009? E’un’accusa aggravata dal fatto che, sempre nella seduta del 30 giugno, ilSindaco ci aveva riferito diversamente. Ricordo bene, infatti, che il Sindaco“rassicurò” tutti i Consiglieri che, dall’incontro tenuto presso la Corte deiconti qualche giorno prima, aveva avuto più di una garanzia da parte dellaCorte sul fatto che avesse dovuto approvare il Rendiconto 2009 per evitare“l’inerzia dell’amministrazione”. Ecco, la Corte dei Conti afferma esattamenteil contrario. E cioè che il fatto che il Sindaco abbia voluto approvare ilRendiconto 2009 “in limine” – cioè “in zona Cesarini”, usando ancora laterminologia calcistica – pregiudica la possibilità di dare avvio ad unaamministrazione diversa, trasparente e funzionale. Qui due sono le cose: o laCorte dei conti ha scritto una fesseria nella sentenza oppure la fesseria cel’ha raccontata il Sindaco la scorsa seduta.

4)L’ultima parte della sentenza, la Corte dei conti la dedica all’Organo diRevisore. Dice: non “può esseretrascurato il rischio implicito nell’intensificarsi della collaborazione tral’Amministrazione ed il Revisore dei conti, soprattutto ove questa sconfini inuna incongrua partecipazione o asseverazione dell’Organo di revisioneall’esercizio dei poteri di amministrazione attiva del Comune, giacché iprincipi di buon andamento escludono qualsiasi forma di cogestione ocoamministrazione dell’Organo di controllo interno in scelte gestionali diesclusiva competenza degli Amministratori dell’Ente”. E’ qualcosa che succededa anni, direi decenni, su questo Comune. E voi continuate a permetterlo!

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
E’ arrivato ilmomento delle conclusioni.
Non bastaportare la sentenza in Consiglio, non basta leggere la pronuncia, non basta farneuna “Presa d’Atto”. La sentenza carica questo Consiglio comunale di una grossaresponsabilità: prevedere ed adottare “le misure consequenziali” per correggeretutte le irregolarità che la Corte dei conti ha rilevato. Da parte nostra, comeMinoranza, siamo pronti: abbiamo redatto un documento con alcune misure eazioni. Altre misure, le avevamo poste alla vostra attenzione ma non abbiamoavuto risposta. Una di queste misure, non più prorogabile, è l’attivazionedella “Commissione di trasparenza”. A proposito; nella seduta scora (il 30giugno) ci avevate promesso di un incontro tra i Capigruppi su questoargomento: stiamo ancora aspettando. Se c’è reale volontà di dare una svoltaall’amministrazione, si può cominciare a ragionare con quella iniziativa. Poisi può pensare di istituire anche la “Commissione Bilancio” suggerita dalSindaco e poi ancora altre misure. Ci attendiamo, dunque, che adesso il Sindacoci sottoponga all’attenzione anche la proposta di documento da inviare allaCorte di conti con le “misure consequenziali” da adottare per eliminare le“gravi irregolarità” che spetta al Consiglio Comunale di approvare. La Cortedei conti lo attende entro 60 giorni, cioè entro metà settembre.


Pronuncia della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Campania, n. 331/2011 del 28 giugno 2011:




CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DICONTROLLO PER LA CAMPANIA
Pronuncia n. 331 /2011.
nell’adunanza pubblicadel 28 giugno 2011
composta dai magistrati:

(omissis)

VISTO l’art. 100, comma 2,della Costituzione;
VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3;
VISTO l’art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n.131, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblicaalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3;
VISTO il R.D. 12 luglio1934, n° 1214 e le successive modificazioni ed integrazioni, recantel’approvazione del Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti;
VISTA la legge 14 gennaio 1994,n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Cortedei conti;
VISTO il Regolamento per l’organizzazionedelle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato dalle SezioniRiunite condeliberazione n. 14/DEL/2000in data 16 giugno 2000 e successive modificazioni;
VISTO il TestoUnico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), approvato condecreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267;
VISTO l’art. 1, comma 166 eseguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266;
VISTA la richiesta di attivazione dellaprocedura prevista dall’ art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n.266, neiconfronti del Comune di Alife (CE) e le unite osservazioni formulate dal magistrato incaricato delle verifiche di regolarità contabile suibilanci dei Comuni della Provincia di Caserta;
VISTA l’ordinanza del Presidente della Sezioneregionale di controllo n. 30/2011 in data 7 giugno 2011, con la quale la Sezione è stata convocata per l’odierna adunanza ai fini diuna eventuale pronuncia aisensi del citato art. 1, comma 168, della legge n. 266/2005;
VISTE le memorie del Sindaco del Comune diAlife e del Revisore dei conti, trasmesse e pervenute, rispettivamente, in data23 giugno 2011;
UDITO il relatore;
SENTITI altresì, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale,il Sindaco ed il Revisore unico dell’Ente intervenuti nel corso dell’adunanzapubblica;

