Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!
Oggi chiudiamo il discorso sulla relazione letta in Consiglio comunale il 29 dicembre 2009 sul Rendiconto 2008.
Quarto raggruppamento dei commenti concerne il Portavoce del Comune.
Anonimo (2 gennaio 2010): «Ma la maggioranza ha già il suo portavoce, sul Corriere di Caserta, pagato da noi tutti». Anonimo (4 gennaio 2010): «La legge prevede che le amministrazioni pubbliche possano dotarsi di un portavoce. Chi non sa questo è un ignorante». Anonimo (4 gennaio 2010): «Ignorante sarà chi pensa che il comune di Alife debba spendere soldi per ingraziarsi un giornalista di parte. La legge prevede tante cose ma i soldi sono i nostri ed un paese di 7000 abitanti non ha bisogno di spenderli per un inutile portavoce». Anonimo (5 gennaio 2010): «Mi rendo conto che più passano gli anni e più gli alifani vivono immersi nel servilismo per i loro padroni, una volta l'uno, una volta l'altro, senza pensare con la propria testa. Alimentano di generazione in generazioni il clientelismo della pseudo politica alifana che sopravvive basando la sua politica con i voti di favore. Vedi per esempio la coop della mensa vedi i volontari del traffico, vedi gli incarichi ai tecnici, vedi la variante al PUC. Si è talmente proiettati in questo senso di servilismo che si è perso il senso di giudicare oggettivamente quello che ci accade intorno, così non riusciamo a capire che pagare 7 mila euro l'anno un TIZIO che scrive sempre lo stesso comunicato da dieci anni cambiando solo i nomi (grazie all'Amministrazione guidata da .. su impulso dell'assessore ect....)è un atto vergognoso, non riusciamo a capire che il piano traffico ci ha fatto buttare solo soldi.E' inutile stiamo andando incontro a un burrone dove non riusciremo più a uscircene fuori. POVERA ALIFE !». Anonimo (7 gennaio 2010): «Giusto, si pensa di guadagnare consenso "reclutando" persone di sicuro servilismo per vari compiti "inutili". Ma ciò serve a pochi e non alla comunità. Inoltre, aumentano i problemi: caos traffico e segnali stradali confusionari; poi hanno tolte le campane per la raccolta del vetro senza farci sapere dove lasciare il vetro. Davanti al Comune?». Anonimo (8 gennaio 2010): «Sono schiavi non servi».
Quello che è stato fatto con il Portavoce è sconvolgente. Pazzesco e inverosimile.
C’è una legge in Italia che disciplina la materia (è la n. 150 del 7 giugno 2000 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2000). All’articolo 7 stabilisce: “L'organo di vertice dell'amministrazione pubblica (il Sindaco, ndr) può essere coadiuvato da un Portavoce, anche esterno all'amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione. Il portavoce, incaricato dal medesimo organo, non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche”. Mi pare impossibile non condividere il fatto che la disposizione sia stata violata: il Portavoce ha firmato per anni articoli pubblicati sulla stampa locale che lusingavano l’operato dell’amministrazione comunale (alla faccia della libertà di stampa!). Sfido chiunque a trovarmi un solo articolo a firma del Portavoce in cui si rivolge(va) una “critica” all’operato di Sindaco, Assessori e Consiglieri di Maggioranza. Secondo voi questo è un buon sistema per garantire “informazione” e “compartecipazione” alla cittadinanza? E’ in questo sistema che vi piace far crescere i vostri figli? I Cittadini (gli Alifani) hanno diritto di sapere tutto: trasparenza, trasparenza e trasparenza!
Ultimo raggruppamento di commenti riguarda il servizio mensa scolastica.
Anonimo (4 gennaio 2010): «Perché non si parla più della mensa scolastica ? Forse perché il servizio va bene e la qualità dei pasti è ottima?». Anonimo (9 gennaio 2010): «Ma il servizio mensa funziona ancora benino o il cibo adesso è pessimo?».
Questi due commenti mi hanno fatto sorridere.
Cari Anonimi, io non ce l’ho mica con il servizio mensa. Ci mancherebbe! Ho tre figli che frequentano le scuole e due di questi mangiano quotidianamente alla mensa scolastica (il terzo qualche volta). Non ce l’ho e non ce l'ho mai avuta contro questo servizio mensa, e mi dispiace se ho potuto far capire questo in qualche modo. L'unica cosa che mi sta a cuore è il "servizio", perché viene fruito dai nostri figli. Una premura che non è nata in me con l'elezione a consigliere comunale, ma che mi porto dietro soprattutto in quanto "padre" e cittadino di Alife.
Avete letto il manifesto “Ma il fine giustifica i mezzi?” che ho fatto affiggere per le strade del paese qualche mese fa? E' disponibile anche su questo blog. Lì credo - e spero - di aver riassunto la mia idea. In quel manifesto ho formulato una domanda (appunto: ma il fine giustifica i mezzi?) all’Assessore e al Sindaco, una domanda riassuntiva della “questione” mensa. L’Assessore mi ha risposto a mezzo stampa il giorno dopo l’uscita del manifesto – e l’ho ringraziato per questo. Invece il Sindaco…. sto ancora aspettando. Beh, sarà che è troppo impegnato. O forse sono io a non meritare troppa cura ed attenzione.
Allora, cari Anonimi, vi invito ad una discussione più approfondita su questo argomento. Se siete d’accordo, ovviamente. A me farebbe molto piacere farlo, perché la storia - ma ne azzeccassero una, accidenti! - si è adesso ripetuta con i volontari ausiliari del traffico….e su questo ne vedremo di belle!
Dunque, pongo quattro domande invitandovi a rispondere (l’invito lo allarghiamo a tutti i Lettori del blog) come farò anch'io nei prossimi giorni:
1) è corretto secondo voi il modo in cui sono stati reclutati i “cittadini” addetti al servizio mensa (e quelli al volontariato civile) ?
2) a questi “cittadini” addetti al servizio mensa (o al volontariato civile) sono state garantite le adeguate tutele previste dalla legge in materia retributiva, previdenziale e soprattutto assicurativa?
3) poteva essere organizzato meglio il servizio mensa (o quello del volontariato civile) in maniera tale da preservare: a) la qualità del servizio; b) la fruizione del servizio da parte delle famiglie (penso, ad esempio, alle famiglie con più figli e con basso reddito); c) l’occasione di lavoro per gli "alifani" addetti al servizio mensa (e al volontariato civile)?
4) (Attenzione! Questa domanda vale punteggio doppio!) è corretto che l'Amministrazione comunale elargisca un proprio contributo economico alla società che gestisce il servizio mensa (e ai volontari del servizio civile)?
Buona giornata.
Ciao, Daniele
Caro Daniele, è una vergogna vedere queste persone del volontariato civile ringraziare il primo assessore che passa per il lavoro che stanno svolgendo,(l'ho sentito con le mie orecchie).Ringraziano per che cosa?non capiscono che il loro bisogno di lavoro viene usato come merce di scambio?Quando e quanto saranno retribuiti?di sicuro andranno incontro ad una cocente delusione.Ciao
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