Riportiamo di seguito il testo di questa richiesta, nonché la bozza di Regolamento per l'elezione e il funzionamento della Commissione.
Questo il testo della richiesta di convocazione Consiglio comunale:
Il sottoscritti Consiglieri Comunali della Città di Alife;
· Vista la Legge n. 241/1990;
· Visto il D.Lgs. 267/2000;
· Visto l’art. 8 dello Statuto Comunale;
· Visto l’art. 23 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale;
Chiedono
la convocazione del Consiglio Comunale per discutere il seguente O.d.G.:
1. Istituzione “Commissione consiliare permanente per la trasparenza” a norma degli articoli 38, comma 6, e 44, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000, nonché dell’articolo 13 del vigente Statuto Comunale e degli articoli 13, 14, 15 e 16 del vigente regolamento del Consiglio comunale; designazione dei Consiglieri da parte dei Capigruppo consiliari; votazione ed elezione dei membri e della Presidenza;
2. Approvazione del Regolamento della “Commissione consiliare permanente per la trasparenza”, istituita dal Consiglio comunale a norma degli articoli 38, comma 6, e 44, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000, nonché dell’articolo 13 del vigente Statuto Comunale e degli articoli 13, 14, 15 e 16 del vigente regolamento del Consiglio comunale.
Certi di una sicura e pronta accoglienza della richiesta, con l’occasione porgono molti distinti saluti.
Alife lì, 9 giugno 2011
Con ossequio
Il Gruppo consiliare “Insieme per Alife”
(Daniele Cirioli)
(Gianfranco Di Caprio)
(Daniela Pece)
(Gaetano Maietti)
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Questa la bozza di Regolamento della "Commissione Trasparenza":
Regolamento della
«Commissione Consiliare Permanente per la Trasparenza»
Articolo 1
Oggetto del Regolamento
Il presente Regolamento, redatto a norma degli articoli 38, comma 6, e 44, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000, nonché dell’articolo 13 del vigente Statuto Comunale e degli articoli 13, 14, 15 e 16 del vigente Regolamento del Consiglio comunale, determina la composizione – nel rispetto del principio di proporzionalità fra Maggioranza e Minoranza – le modalità di elezione, il funzionamento, le attribuzioni ed i poteri di una ‘Commissione permanente di garanzia’ e ne disciplina l’organizzazione e le forme di pubblicità dei lavori.
Articolo 2
Composizione della Commissione
La ‘Commissione permanente di garanzia’, nel prosieguo «Commissione Trasparenza», è composta di cinque membri, Consiglieri Comunali in carica, di cui tre di Maggioranza e due di Minoranza.
La «Commissione Trasparenza» è istituita dal Consiglio comunale ed i membri sono eletti con votazione a scrutinio segreto su designazione dei Capigruppo consiliari, garantendo la rappresentanza di entrambi i sessi.
Articolo 3
Presidenza della Commissione
La Presidenza della «Commissione Trasparenza» è attribuita ai Gruppi Consiliari di Minoranza, ai quali spetta la designazione del Presidente tra i membri della commissione risultati eletti.
Nella prima seduta, la «Commissione Trasparenza» elegge il Vicepresidente, il quale assume le funzioni di presidenza della Commissione nei casi di assenza del Presidente.
Il Presidente della «Commissione Trasparenza» rappresenta l’Amministrazione relativamente ai problemi di competenza della commissione, su espressa delega del Sindaco.
Articolo 4
Poteri della Commissione
La «Commissione Trasparenza» ha poteri referenti, redigenti, di controllo, consultivi ed istruttori in ordine a tutti gli atti generali e le materie di competenza del Consiglio comunale.
Articolo 5
Attribuzioni della Commissione
La «Commissione Trasparenza» è competente a trattare qualsiasi questione rientrante nella sfera di attribuzioni del Consiglio comunale e a esprimere parere sulle relative proposte di Deliberazione.
Nello specifico, esprime parere e assume iniziative sulle seguenti materie:
· promozione dell’attività amministrativa nel rispetto delle norme sul corretto procedimento e sui criteri di economicità, efficacia e pubblicità;
· promozione dell’attività amministrativa nel rispetto dei principi del buon andamento dei servizi e dell’imparzialità;
· progetti per l’accessibilità alle informazioni e per la trasparenza del percorso amministrativo dei singoli atti emanati dall’apparato burocratico e dagli organi politici;
· progetti per lo sviluppo del contatto con il pubblico e la cittadinanza;
· carte dei diritti;
· qualità ed efficienza dei diritti e della vita amministrativa;
· snellimento delle procedure;
· informatizzazione e accesso telematico agli atti.
