martedì 2 giugno 2009

Comizio "Serata giovane"

(piazza XIX ottobre - 2 giugno 2009)

Carissimi amici, buona sera a tutti.
Vi abbraccio e vi ringrazio di cuore della vostra presenza.

E’ una “serata giovane”, questa che vogliamo vivere stasera. Giovane come è giovane la nostra Lista, la lista di Vivi Alife: la più giovane, in media, tra tutte le Liste che sono in competizione elettorale per il voto amministrativo di sabato e domenica prossimi.
Ma la “giovinezza” del nostro gruppo non sta solo nell’età media dei candidati; la vera giovinezza – quella che dà vivacità, vitalità e freschezza alle nostre idee – sta nello spirito che anima il gruppo e che diffonde speranza di un futuro migliore per il nostro Paese. La giovinezza sta soprattutto nel programma che vogliamo attuare nei prossimi cinque anni di amministrazione.

La Lista Vivi Alife, stanca della politica e del modo di amministrare questo paese, vuole rompere con il passato e dare una nuova identità ad Alife – anzi la vuole creare un’identità, perché finora è mancata!
Il nostro programma si rivolge soprattutto alle giovani generazioni invitandole ad unirsi per operare una vera e propria rivoluzione culturale, che assicuri alla nostra società un’autentica prospettiva di futuro.

Noi Candidati della Lista Vivi Alife, come vi dicevo, siamo soprattutto giovani. In quanto tali, crediamo di conoscere quali sono i tormenti interiori che vivono oggi i giovani. Pensiamo di sapere quanto alto sia il desiderio, l’aspirazione dei giovani a costruire qualcosa di duraturo e di profondo nella propria vita. Crediamo di conoscere pure le enormi difficoltà che un giovane di Alife può trovare nel ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose. Conosciamo quali sono i problemi e le ingiustizie che assillano la nostra società.
Da queste conoscenze, da queste esperienze che alcuni di noi hanno già vissuto e altri le stanno ancora vivendo, è nato il progetto di Vivi Alife. Un progetto che vuole essere una strada per costruire una società ed un’Alife diversa.
Non ci sono formule magiche per questo cambiamento. Per costruire una società diversa, ad Alife come altrove, per costruire una società più giusta ed equa occorre che ciascuno cominci a far bene ciò che deve fare. Come? Instaurando un ordine delle cose, dei principi e delle funzioni.

I giovani chiedono prima di tutto valori, punti di riferimento. Ma ad Alife, oggi, dove si possono ammirare ed apprendere questi valori? All’infuori delle famiglie, la nostra società offre un modello di insegnamento vero, autentico di come essere “uomini”? In questo la politica deve “servire” l’uomo; ed è ciò che Vivi Alife promuove per Alife. Vuole promuovere, cioè, una politica al servizio dei cittadini, dei giovani per farli diventare uomini. Uomini liberi! E una politica fa uomini liberi se abiura, se condanna il potere quale strumento per addomesticare le personalità dei cittadini, per addormentare le menti giovanili.
Questi, dunque, i motivi, le ragioni per cui noi di Vivi Alife abbiamo preferito un gruppo tutto nuovo, senza indossare casacche di partito.

L’impegno di Vivi alife è quello di rinnovare la gestione amministrativa del Comune. Lo abbiamo scritto sui nostri volantini e manifesti: vogliamo la “rinascita” di Alife. Il programma è ricco di idee, tutte concretamente realizzabili e senza “promesse” di impossibile attuazione. Idee che mirano a tre obiettivi fondamentali:
1) un’amministrazione compartecipata;
2) una maggiore e migliore vivibilità della Città;
3) lo sviluppo del territorio.
1) Amministrazione compartecipata
Amministrazione compartecipata significa gestire il Comune alla luce del sole, nella massima trasparenza e con il coinvolgimento dei cittadini. A partire dai giovani, gli alifani devono sapere giorno per giorno tutto quanto succede sul Comune; devono essere messi al corrente di ogni singolo euro che viene speso. Non c’è nulla di straordinario in questo, eppure è qualcosa che ci è stato negato dalle precedenti amministrazioni. Dalla Maggioranza e dall’Opposizione. Noi di Vivi Alife istituiremo subito un “Notiziario dal Comune” per fare arrivare a tutti gli atti deliberativi del Comune. Per far rinascere l’interesse sui problemi sociali, istituiremo il “Consiglio Comunale” dei ragazzi e il “Forum dei Giovani”.
2) Maggiore e migliore vivibilità della Città
Il nostro secondo obiettivo è quello di dare ad Alife una maggiore e soprattutto una migliore vivibilità. Una “città vivibile”, secondo noi di Vivi Alife, è un luogo dove ci si deve sentire come “a casa propria”. Per noi di Vivi Alife vivibilità significa rendere il Paese attraente, interessante, coinvolgente. Non è questo Alife, oggi, nel 2009!
3) Sviluppo del territorio
Il nostro terzo obiettivo è dare ad Alife presupposti per lo sviluppo del territorio. Il nostro motto è “smettiamola di regalare valigie ai nostri figli!” Chi vuole realizzarsi nello studio, nel lavoro, nella società è costretto ad abbandonare le nostre terre e gli affetti più cari. Questo non deve più succedere. Il nostro è diventato un paese che non ha più né ispirazioni né vocazioni. Quale programmazione è stata fatta negli ultimi anni per il futuro dei giovani? Mentre nei paesi limitrofi – pensate ad Isernia o al beneventano – c’è stato l’insediamento di numerose fabbriche che hanno portato posti di lavoro e, dunque, benessere alla cittadinanza, la nostra zona industriale è stata abbandonata e dimenticata. Il nostro Comune non ha sottoscritto un solo accordo per favorire l’insediamento di aziende provenienti da altre zone più sviluppate. Gli enti locali possono – anzi è loro dovere soprattutto in questo tempo di crisi – favorire lo sviluppo produttivo, anche sottoscrivendo patti con aziende in cambio di posti di lavoro. Articolo 4 della Costituzione: la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Noi di Vivi Alife lo abbiamo scritto nel programma: lavoreremo per intraprendere trattative con imprenditori esterni e con le nostre aziende, per favorire il loro insediamento produttivo nell’area di sviluppo industriale con la previsione di agevolazioni fiscali; in cambio chiederemo l’impegno ad assumere manodopera locale. Assunzioni libere, soprattutto dal voto elettorale.