PREMESSO

Con deliberazionen. 115/2010 del 22 luglio 2010, questa Sezione regionale di controllo, nel dareattuazione alle “Linee guida e relativi questionari per gli Organi di revisioneeconomico-finanziaria degli enti locali, per l’attuazione dell’articolo 1,commi 166-168 della legge 23 dicembre 2005 n.266. Rendiconto della gestione 2009”, approvate dallaSezione delle Autonomie della Corte dei conti con delibera n. 15/AUT/2010 nell'adunanza del 22 giugno 2010, definivatermini e modalità di trasmissione della suddetta relazione-questionario.
A seguito delmancato invio, da parte del Revisore unico del Comune di Alife, della menzionatarelazione sul Rendiconto dell’esercizio 2009, il magistrato incaricato delleverifiche di regolarità contabile sugli Enti locali della Provincia di Casertasegnalava la questione al Collegio ai fini dell’adozione di una specificapronuncia di inottemperanza al richiamato disposto normativo, pronuncia chequesta Sezione adottava nell’adunanza dell’ 8 febbraio 2011 con deliberazione n.170/2011.
In riscontro adetta segnalazione, il Revisore dell’Ente, con nota del 9 febbraio 2011 (prot.in ingresso n. 976 del 14.02.2011), declinava ogni personale responsabilità inordine alla omessa predisposizione della relazione-questionario di cui all’art.1, commi 166 ss., della L. n. 266/2005, asserendo l’impossibilità di adempiervia causa della mancata approvazione delRendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2009, pur ripetutamentesollecitata all’Amministrazione comunale con note n. 5701 del 20 maggio 2010 en. 15066 del 20 dicembre 2010.
L’assunto delRevisore veniva confermato, indirettamente, dalla nota prot. 2064 del 17febbraio 2011, con la quale il Sindaco reggente del Comune di Alife, neltrasmettere per competenza la pronuncia n. 170/2011, annunciava all’Organo direvisione, e a questa Corte per conoscenza, l’imminente “…individuazione di un responsabile funzionario per far fronte alleesigenze di carattere amministrativo e per approntare la proposta di deliberazionedi C.C. del rendiconto di cui all’esercizio finanziario 2009.
Con successivarichiesta istruttoria, prot. 1796 del 23 marzo 2011, il competente magistratoistruttore sollecitava, pertanto, i dovuti chiarimenti in ordine sia alleragioni ed agli effetti del ritardo nell’approvazione del predetto documentocontabile sia alle misure intraprese per rimuovere l’irregolarità gestionaleaccennata.
Il Sindaco f.f.riscontrava la richiesta di chiarimenti con nota prot. 4347 dell’ 8 aprile 2011, a firma anche delSegretario comunale e del Revisore dei conti, con la quale rendeva noto che loschema di Rendiconto in argomento sarebbe stato esaminato dalla Giunta comunalein data 14 aprile 2011, ai fini della successiva approvazione da partedell’Organo consiliare. Quanto alle ragioni del ritardo, il Sindaco lericonduceva alla “necessità di affidarela responsabilità del settore economico-finanziario ad un funzionario diversoda quello incardinato nel relativo posto della dotazione organica”, precisandoaltresì la seguente circostanza: ”Quest’ultimo,infatti, è stato sottoposto ad indagini da parte della Procura della Repubblicadi S. Maria C.V., e quindi estromesso dall’ufficio economico-finanziario (conavvio di procedimento disciplinare, peraltro sospeso in attesa dell’esito diquello penale), per peculato e falso materiale in atti pubblici, in quantoavrebbe riscosso indebitamente ed in prima persona mandati di pagamento per unimporto sinora accertato di circa 50.000,00 euro…”.
La vicendaassumeva contorni più chiari in seguito ad una richiesta di parere, indirizzatadal Sindaco reggente all’Organo di revisione ed al Responsabile finanziariof.f. (prot. n. 2453 indata 25 febbraio 2011) ed inoltrata a questa Corte per conoscenza, dalla quale emergevache la mancata approvazione del Rendiconto 2009 sarebbe dipesa dal fatto che,dal mese di agosto 2010, l’Ente risultava privo del funzionario responsabiledell’Area finanziaria (sospeso cautelativamente dal servizio e temporaneamentesostituito, per l’ordinaria amministrazione, da altro funzionario f.f.anch’esso in malattia dal mese di gennaio 2011) e che la sua nomina, necessariaed indifferibile ai fini della predisposizione degli atti relativiall’approvazione sia del Rendiconto 2009 che del Bilancio di previsione 2011, nonsarebbe stata resa possibile “per ilmancato rispetto del Patto di stabilità interno relativo all’esercizio 2009,ovvero alla mancata trasmissione dei dati finanziari al Ministero delle Finanze”.
In dettocontesto, perveniva alla Sezione, in data 19 aprile 2011 (prot. 2090), copiadel verbale n. 44/04 del 20 maggio 2010, con il quale il Revisore dei contiaveva, a suo tempo, rappresentato agli Organi amministrativi dell’Ente icontenuti del referto reso ai sensi dell’art. 239, lett. e), del D.Lgs. n.267/2000 (TUEL), in ordine alle gravi irregolarità di gestione riscontrate.
