
Ieri, dunque, c’è stata la riunione dei Capigruppo sulla proposta della Società Beghelli per la “sostituzione armature stradali tradizionali con tecnologia a BILAMPADA E DIMMERAZIONE”.
Eravamo tutti presenti: oltre me per ViviAlife, erano presenti Roberto Vitelli per “il Toro” e Alfonso Santagata per “Leali per Alife”. Nella riunione, a cui hanno partecipato anche il Sindaco F.F. e l’Assessore Pezzullo (qualche capatina l’ha fatta pure l’Assessore Rao), ci è stata illustrata la proposta da parte di una Referente della società Beghelli.
In cosa consiste la proposta?
Si chiama Progetto “IL PALO DELLA LUCE BEGHELLI”. Consiste in questo: la Società Beghelli provvede a sostituire 724 lampioni stradali con le nuove armature che contengono una luce normale (attaccata alla rete elettrica) e una luce di emergenza (nei casi in cui manca l’energia). Attenzione; la sostituzione riguarda SOLO i “lampioni” (vedi immagine in alto), cioè la parte superiore, posta in alto al termine del normale “palo” della luce che vediamo per le nostre strade. Il “palo”, invece, NON viene cambiato: peccato, perché molti pali sono pieni di ruggine e stanno cadendo o sono caduti come è successo nel tratto Porta Roma – Porta Fiume!
Nella sostituzione dei 724 lampioni, inoltre, non sono comprese le lampade del centro storico (ossia quelle in ferro, a forma di lanterne).
La proposta, ancora, prevede la manutenzione di tutte le nuove lampade per la durata di 20 (venti) anni. (!!!)
Quanto costa al Comune?
Stando alla proposta Beghelli (clicca sull'immagine in basso per vederla), la sostituzione e la manutenzione per 20 anni dei lampioni costa al Comune la somma complessiva di 1.086.000,00 euro(un milione e 86 mila euro) da pagarsi in canoni annuali di 54 mila 300 euro, in rate semestrali (27.150,00 euro cadauna). In termini unitari, ogni lampione costa 75 euro all’anno SOLO per la manutenzione Beghelli; oltre ai 75 euro, il Comune deve poi normalmente pagare l’energia elettrica (la bolletta dell’Enel).
Perché dovrebbe convenire al Comune?
La proposta della Beghelli contiene anche una “simulazione del risparmio energetico della pubblica illuminazione” con una “comparazione dei costi”. Ed è su questo risparmio energetico che l’operazione (il progetto Palo Beghelli) dovrebbe convenire al Comune. Ecco i dati con riferimento a 384 lampioni da 150 W SAP e 340 lampioni da 250 W SAP (in totale, appunto, 724 lampioni). Secondo la Beghelli, attualmente, il Comune di Alife spende in un anno:
- euro 99.100,00 di energia elettrica;
- euro 19.048,00 di manutenzione dei lampioni (cambio lampadina, etc.)
- TOTALE EURO 118.148,00
L’esito della riunione.
La riunione dei Capigruppo era finalizzata a prendere una decisione “concorde”, così da portare l’iniziativa Beghelli in Consiglio comunale e approvarla all’unanimità. Il Capogruppo Alfonso Santagata ha assicurato la disponibilità del gruppo “Leali per Alife”; lo stesso ha fatto il Capogruppo Roberto Vitelli per il gruppo “il Toro”. Unica nota stonata – come al solito – è stata la mia, per conto di ViviAlife. Ho detto di essere assolutamente contrario all’iniziativa per la seguente ragione: “ad un mese dalle votazioni non si possono prendere decisioni che vincolano il Comune per 20 anni. Pertanto, non essendoci un termine per aderire al Progetto Beghelli (questo l’ho chiesto appena arrivato in riunione), appare più giusto che la decisione venga presa dalla futura amministrazione che sarà eletta il 16 e 17 maggio prossimo”.
Oltre questo, poi, ho sollevato qualche obiezione in ordine alla esattezza della simulazione fatta dalla società Beghelli . Per esempio ho chiesto conferma sulla consistenza dei costi Enel sopportati oggi dal Comune…. (anche Vitelli ha mostrato qualche perplessità). Ho chiesto se la rata annuale (75 euro per lampione) potesse ancora essere oggetto di ribasso; e mi è stato risposto che ha già avuto un ribasso: da 90 a 75 euro. Allora ho fatto notare che, se il canone fosse rimasto a 90 euro, il Comune ci avrebbe “rimesso” e non risparmiato dal progetto. Insomma…. un’iniziativa del genere va studiata e ponderata meglio prima di essere approvata.
Buona giornata.
Ciao, Daniele.

Per il tempo necessario ad ammortizzare la spesa di questa operazione il nostro paese verrà cancellato dalla cartina geografica per desolazione.Non serviranno piu' i nuovo lampioni.
RispondiEliminagentile anonimo, possiamo anche decidere di stare fermi ed attendere la morte che inevitabilmente arriverà...che dici va bene così? sicuramente risparmieremo e nessuno sbaglierà, il nostro paese sarà desolato, ma tu metti angoscia...
RispondiEliminaIn riferimento a quanto proposto dalla Società Beghelli vorrei far riflettere i nostri amministratori su due semplici considerazioni:
RispondiEliminala prima è che la rete della pubblica illuminazione fa letteralmente acqua da tutte le parti, basta citare che in occasione di cattive condizioni atmosferiche l'impianto va subito in corto circuito lasciando intere zone senza illuminazione per alcuni giorni, e non penso che tale sistema di emergenza possa fornire una autonomia di funzionamento per tale periodo di tempo, per cui sarebbe opportuno prioritariamente pensare a mettere in sicurezza e quindi ristrutturare prima la rete dell'impianto di pubblica illuminazione;
l'altra è che alla luce delle nuove scoperte tecnologie nel campo dei sistemi di illuminazione elettrica, e mi riferisco alla tecnologia LED, appare del tutto assurdo impegnare una somma così rilevante per tale progetto, anche in considerazione delle precarie condizioni delle casse comunali, e per un periodo di tempo così lungo; inoltre va aggiunto che la sostituzione dei corpi illuminanti con una tecnologia che tra qualche anno sicuramente diverrà obsoleta vanificherà il piano di investimento proposto dalla Società essendo le nuove tecnologie economicamente molto più vantaggiose con abbassamento dei consumi e dei costi di funzionamento.
Antonio Capriata