Per i giovani
Molte idee del nostro programma riguardano da vicino i giovani. Alcune le abbiamo ascoltate dai precedenti interventi. Oltre queste abbiamo in programma di istituire una “Banca del lavoro” che favorisca l’integrazione dei giovani nel mondo del lavoro. E’ un punto, questo, al quale ci tengo veramente molto perché è parte della mia vita. Cari giovani, fuori da questa cinta muraria c’è un altro mondo. Un mare di opportunità e di occasioni nel quale tuffarsi, immergersi e riemergere per un bagno di emozione di una concreta realizzazione personale. Mi chiedo: perché questo mondo deve restare qualcosa che non ci appartiene? Perché in questi anni nulla è stato fatto affinché quel mare di opportunità bagnasse anche i lidi del nostro territorio? Io credo che sia colpa di quel potere partitico-politico – al quale accennavo in precedenza – e che adesso dalle altre Liste ancora ci viene riproposto come soluzione amministrativa per il nostro territorio: il Toro per Alife con il Senatore Sarro e Leali per Alife con il senatore Rutelli. La storia è andata avanti, cari amici! Il mondo socio-economico è cambiato! La sfrenata corsa all’impiego statale che c’è stata nelle nostre zone negli ultimi 50 anni ha radicalmente trasformato l’economia dei nostri territori. Ma senza apportare miglioramenti. Anzi, danneggiandola quasi irreparabilmente. E’ per questo che da anni i nostri paesi non producono più idee innovative, di sviluppo. Un esempio per tutti. Conoscete tutti, immagino, l’Ufficio di collocamento. Ebbene dal 2003 c’è stata l’apertura ai privati di queste attività di collocamento e che fino ad allora erano esclusivamente di competenza statale, pubblica. Le attività di collocamento privato sono affidate alle “Agenzie per il lavoro”, società che tra l’altro devono organizzare sul territorio anche percorsi di formazione e di ricollocazione lavorativa che è dovere degli enti locali (comuni, province e regioni) promuovere a favore dei giovani disoccupati. Sono passati 6 anni e ancora nessuna Agenzia per il lavoro privata è nata nelle nostre zone (la più vicina, credo, sia a Caserta). Mi chiedo: perché Maggioranza e Opposizione negli ultimi cinque anni non hanno prodotto una sola idea per favorire queste forme alternative di prima occupazione?

Mi avvio alla conclusione. Rispondo a un’ultima domanda: perché i giovani di Alife dovrebbero votare la Lista Vivi Alife? La risposta che vi propongo è: perché Alife ha bisogno di un rinnovamento della gestione amministrativa. E questo rinnovamento può arrivare solo dalla vittoria della Lista Vivi Alife.
Il nostro modo di fare politica locale va oltre la logica dell’appartenenza (familiare o di partito) e punta ai bisogni di “tutti”, non a quelli dei “singoli”. Il nostro modo di fare politica non risponde agli ordini di nessuna scuderia di partito. A noi interessa soltanto dare ad Alife una “buona amministrazione” per servire la Città, intesa come “comunità di persone”. Noi mettiamo la “persona”, il cittadino, i giovani, al centro della vita e dell’interesse dell’amministrazione. Non vi promettiamo miracoli, né posti di lavoro: ma vi do la mia parola che questo sarà la naturale conseguenza di un’amministrazione ordinaria fatta straordinariamente bene.
Non abbiamo casacche noi, ma soltanto il sacrosanto impegno di lavorare solo ed esclusivamente per il bene di tutti, per il bene di Alife. Guardate i nostri manifesti: ci abbiamo messo tutti la nostra “faccia”. Lo abbiamo fatto insieme, senza paura, perché non abbiamo nulla da nascondervi.

E’ un mio sogno… è il sogno di Vivi Alife. Per realizzarlo adesso c’è bisogno del vostro aiuto, della fiducia di Voi elettori. Dateci il voto, un voto compatto. Un voto senza spartizione tra amici, parenti e conoscenti. Questo ve lo supplico.
Grazie e buonasera a tutti.

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