In taleevenienza, il Revisore unico dell’Ente, oltre a lamentare taluni comportamentidell’Amministrazione limitativi delle prerogative e delle funzioni intestateall’Organo di revisione contabile, riscontrava una lunga serie di irregolarità,omissioni e disfunzioni imputabili all’Amministrazione tra cui:
- il mancato riscontro di adeguati giustificativi dipagamento;
- l’assunzione di debiti fuori bilancio;
- la violazione reiterata del regolamento di contabilità e dell’art.48-bis del DPR n. 602/1973 in tema di pagamenti;
- l’anomala assegnazione e gestione del servizio diriscossione tributi;
- l’utilizzo improprio di fondi a destinazione vincolata;
- il ritardo nell’emissione dei ruoli esattoriali;
- l’insufficiente gestione patrimoniale;
- l’irregolare gestione dei servizi cimiteriali, di economatoe del servizio rifiuti;
- l’irregolare gestione del personale;
- la mancata attivazione del controllo di gestione.
Alla luce delleesposte criticità contabili e gestionali, il predetto magistrato istruttoreavviava la proceduraprevista dall’ art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, nei confronti delComune di Alife, proponendonela convocazione dinanzi la Sezione ai fini di una eventuale pronuncia per graviirregolarità da trasmettere al Consiglio comunale oltreché agli organi tutoriper i conseguenti provvedimenti.
Nelle more della convocazione della Sezione per l’odierna adunanza, ilneo eletto Sindaco di Alife rendeva noto che il Consiglio comunale era statoconvocato, per il giorno 30 giugno 2011, per discutere ed approvare ilRendiconto dell’esercizio 2009 “daallegare al Bilancio di previsione 2011 all’esame del successivo Consigliocomunale”.
Contestualmente, il Sindaco assicurava il suo impegno nel trovare soluzionealle problematiche di carattere organizzativo che avrebbero ostacolato, sin dalloscioglimento del precedente Organo consiliare, l’adozione tempestiva degli attinecessari a garantire la dovuta trasparenza e completezza di informazioni nellesessioni di Bilancio. Assicurava, altresì, di voler improntare la nuovaprogrammazione su base quinquennale, mantenendo la stretta correlazione traentrate ed uscite attraverso l’aggiornamento delle tariffe, il controllo dellaspesa ed il rinnovo degli affidamenti esterni dei servizi, di cui le numeroseproroghe costituivano il sintomo della “estremaprecarietà nella gestione di tutte le Aree del comune”.
In pari data, anche il Revisore dell’Ente faceva pervenire le propriededuzioni, sottolineando come il ritardo nell’invio dei questionari relativi alRendiconto 2008 e 2009 fosse “conseguentesolo alla paralisi dell’Organo preposto all’esame ed approvazione deiRendiconti, conditio sine qua non per la predisposizione dei predetti questionarida parte dell’Organo di revisione”, mentre, con riguardo al tardivo inviodel questionario sul Bilancio di Previsione 2010, lo stesso fosse dovuto “al completamento di importanti verifiche chehanno determinato un referto per gravi irregolarità (prot. n. 5750 del21.05.2010), trasmesso anche a questa Sezione Controllo della Corte(raccomandata A/R del 8.06.2010) oltre che alla Sezione Procura (postacertificata del 01.06.2010 – raccomandata A/R del 09.06.2010)”.
Con l’occasione, l’Organo di revisione dell’Ente segnalava, altresì,che:
L’attività di collaborazione everifica da parte del Revisore, è da tempo ormai informata alla presenza quasiquotidiana, spesso richiesta dagli uffici e dagli Organi politici (formalmentee informalmente), proprio a seguito delle difficoltà organizzative in cui si ètrovato il comune di Alife a causa della controversa gestione dell’ufficiofinanziario…
La cattiva prassi diassidua collaborazione del Revisore instauratasi con l’Ente, al punto disopperire in adempimenti che rientrano nelle competenze del personaleResponsabile, a proprio avviso ha evitato l’attualità di una situazionegestionale più compromessa di quanto oggi non appaia. Certamente esistononumerose criticità, tuttavia realisticamente ad oggi esse non giustificano un’ipotesi di commissariamento e/o dissesto, in quanto l’Ente non presentaparticolari squilibri nella tabella dei parametri che definiscono ladeficitarietà strutturale”.
In ordine allepredette criticità, il Revisore segnalava il permanere di talune di esse, ed inparticolare sottolineava la necessità di: aggiornare il regolamento dicontabilità, dare ufficiale avvio al controllo di gestione, riconoscere lalegittimità di debiti fuori bilancio, verificare il corretto affidamento delservizio di riscossione tributi, ripristinare i fondi a destinazione vincolata,implementare la nuova procedura inventariale nel sistema di rilevazionecontabile, nonché recuperare, anche coattivamente, le somme dovute a titolorisarcitorio per danni patrimoniali (diretti e/o indiretti) arrecati all’Enteda personale infedele.
All’odiernaadunanza pubblica gli intervenuti per conto dell’Ente si richiamavano, praticamente,al contenuto delle deduzioni depositate agli atti.

