Devo chiedervi una grossa cortesia. Si tratta di un problema serio, che non mi fa chiudere occhio ormai da molti mesi. E’ una vera e propria richiesta di aiuto, dunque.
Perciò – vi supplico, vi imploro – se potete fare qualcosa, anche un piccolo gesto vi prego: aiutatemi!!!
Mi spiego: se qualcuno di Voi conosce Gianni Marotta del Corriere di Caserta, me lo presenti! Al più presto, per favore!!!! Non resisto più……. Lo voglio conoscere, stringergli la mano…. il mio fiuto mi dice che, prima o poi, gli daranno il premio Pulitzer!
Mannaggia, mannaggia!
Oh, ma tutti ad Alife arrivano….
Ma ci sono o ci fanno?
Perdonatemi se vado indietro di qualche giorno.
Corriere di Caserta del 29 settembre, pagina di “Piedimonte e Caiazzo”, taglio basso, ecco un articolo che incuriosisce: «Domani il Consiglio comunale». Occhiello. “Alife/All’ordine del giorno il riequilibrio di bilancio”. Firma: “Gi.Ma.”
L’articolo è un tre colonnini, ma quanto basta per dirne di cento colori. Al secondo colonnino, per esempio, c’è scritto “…saranno chiamati ad esaminare ed approvare l’assestamento di bilancio….”. Ecco qui fa confusione tra gli adempimenti, tra il “riequilibrio” (che va fatto entro il 30 settembre) e “l’assestamento” (che va fatto entro il 30 novembre). Oh, fateci caso, è la stessa confusione che c'è stata in Consiglio comunale…..
Ma non è qui dove voglio arrivare.
Il bello l’ho trovato in chiusura dell’articolo.
Lo riporto tutto: “Si tratterà della prima seduta dopo le infuocate vacanze estive che hanno visto l’attività amministrativa al centro di numerose polemiche e di mille strumentalizzazioni ad opera di ampi settori della minoranza che già pensa alle elezioni comunali della prossima primavera, a differenza della maggioranza che sta portando avanti il programma amministrativo approvato all’indomani della trionfale vittoria alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009 e perseguendo gli obiettivi prefissati”.
Adesso divento serio. E’ terribile, signori miei.
Qui non c’è da sospettare soltanto la “bravura” (chiamiamola così) del giornalista. Secondo me c’è qualcosa altro.
E’ un pericolo (ripeto: “pericolo”) per noi e per Alife. Queste persone ci riempiono di fesserie.
E’ terribile quello che quest’uomo ha avuto il capace di scrivere: “attività amministrativa al centro di numerose polemiche e mille strumentalizzazioni”. Sapete tutti quello che è successo ad Alife negli ultimi mesi e io sono la persona meno adatta, in questo momento, a ricordarlo. E lui ha il coraggio di scrivere “polemiche e strumentalizzazioni” addossando la colpa alla minoranza. Anzi “ad opera di ampi settori della minoranza che già pensa alle elezioni comunali della prossima primavera”.Questo non solo non corrisponde al vero, ma soprattutto è offensivo!
Oh – mi sono detto – ma il nostro Comune di Alife è proprio fortunato!!! Gira e rigira, cambiano amministrazioni e maggioranze (d’esempio sono gli anni da Vitelli a Di Muccio), ma il Corriere di Caserta resta sempre lì, sempre e solo a fianco degli amministratori! Mai una notizia in negativo, mai una parola fuori luogo, sempre a decantare con il solito ritornello “…su forte impulso di… oppure …. fortemente voluta da…. Oppure….oppure…. oppure…."
Questo modo di far passare le notizie (la colpa è di “chi” suggerisce le notizie…) mette a serio rischio la democrazia. Sono anni che leggo sui giornali articoli di questo taglio…. Ne approfittano dalla semplicità e ingenuità degli alifani, della gente che è ancora molta a prendere sul serio, per “oro colato” ciò che viene pubblicato dai giornali…. “Se lo dice il giornale!”, sento dire dai più anziani! Una “verità” scontata per loro, perché educati ad essere, prima di tutto, cittadini onesti e persone schiette e sincere.
