Ueeeeeeeeeeeeeeeeeee Ue Ue Ue Ueeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Ueeeeeeeeeeeeeeeeeee Ue Ue Ue Ueeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Ueeeeeeeeeeeeeeeeeee Ue Ue Ue Ueeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Oggi ho voluto stupirvi con effetti speciali. Quegli “Uee” ripetuti più volte vogliono significare le assordanti vibrazioni delle sirene sui camion-cisterna dei…..indovinate…… bravissimi! Sì, sì, sì…. dei Vigili del Fuoco!
Lo so che Vi chiedo uno sforzo d’immaginazione. Ma pur sempre poca cosa, a confronto della fatica e della sofferenza che ho dovuto patire, stamattina, per leggere fino in fondo l’articolo della Gazzetta di Caserta.
A me è stato così, e a Voi?
Mannaggia, mannaggia.
Oh, ma tutti ad Alife…..
Ma ci sono o ci fanno?
Dunque, a quanto riferisce quest’articolo dovremo abituarci al suono delle sirene. Perché, tra non molto tempo (quanto? boh!!), qui ad Alife troverà sistemazione una “stazione dei vigili del fuoco”.
Ormai mi conoscete e sapete come sono fatto…. che volete farci, voglio leggere “a fondo” che cosa dice (o che messaggio vuole far passare) l’articolo.
Incipit: «Arrivano i vigili del fuoco in città. Il consigliere comunale…. potrebbe aver centrato l’importante risultato di dotare il comune, ma anche l’intero territorio, di una caserma dei pompieri».
Capito?
“Potrebbe aver centrato”: eccolo qua a mettere subito le mani in avanti. Forse… speriamo…non si sa… appunto: potrebbe essere, ma nulla di certo! Sembra quasi che l’articolo voglia dire: “mo ve la dico sta cosa, poi se s’avvera s’avvera!”. Prosit!
L’articolo segue fornendo indicazioni sulla distanza e sui tempi di percorrenza della stazione dei Vigili del fuoco più vicina. Tralasciamo.
Arriviamo al cuore dell’articolo:
1) «Ora il traguardo sembra essere centrato».
2) «Della vicenda è stato già interessato il sottosegretario degli interni, il senatore Mitto Francesco Palma». Deve trattarsi, suppongo, di “Nitto” e non “Mitto” Francesco Palma se il Senatore è della Repubblica Italiana.
3) «La struttura che dovrebbe ospitare il distaccamento dei vigili del fuoco si trova in periferia del paese, in un punto strategico…..»
4) «Le spese per mantenere l’insediamento dei pompieri sarà pagato attraverso il conferimento di quote da parte di molti comuni dell’area che avrebbero già dato il necessario consenso …..»
Ma il bello è in chiusura (dulcis in fundo): «se nei prossimi giorni tutto sarà confermato….».
Lo dicevo io?
L’articolo si confessa: “mo ve la dico sta cosa, poi se s’avvera s’avvera!”.
Devo riconoscere, però, che ci vuole fegato e coraggio a riproporre dopo sette anni ancora la solita storia dei Vigili del Fuoco. E’ dal 2003 – e sono intanto passati 7 lunghissimi anni – che ci presentano come “novità” l’arrivo dei Vigili del Fuoco.
La cosa strana, ma davvero strana, è che proprio adesso che “il traguardo sembra essere centrato”, come ipotizza l’articolo, la Maggioranza ha deciso di cancellare dal Bilancio il finanziamento destinato a questo scopo. Attenzione. E’ un finanziamento di tutto rispetto: 2,5 milioni di euro (sì: duemilioni e 500 mila euro)! Tale somma, infatti, è stata (erroneamente!) riportata dall’anno 2003 fino al 31 dicembre 2008 tra le voci dei Residui Attivi, Capitolo “Realizzazione caserma Comando VV.FF.”, del Bilancio del Comune di Alife. E’ stata riportata per ben 6 anni come fossero soldi da incassare (appunto per costruire la Caserma dei Vigili del Fuoco). Poi, a fine anno 2008, ci si è accorti che doveva essere cancellata perché, in realtà, quel progetto non era andato avanti.
Dunque:
- anno 2003 = parte il progetto Vigili del fuoco con lo stanziamento di 2,5 milioni di euro iscritti nel Bilancio del Comune (tra i Residui Attivi);
- anni dal 2004 al 2007 = tutto tace, non se ne parla;
- anno 2008 = dal Bilancio del Comune viene eliminata la voce di finanziamento di 2,5 milioni di euro (tra i Residui Attivi);
- anno 2009 = nulla;
- anno 2010 = un Consigliere di Maggioranza “...potrebbe aver centrato l’importante risultato….”.
Mi avvio alla chiusura.
Lascio tre domande al Consigliere comunale fautore della nuova iniziativa, sperando di ricevere risposte:
- qual è il ruolo del Senatore Nitto Francesco Palma (lo chiedo anche perché, ieri, ho avuto la fortuita coincidenza di uno scambio d'informazioni con l'ufficio stampa del Senatore per motivi di lavoro, e, ovviamente, tra una cosa e l’altra, il discorso è caduto anche sulla caserma dei Vigili del Fuoco qui ad Alife…..........avrei delle informazioni un tantino diverse.......);
- qual è la “struttura” ospitante la nuova caserma – se il progetto è andato in porto, significa che “tutto” (anche la struttura ospitante) fa parte di un programma (progetto): perchè questo mistero?;
- quanti e quali sono i Comuni che “avrebbero già dato il necessario consenso” – stesso discorso: se il progetto è andato in porto, significa che si hanno in mano "Lettere d'intenti" o "Accordi" sottoscritti con le altre Amministrazioni comunali: perchè questo mistero?
Senza un’adeguata risposta alle precedenti domande – mi sia concesso – l’articolo resterà soltanto un millantato frutto di fantasia e buonumore.
Buona serata.
Ciao, daniele.
Carissimo dott.Cirioli fermo restando le sue giuste considerazioni mi permetto di fare qualche aggiunta.Il Comando Provinciale di Caserta è dotato da anni di personale e automezzi da destinarsi al distaccamento operativo VVF di Piedimonte Matese.Il distaccamento esiste solo sulla carta,quindi personale qualificato che lo stato a destinato alla protezione attiva del nostro territorio rimane a Caserta perchè gli enti locali non hanno la fattiva disponibilità di una struttura adeguata.E' almeno un ventennio che la storia va avanti....,poi più tardi è venuta fuori Alife......la mia bella e cara Alife.Per motivi geografici dopo una valutazione del dirigente del comando sembra sia stata inoltrata la richiesta di decreto al Ministero degli Interni,decreto che ricordo è di Piedimonte Matese,non di Alife.Quindi ad oggi l'unico comune che potrebbe istituire una sede distaccata dei VVF è Piedimonte Matese,ma come noto se la prendono con calma....la sicurezza può aspettare.Ricordo ai lettori che parte del nostro territorio(la maggior parte è catalogata in rischio sismico 1 in una scala che va da 1 a 4(L'Aquila è catalogata in rischio 2),parte del nostro territorio è a forte rischio di dissesti idrogeologici e poi,e poi,e poi.Permettetemi di dire che un efficace strumento di soccorso è parte integrante di ogni stato civile.A parte tutto grazie Daniele per tutto quello che fai.
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