venerdì 25 marzo 2011

Good morning, Alife

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

Ci avviciniamo velocemente alla data fissata per le votazioni. E a questo proposito devo dirvi qualcosa che forse vi renderà tristi; ma sento obbligo di farlo.
Ecco la novità: tra pochi giorni dovremo dire addio alle grandi esternazioni del Portavoce del Comune (ma c’è ancora il Portavoce sul Comune?). Eh, sì! Perché, a partire dalla data di convocazione dei comizi elettorali, la Legge impone il “divieto assoluto” di svolgere attività di comunicazione alle pubbliche amministrazioni.

Perché questo divieto?
Perché la Legge protegge i Cittadini a prescindere dalla loro intenzione di voto e, quindi, prevede che non possano essere utilizzati per la propaganda elettorale mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento degli incarichi istituzionali. Per esempio, a qualche Amministratore potrebbe venire in mente l’idea di organizzare un happy hour a spese del Comune per spingere sulla propria immagine…. oppure un pranzo, una cena… un viaggio….
Ecco queste cose - che non andrebbero mai fatte con i soldi del Comune (cioè dei Cittadini) - è doppiamente vietato farle in campagna elettorale!

Nello specifico la Legge stabilisce che «
dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni». Questo significa, per esempio, che il Portavoce di un Comune non può più decantare l’attività del Sindaco e della Giunta che lo retribuiscono (a questo siamo sufficientemente abituati da anni). Mentre resta possibile l’attività istituzionale quale, per esempio, potrebbe essere un manifesto che avvisa di un Bando per gli alloggi pubblici.

Ma da quando scatta questo divieto?

Come detto il divieto scatta «dalla data di convocazione dei comizi elettorali» e dura fino alla chiusura delle operazioni di voto. Questa «data di convocazione» coincide con la data di pubblicazione, che deve avvenire a cura del Sindaco, dell’apposito manifesto (cosiddetto di convocazione dei comizi elettorali) con cui si avvisa la Cittadinanza e gli elettori della data delle elezioni. Il Sindaco deve effettuare questa affissione entro il 45mo giorno antecedente la data delle votazione. Allora, fatti un po’ di conti prendendo a riferimento le prossime date indicate per le elezioni (domenica 15 e lunedì 16 maggio 2011), il divieto scatterà a partire dal 31 marzo prossimo.

Un noto proverbio dice: un uomo avvisato è mezzo salvato.
Che vorrà significare?

Buona giornata.

Ciao, Daniele.


PS
Riporto una parte del facsimile di Manifesto di "Convocazione dei Comizi Elettorali"

(omissis)

Le operazioni preliminari degli uffici elettorali di sezione cominceranno alle ore 16 di sabato 14 maggio 2011.
LA VOTAZIONE SI SVOLGERÀ NEI GIORNI DI DOMENICA 15 MAGGIO E LUNEDÌ' 16 MAGGIO 2011:


  • nel giorno di DOMENICA 15 MAGGIO 2011, la votazione avrà inizio alle ore 8 del mattino e proseguirà sino alle ore 22 dello stesso giorno di domenica; gli elettori che a tale ora si troveranno ancora nei locali del seggio saranno ammessi a votare;

  • nel giorno di LUNEDÌ 16 MAGGIO 2011, la votazione comincerà alle ore 7 del mattino e si protrarrà sino alle ore 15 dello stesso giorno di lunedì; gli elettori che a tale ora si troveranno ancora nei locali del seggio saranno ammessi a votare.

(omissis)

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