CONSIDERATO

1. In viapreliminare, la Sezionerileva che, ad oltre un anno dalla scadenza del termine di legge fissato dall’art.151 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL) per l’approvazione del Rendicontodella gestione 2009, il Comune di Alife non ha ancora ultimato la proceduraprevista, a tal fine, dall’art. 227 del medesimo Testo Unico.
Tale ritardo costituisce, di per sé, grave irregolarità contabile in quanto, oltread impedire le conseguenti verifiche di regolarità contabile da parte dellaCorte dei conti, è suscettivo di generare una situazione di pregiudizio al buonandamento della gestione dell’Ente ed alla trasparenza dell’azioneamministrativa nel suo complesso.
Invero, la mancata rappresentazione contabile deirisultati economico-finanziari della gestione paralizza, da un lato, l’attivitàdi programmazione (in quanto ne impedisce il corretto sviluppo decisionalesulla base di adeguati processi di analisi e comparazione), dall’altro,impedisce la ricostruzione e la verifica dei procedimenti di spesa nonché laconoscenza dei reali flussi finanziari, con inevitabili ricadute sullafunzionalità dell’Ente.
Ritiene, inoltre, il Collegio che la tardiva adozione del Rendiconto dell’esercizio2009 e la conseguente omessa trasmissione della relazione di cui all’art. 1,comma 166 ss. della legge n. 266/2005 – da effettuare, comunque, non oltre iltermine di trenta giorni dall’approvazione tardiva del predetto documentocontabile – evidenziano non solo una situazione di non conformità a legge nel compimentodi atti fondamentali ed improrogabili, ma costituiscono, altresì, sintomo dinon corretto ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche, in quanto privano gliorgani direttivi e di controllo degli opportuni strumenti di conoscenza e divalutazione della gestione, necessari sia per improntare le scelte gestionali acriteri di maggiore efficienza ed economicità, che per espletare le previsteverifiche d’istituto in merito alla regolare tenuta della contabilità.
2. Ancorchél’Amministrazione comunale abbia asserito che “l’omessa approvazione del rendiconto non ha avuto ripercussioninegative di rilievo sui processi di programmazione e controllo dell’Ente”,si osserva che la mancata approvazione nei termini del Rendiconto degliesercizi 2009 e 2010 pone l’Amministrazione in una posizione di grave deficit informativo (dovuto a carenze di“analisi riferite ad un adeguato arco di tempo”, come richiesto all’art. 162TUEL) tale da involgere gli stessi profili di legittimità dell’approvandoBilancio di previsione dell’esercizio 2011 per inosservanza dei principi diveridicità ed attendibilità dei dati contenuti nel documento contabile, stantel’impossibilità per l’Organo di revisione dell’Ente e gli Organi tutori diverificarne sia l’esattezza dei presupposti che la congruità delle stime inrelazione agli andamenti storici.
Si ricorda, infatti, che ilrendiconto costituisce elemento indispensabile ai fini della concreta verificadel grado di raggiungimento degli obiettivi e della realizzazione dei programminel rispetto degli equilibri economici e finanziari, oltreché condizionenecessaria per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, specie in sede diadozione dei provvedimenti necessari al ripristino degli equilibri generali dibilancio.
A tale riguardo, viene inrilievo anche l’art. 172, lett. a) ed f) del TUEL, che prescrive l’obbligo diallegare al bilancio “il rendicontodeliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce ilbilancio di previsione, quale documento necessario per il controllo da partedel competente organo regionale”.
