Da qualche giorno, spero ve ne siate accorti, il blog ha inaugurato la nuova sezione dedicata ad “Alife verso il voto”. Con essa cercheremo di aggiornarvi sugli sviluppi relativi alla formazione delle liste ma, soprattutto, sui programmi amministrativi per Alife.
A proposito di programma, ieri sulla gazzetta ufficiale è stata pubblicata la riforma del federalismo municipale. Il provvedimento normativo (è il dlgs n. 23 del 14 marzo 2011) contiene diverse novità, molte delle quali operative a seguito dell’emanazione di appositi regolamenti, ed entrerà in vigore dal prossimo 7 aprile. Quello del federalismo, secondo me, sarà un argomento che non potrà mancare nei programmi elettorali: l'eventuale omissione, infatti, determinerebbe una grave lacuna di idee e di programmazione (appunto). I Cittadini devono sapere prima (di votare) le intenzioni che hanno il futuro Sindaco, la futura Giunta Comunale e la futura Maggioranza in ordine alle tasse da far pagare ai Cittadini.
Vediamo, per il momento, quali sono le novità con l'aiuto di ItaliaOggi (in coda pubblico una tabella tratta dal Quotidiano).
Il percorso di attuazione durerà almeno tre anni e richiederà l'adozione di una serie di ulteriori provvedimenti attuativi. Questo percorso può essere suddiviso in due fasi, la prima di transizione, anche se caratterizzata dall'avvio di numerose misure strutturali, che copre il periodo 2011-2013; la seconda a regime, che scatterà nel 2014.
La prima fase: periodo 2011-2013
La prima fase prevede innanzitutto la devoluzione ai comuni, in tutto o in parte, del gettito dei tributi erariali inerenti il comparto territoriale e immobiliare. In particolare, da quest'anno (2011) passeranno ai comuni il 30% delle imposte di registro, di bollo e ipo-catastali (esclusi gli atti soggetti a Iva), dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie, nonché l'intero gettito dell'Irpef sui redditi fondiari (escluso quello agrario) e delle imposte di registro e di bollo sui contratti di locazione immobiliare. Ai comuni andrà anche il 21,7% (21,6% dal 2012) degli incassi della cedolare secca sugli affitti e una compartecipazione all’Iva. Contestualmente i Comuni si vedranno sopprimere l'attuale compartecipazione all'Irpef (pari allo 0,75%), l'addizionale sull'energia elettrica (con contestuale incremento della corrispondente accisa erariale), nonché ridurre i trasferimenti erariali in misura corrispondente al maggior gettito devoluto o compartecipato (cosiddetta fiscalizzazione dei trasferimenti). Se quest'ultima dovesse portare nelle casse comunali risorse inferiori a quelle in precedenza garantite dai trasferimenti soppressi, ovvero in caso di individuazione di ulteriori trasferimenti suscettibili di essere fiscalizzati, si procederà alla rideterminazione della quota devoluta della cedolare secca, che fungerà quindi da valvola dell'intero meccanismo. Completano il mosaico della prima fase, oltre al rafforzamento del ruolo dei comuni nella lotta all'evasione fiscale (con annessi onori e oneri), l'imposta di soggiorno e lo sblocco parziale dell'addizionale all'Irpef. Entrambe queste due pedine potranno essere mosse già nel 2011, ma gli enti interessati (ovvero, nel primo caso, capoluoghi di provincia, unioni e comuni turistici, nel secondo i comuni dove l'addizionale non è finora stata applicata o è al di sotto dello 0,4%) dovranno attendere l'emanazione di altrettanti regolamenti governativi o l'inutile decorso del termine di 60 giorni dall'entrata in vigore della riforma (ossia il prossimo 7 giugno). Un ulteriore regolamento sarà invece necessario per la revisione dell'imposta di scopo e dovrà essere adottato entro il 31 ottobre 2011.
La seconda fase: periodo dal 2014
Piatto forte della seconda fase è la previsione di due nuove tributi per il finanziamento dei comuni:
1) l'imposta municipale propria e
2) l'imposta municipale secondaria.
Ambedue debutteranno quindi nel 2014: la prima sostituirà Ici e Irpef sugli immobili (addizionali incluse) e avrà un'aliquota base dello 0,76% manovrabile dai comuni, la seconda prenderà il posto di tasse e canoni su occupazioni e pubblicità, sarà disciplinata con regolamento governativo e istituita con deliberazione dei consigli comunali.
È prevista, poi, l'attribuzione di una compartecipazione (fissata al 30%) ai tributi erariali (oggetto di un complessivo riordino) a valere sui trasferimenti immobiliari. Sempre dal 2014 potrà essere incrementata (fino al 100%) la quota della cedolare secca devoluta ai comuni, con contestuale riduzione di pari entità della compartecipazione ai tributi sui trasferimenti immobiliari e di quella all'Iva.
Quello del federalismo è un capitolo importante, anzi fondamentale per la vita di ogni Comune. Ancor di più per il nostro di Comune, a ragione delle pessime condizioni contabili (e non solo!) in cui è stato ridotto Alife! Chi aspira a diventare Sindaco, allora, dovrà dare ai Cittadini indicazioni dettagliate e specifiche. Per esempio, dovrà dire quante imposte introdurrà, in quale misura e soprattutto perché.

Buona giornata.
Ciao, Daniele.
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