La «Commissione Trasparenza», inoltre, ha competenza sulle questioni che la Giunta Comunale e il Sindaco ritengono opportuno di sottoporre al parere preventivo della commissione stessa; in queste ipotesi, gli atti e le proposte di Giunta o del Sindaco vengono trasmesse prima della discussione in Giunta o in Consiglio Comunale, in tempo utile per esprimere il parere.
Articolo 6
Convocazione delle sedute
La «Commissione Trasparenza» è convocata in seduta ordinaria dal Presidente, che ne coordina i lavori in assemblea, con avviso da recapitarsi almeno due giorni prima della data prefissata.
La «Commissione Trasparenza» è convocata in via straordinaria dal Presidente su richiesta motivata di almeno due componenti.
Gli argomenti da inserire all’ordine del giorno delle singole sedute sono determinati dal Presidente.
La seduta della «Commissione Trasparenza» non è valida quando non è presente la maggioranza dei componenti; in seconda convocazione, da tenersi almeno 24 ore dopo la prima convocazione, la seduta è valida con la presenza di almeno un terzo dei componenti.
Articolo 7
Funzionamento
La «Commissione Trasparenza» nomina, per ognuna delle questione trattate, uno o più Relatori che curano la formazione del parere e con i compiti di relazionare sull’argomento e di illustrare il parere in Consiglio comunale.
Non possono partecipare ai lavori della «Commissione Trasparenza» i componenti che, in forma diretta o indiretta, per parentela, ascendente o discendente entro il quarto grado, hanno un interesse nelle materie in discussione.
La «Commissione Trasparenza» ha facoltà di nominare gruppi di lavoro, coordinati dal Presidente, per le attività preparatorie su specifici argomenti.
Ogni Gruppo Consiliare ha facoltà di nominare un esperto di propria fiducia da affiancare ai lavori della «Commissione Trasparenza» per specifici argomenti; l’esperto partecipa senza diritto di voto.
Sui singole questioni e quando la «Commissione Trasparenza» lo ritenga opportuno, possono essere ascoltati:
i rappresentanti delle forze sociali (Sindacato, Organizzazione di categoria, ecc.);
le associazioni professionali, tecniche, nonché gli uffici pubblici e privati e singoli esperti.
La «Commissione Trasparenza» ha facoltà di avvalersi del parere e della competenza dei dipendenti comunali, convocati tramite la Segreteria.
Articolo 8
Diritti dei singoli Consiglieri Comunali
Il Consigliere comunale può chiedere per iscritto, senza necessaria motivazione, al Presidente della «Commissione Trasparenza» di essere aggregato alla commissione stessa per l’esame e discussione di un determinato argomento. In tal caso, il Consigliere richiedente ha diritto a partecipare all’esame e discussione dell’argomento, fruendo dei diritti dei componenti della commissione ad eccezione del diritto di voto.
Articolo 9
Approvazione e pubblicità del parere della Commissione
La «Commissione Trasparenza» esprime i propri pareri all’unanimità.
Nei casi di formazione di più pareri contrastanti, la «Commissione Trasparenza» approva il proprio parere per mezzo di votazione palese, ovvero con votazione segreta soltanto se la materia trattata è d’interesse privato o se riguardi persone; è approvato il parere che ottiene la maggioranza relativa dei voti e agli organi richiedenti vengono trasmessi tutti i pareri espressi, compresi quelli non approvati.
Il parere approvato dalla «Commissione Trasparenza» è contenuto in apposito verbale, la cui copia è affissa all’Albo Pretorio del Comune.
Articolo 10
Termine dei lavori della Commissione
La «Commissione Trasparenza» riferisce sulle materie sottoposte al suo parere nel termine massimo di quindici giorni. Nei casi di urgenza, il parere è espresso entro tre giorni dalla richiesta.
Il parere è inoltrato tempestivamente all’Organo richiedente e al Sindaco.
Articolo 11
Entrata in vigore
L’entrata in vigore del presente Regolamento coincide con la data di esecutività della Deliberazione del Consiglio comunale che lo approva.
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