In tale quadro di riferimento,la prevista adozione in limine delRendiconto dell’esercizio 2009 e del Bilancio di previsione dell’esercizio2011 da parte del Comune di Alife, per quanto possavalere a scongiurare gli effetti previsti dagli artt. 243 e 141 del TUEL, intema di controlli sugli Enti locali strutturalmente deficitari e discioglimento degli Organi consiliari per la mancata approvazione nei terminidel Rendiconto e del Bilancio di previsione, non potrà consentire, comunque, dieliminare facilmente gli effetti di una prolungata inerzia gestionale, la cuipersistenza si riverbera sulla funzionalità di tutti i settori istituzionalidell’Ente e si traduce nella incapacità di rispettare i limiti di spesaprevisti dal Patto di stabilità interno (come avvenuto negli anni 2009 e 2010) oltrechénell’impossibilità di sottrarsi al cumulo delle misure sanzionatorie elimitative previste in tali casi dall’ordinamento (sospensione dell’erogazionedi rate del contributo ordinario, riduzione dei trasferimenti erariali, divietodi contrarre nuovi mutui, mancato utilizzo dell’avanzo di amministrazione,limiti di impegno per spese correnti, divieto di assunzione di personale aqualsiasi titolo etc.).
3. Le condizioni di oggettiva difficoltà in cuisi dibatte l’Ente, tali da mettere a rischio non solo il corretto assolvimentodelle funzioni e dei servizi indispensabili ma anche il mantenimento stessodegli equilibri di bilancio, devono essere ricondotte, in primis, alla responsabilità di un’ Amministrazione ampiamenteinadempiente ai propri doveri di programmazione, indirizzo e controllo, pur nonpotendosi sottovalutare le implicazioni conseguenti alla omessa segnalazionealle autorità tutorie e di controllo ai fini dell’attivazione dei poterisostitutivi previsti dagli artt. 136 e 137 del TUEL,diretti a rimuovere i comportamenti omissivi che impediscono all’Ente diconcorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica previsti aifini della tutela dell’unità economica della Repubblica.
Sotto questo profilo, deverimarcarsi la peculiarità del ruolo assolto dall’Organo di revisione economicofinanziaria dell’Ente, il quale, oltre a sollecitaregli organi dell’Ente al rispetto scrupoloso degli obblighi di legge, è tenuto anchea segnalare tempestivamente a questa Sezione regionale di controllo i motivi chesono di ostacolo al puntuale, accurato ed integrale assolvimento dell’obbligo diredazione e invio della relazione-questionario di cui all’art. 1, commi166 ss., della L. n. 266/2005.
La omessa comunicazione daparte dell’Organo di revisione di detti motivi ostativi è alla base delleripetute pronunce di inottemperanza adottate da questa Sezione con le deliberazionin. 49/2010, n. 170/2011 e n.127/2010, in riferimento, rispettivamente,ai Rendiconti 2008 e 2009 nonché al Bilancio di previsione 2010.
Né può essere trascurato ilrischio implicito nell’intensificarsi della collaborazione tral’Amministrazione ed il Revisore dei conti, soprattutto ove questa sconfini in unaincongrua partecipazione o asseverazione dell’Organo di revisione all’eserciziodei poteri di amministrazione attiva del Comune, giacché i principi di buonandamento escludonoqualsiasi forma di cogestione o coamministrazione dell’Organo di controllo interno in scelte gestionali diesclusiva competenza degli Amministratori dell’Ente.
4. Per i motivi esposti, questo Collegio, purprendendo atto del progressivo superamento delle criticità funzionalirappresentate dal Sindaco e dal Revisore dei conti del Comune di Alife, ritieneche la tardiva approvazione dei Rendiconti degli esercizi 2009 e 2010,unitamente al mancato rispetto del Patto di stabilità interno relativoall’esercizio 2009 (del pari riconosciuto anche dall’Ente), integrino, nella fattispecie, gli estremi della grave irregolaritàcontabile passibile di pronuncia ai sensi dell’art. 1, comma 168, della legge23 dicembre 2005, n. 266, inragione del pregiudizio che recano al perseguimento delle finalità di una sanagestione finanziaria e, in ultima analisi, al mantenimento degli equilibri dibilancio; sicché vanno posti in essere tempestivamente tutti i rimedi atti aricondurre la contabilità dell’Ente, sulla scorta del contenuto dei Rendicontitardivamente approvati, nell’alveo delle cogenti prescrizioni normative,assicurando altresì in futuro – anche mediante interventi di adeguamento dellestrutture preposte e di più corretti rapporti istituzionali - il rispetto deitermini per l’esecuzione degli adempimenti in questione, onde scongiurare sial’esercizio di poteri sostitutivi che ulteriori violazioni di obblighi di leggecon relativo detrimento per la comunità amministrata.

