Sono arrivati un po’ di commenti al Good morning, Alife di ieri che chiedono chiarimenti.
Provo a rispondere.
Anonimo ha detto... (9 novembre)
Posso solo dirti GRAZIE di tutto...
Credo di aver capito chi ha scritto questo commento: davvero gli ho fatto un bel favore!!!! Ora può dire: avevo ragione io!!! Ahhh…………. se potesse svelare la Sua identità….Chissà che ridere…..
Anonimo ha detto... (9 novembre)
Scusa ma se la nomina del revisore avviene con voto segreto come fai a dire chi ha votato Masullo e chi no? In teoria i voti potrebbero non essere quelli che tu presumi che siano. Del resto anche tu hai partecipato alla votazione.
Giustissima osservazione: come faccio a capire che è stata la Maggioranza a volere Masullo? E come faccio a capire che la Minoranza non voleva Masullo?
Ad Alife si direbbe…’nci vo a zenchera ‘ppè nduvinà! Ma voglio essere più esaustivo, provando a rispondere con un ragionamento logico.
Dunque:
- Masullo ha ricevuto 10 voti;
- Martino ha ricevuto 5 voti;
- Totale voti: 15
- Voti della Maggioranza: 10
- Voti della Minoranza: 5 (compreso il mio)
- Pongo, per ipotesi (?!?!?), che il sottoscritto sappia a chi ha votato (salvo errori e/o omissioni…….). Diciamo: non ha votato Masullo!
- Allora, Masullo ha dovuto necessariamente ricevere “almeno 6 voti” dalla Maggioranza per raggiungere i 10 complessivi.
- Giusto? Di conseguenza posso affermare che è stata la Maggioranza a “volere” Masullo.
Più di questo discorso logico, però, c’è dell’altro che convince – stavolta senza "se" e senza "ma" – che sia stata la Maggioranza, e non la Minoranza, a votare Masullo. PERCHE’ L’HA DETTO GIANNI MAROTTA!!! Su quello che dice Lui…..ci si può mettere la mano sul fuoco! (E’ un modo di dire: peggio per Voi se lo fate!!!). Gianni Marotta lo ha detto espressamente nell’articolo del 6 novembre. In quell’articolo, peraltro, Gianni Marotta afferma che il “capogruppo di Vivi Alife Daniele Cirioli” si è “stranamente astenuto sulla dichiarazione di immediata eseguibilità della delibera approvata quasi all’unanimità”. Oh, ma non gli sfugge nulla! In effetti, davvero “stranamente” mi sono astenuto sull'immediata eseguibilità della nomina del Revisore…… Gianni Marotta, adesso ti è chiaro perché mi sono astenuto? Esattooooooo: perché vorrei che non venisse proprio data eseguibilità a quel voto!!!!
Anonimo ha detto... (9 novembre)
Compenso al Revisore. Ci potresti dire, più semplicemente, quanto il Comune ha sborsato per il Revisore e quanto avrebbe dovuto sborsare? E quindi la differenza tra i due importi?
Nulla è certo, ma si tratta di supposizioni che meritano il dovuto riscontro negli atti ufficiali del Comune. Mi limito a riportarvi i dati dichiarati dallo stesso Revisore, con l’avvertenza – è un’altra mia supposizione – che, almeno sulla mia calcolatrice, i conti non tornano del tutto.
- Per ogni annualità il Revisore dice di avere ricevuto euro 16.240,26 tutto compreso: Iva, contributo cassa professionale e ritenuta Irpef (16,240,26 è il “lordo” di euro 12.992,21);
- Nonostante affermi di “aver percepito” quell’importo annuo, per ciascuna annualità, il Revisore fa poi alcuni calcoli per dire da dove deriva quell’importo. Ma – qui la sorpresa – fatti quei calcoli, il Revisore afferma che deve ancora avere più di 500 euro a saldo per il compenso.
Lo so che è difficile seguire il discorso: Vi giuro, però, che sto facendo di tutto per semplificarlo.
Fermiamoci ancora sui numeri.
- Per ogni annualità, il Revisore dice di avere ricevuto euro 16.240,26 (tutto compreso: Iva, contributo cassa professionale e ritenuta Irpef);
- Per ogni annualità, il Revisore dice che quell’importo (16.240,26) deriva da una serie di calcoli che alla fine danno questo risultato: euro 13.161,72.
- Pertanto, il Revisore dice che c’è una differenza di compenso a Lui spettante di 529,43 euro.
Se, senza svenire o rompere il monitore del computer, siete riusciti di arrivare a leggere fin qui….non chiedetemi da dove e come arrivano quei numeri perché ho una sola risposta: non lo so! E perciò ho chiesto chiarimenti.
A mio modesto parere (l’ho scritto nell’esposto), seguendo i calcoli del Revisore risulta che Egli dovrebbe restituire al Comune euro 3.078,54 (invece di essere a credito di 529,43 euro). Inoltre, sempre a mio parere, tutte queste cifre non servono a nulla perché l’unica cifra “giusta ed esatta” è quella prevista dalla Legge: ossia il compenso fissato dalla delibera n. 11/2007 del Consiglio comunale. E per quanto è dato di capire dalla relazione del Revisore, il compenso autorizzato dal Consiglio comunale sarebbe di euro 8.099,52 all’anno.
Ho avuto ragione a chiedere chiarimenti?
Vi dico francamente come la penso: se anche i conti del Comune sono stati fatti e vagliati allo stesso modo…. si salvi chi può!!!!