Impariamo da loro!
Se vogliamo cambiare Alife, cominciamo a pretendere di sapere tutto ciò che viene deciso sul Comune. Questo è il vero segreto per “controllare” chiunque vada ad amministrare il nostro Paese. In questi anni, questo controllo c’è stato negato. Mai un bilancio stampato e distribuito alla gente, mai un sito internet dove leggere le delibere di Giunta e quelle del Consiglio comunale. E per chiudere il cerchio, abbiamo avuto esclusivisti a scrivere, dietro retribuzione, sui giornali locali.
Poiché ogni volta che parlo vengo additato come “Professore” (a proposito, questo è l’ultimo Trofeo che mi sono guadagnato da Consigliere comunale: è del Revisore!), vi riporto ciò che è scritto sul portale dell’Ordine dei giornalisti della Campania (indirizzo internet http://www.odg.campania.it/page.aspx).
Tra la “gran parte delle amministrazioni dell’intera Campania” di cui parla l’Ordine della Campania, secondo me, ci rientra anche il Comune di Alife. Ma questo lo decideranno altri.
Buona serata.
Ciao, daniele.
ORDINE: ADDETTI STAMPA, IGNORATA LA LEGGE
Le amministrazioni casertane, così come gran parte di quelle dell'intera Campania, ignorano la legge 150 del 2000 sugli uffici stampa nella pubblica amministrazione. Questa la denuncia del presidente Ottavio Lucarelli e del vicepresidente Domenico Falco, intervistati dal Corriere di Caserta, che hanno inviato nelle scorse settimane una lettera ai principali vertici istituzionali della Campania e che assieme al Consiglio hanno avviato un'indagine a tappeto a partire dall'area casertana dove è emerso il caso del Comune di Teano. Un bando per addetto stampa, poi ritirato dal sindaco, che ignorava la legge. Questo il testo della lettera inviata al sindaco e firmata da Ottavio Lucarelli: In qualità di presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, mi preme comunicarle alcune considerazioni in relazione all’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di collaborazione professionale di addetto stampa, approvato con deliberazione di Giunta n. 249 del 2/9/2009. In particolare, ritengo doveroso sottolineare pesanti anomalie ravvisabili non soltanto nella gestione del rapporto tra l’ente e il giornalista, ma aspetti che riguardano anche i compiti attribuiti, in maniera del tutto arbitraria. Premetto che mi ha molto colpito leggere che, tra gli obblighi, si fa riferimento all’osservazione del codice deontologico nel momento in cui si produce un bando che poco o nulla ha a che fare con la nostra professione. Innanzitutto è essenziale specificare che non esiste un “Ordine nazionale dei Giornalisti e Pubblicisti”, bensì un unico Ordine professionale che si divide in più elenchi tra cui quelli dei professionisti e dei pubblicisti. Inoltre, la cura dell’immagine dell’Ente ed il marketing territoriale sono mansioni che non rientrano tra i compiti di un giornalista. E’ sconcertante, poi, che il bando non faccia alcun riferimento alla Legge 150/2000 che, come Lei certamente sa, regolamenta la comunicazione nelle pubbliche amministrazioni. Assurdo poi il compenso, lontanissimo deal nostro tariffario, che probabilmente non è stato nemmeno consultato e che offende la dignità della nostra figura professionale. Così come, l’obbligo di reperibilità: Norme arbitrarie frutto probabilmente di una scarsa conoscenza delle norme che regolano il nostro lavoro e la nostra professione. Per queste ragioni, Le chiedo di ritirare immediatamente il bando, perché lesivo della dignità professionale e umana del giornalista".
Caro Daniele, la tua preoccupazione è condivisibile. L'informazione sui quotidiani locali è sempre più soggetta ad influenze di parte, è molto difficile trovare pareri oggettivi in merito alle vicende che accadono nel nostro territorio.
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