P.Q.M.

la Sezione regionale di controllo per la Campania segnala al Consiglio comunale di Alife lasituazione sopra rappresentata in ordine ai profili di irregolaritàevidenziati.
Richiede,altresì, di comunicare a questa Sezione le misure consequenziali adottate entro60 gg. dalla ricezione del presente deliberato.
Dispone che la presente deliberazione sia trasmessa, peril tramite del Servizio di supporto, al Presidente del predetto Consigliocomunale e che copia della stessa sia inviata, per quanto di competenza, alSindaco nonché all’Organo di revisione economico-finanziaria dell’Ente.
Così deliberato in Napoli,nella Camera di Consiglio del 28 giugno 2011.

Il relatore IlPresidente
(omissis) (omissis)


Depositato in Segreteria in data12 luglio 2011


IlFunzionario preposto al Servizio di supporto
(omissis)

4 commenti:

  1. Ciao Daniele,voglio fare poche osservazione da cittadino alifano, che non fa politica e non fa comunella con altri davanti ai vari bar di Alife.Alcuni progetti di interventi sul nostro territorio sembrano prorio fuori dal tempo. Il sottopassaggio in via stazione, vorrei sapere a cosa e a chi può servire un opera del genere visto pure che l'ex alifana fra non molto verrà chiusa, e i cittadini residenti e negozianti che fine faranno. Chi l'ha firmato questo progetto. L'asilo a Totari fino ad adesso quanto è costato visto che è un'opera già vecchia e vadalizzata molto spesso. Sapete quanti ci sono all'asilo di Totari ? 11 pargoletti.Il lavatoio di Totari e quelli che stanno ad Alife a cosa servono? a perdere tanta di quell'acqua che nessuno immagina, nel 2011 servono ancora , quante persone li utilizzano, pochissime se non addirittura nessuno.Il nostro paese ha bisogno di ben altro. Spero che questo commento lo legga anche qualche amico del Sindaco e glielo riporti. Saluti

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  2. Ciao Daniele,
    volevo chiederti cosa è stato detto nella seduta di ieri sera a proposito del Consiglio Comunale dei Giovani.
    Ringrazio anticipatamente per l'informazione.Volendo rimanere anonimo vorrei avere la risposta tramite commento. grazie

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  3. Complimenti a tutta l'opposizione.
    Sono certo che a questo punto rappresentate la voce di ogni cittadino di Alife.
    Lo so é un'impresa ardua, ma non ci si può sottrarre.

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  4. coraggio ancora, non prendertela,il Sindaco non sa cosa è l'opposizione .Una buona Amministrazione ha avuto sempre una buona opposizione,un giorno Ti ringrazierà;continua a tirar fuori le irregolarità senza eccedere sul personale. Aproposito perchè non rivedi il debito fuori bilancio pagato e addebitarlo ai responsabili ???ciao ,la popolazione è una buona osservatrice.

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