Buona giornata.
Ciao, Daniele.
voglio dire la mia,ma, cosa vi aspettate!!non vi preoccupate non succederà niente!questa è cronica!!si stà solo perdendo tempo.Le cose ,purtroppo vanno cosi'in Italia e da noi.Abbiamo l'esempio dell'altro (il dirigente )mi riferisco al controllato, beh cosa è successo? Ha dichiarato di aver restituito dei soldi che per caso si ero liquidato più del normale(per errore!!)-gli sono stati trovati dei mandati raddoppiati ,liquidati e riscossi ed altre cose etcc.
RispondiEliminaTutto riscontrato.E allora ,è ritornato al lavoro senza che alcuno si sia smosso, la giustizia stà ancora a pensare!!i soldi sono scomparsi e tutto il resto se ne riparla fra una decina di anni ,magari quando andrà in pensione a godersi il denaro riscosso!!e voi state ancora là a discutere.Certo esistono altri casi dove si è agito diversamente:
- Il Comune di S. Potito reagi' diversamente verso un suo dipendente licenziandolo (senza attendere la sentenza),
-l'INPS fece la stessa cosa con altro dipendente (senza attendere la sentenza)
-L'Agenzia delle Entrate ha dato lo stesso segnale (senza attendere la sentenza).Qua ,invece siamo in Papuasia non esiste niente,anzi lo premiamo lasciandolo lavorare con lo stesso stipendio base e dove non rende niente alla comunità perche fra dieci anni uscirà la sentenza (o qualche condono ) e tutto si appiana.Questa è la situazione e voi vi accanite sul revisore che non ha revisionato,beati Voi che siete cosi' motivati .....A presto
Beh in Papuasia ci saremmo se si licenziassero i dipendenti senza un processo e senza una condanna.... Ma esistono le leggi che vanno rispettate e se non si rispettano ci sono i giudici che lo stabiliscono. Così funziona o dovrebbe funzionare in uno Stato di diritto...magari qualche amministratore vorrebbe che il tutto si esaurisse subito con "l'arresto del funzionario..." In modo da tacitare le coscienze popolari relegando il "problema" al "funzionario mariuolo" e dedicarsi senza disturbo alla prossima tornata elettorale.
RispondiEliminaNon penso che negli enti citati ci siano stati licenziamenti senza sentenza di condanna molto probabilmente ci sara' stata la sospensione dal servizio in presenza di una specifica accusa (Daniele correggimi se sbaglio visto che sei un esperto nel settore) ma un licenziamento senza sentenza nemmeno sotto il fascismo...
Certo per quanto riguarda il caso del revisore, da quanto sta emergendo, il problema non e' piu' e solo come ha revisionato ma se il controllore, insieme e come il controllato, abbia indebitamente percepito dallo stesso controllato somme superiori a quelle stabilite dalla legge... Ma anche questo sarà l'autorità giudiziaria a stabilirlo e fino ad allora - in assenza di un processo vero fatto da giudici veri e, soprattutto, in assenza di una condanna - il revisore, che e' stato legittimamente eletto, credo che debba revisionare... Almeno questo dovrebbe accadere in uno Stato di diritto
Non riesco a capire le critiche alle critiche. Qui si critica chi sta criticando una cosa accaduta. Stai zitto su questo perchè c'è qualcosa di più importante e devi affrontare questo argomento. Poi a San Potito hanno fatto così a Pizzighettone hanno fatto cosà. Ma quello è un problema questo è un altro problema, correlati d'altronde. Questi atteggiamenti sono gattopardeschi. Cambiare tutto affinchè non cambi nulla. Il dipendente sarà giudicato, il revisore sarà giudicato, ma non significa che non bisogna parlarne. Il revisore non ha revisonato, il dipendente non ha fatto il suo dovere, sono facce della stessa medaglia. La giustizia sarà lenta per il dipendente ma se eventualmente emergeranno situazioni strane anche per il revisore la giustizia sarà lenta anche per lui e nulla cambierà.
RispondiEliminami riferisco all'anonimo dell'11 e del 12;
RispondiEliminanon sei informato,in un paese civile(e non in Papuasia) quando un dipendente viene preso con le mani nel sacco cioè per peculato,fatti che danneggiano l'Ente per cui lavora addirittura sparla dei suoi superiori e dell'Ente ,può essere licenziato "è previsto dalla legge ed dalla giurisprudenza".
La sentenza del Giudice é un'altra cosa e riguarda il penale (cioè l'arresto).Le due cose sono fatti separati.
I fatti accaduti a S. Potito ,all'inps e all'Ufficio delle Entrate sono simili a quelli di Alife ,anzi meno gravi per gli importi(o ammanchi).Il licenziamento (atto amministrativo) è avvenuto appena il riscontro dei fatti.
L'azione penale è ancora in corso cioè la sentenza del Giudice (ovvero l'arresto )è ancora in fase di studio........e che è del tutto separato.
Giudica dove sta la Papuasia-pensa un po' a tenere quei signori allo stesso posto e fino alla pronuncia del Giudice(cinque,sei,sette anni),beh ...raschierebbero tutto il barile e poi siiii che diventiamo Papuasia....a presto
Caro Daniele,
RispondiEliminavorrei sapere che ne pensi su quanto detto dai commenti precedenti del anonimo 11-12-e14; perchè dal giornale di ieri il dipendente in questione stà continuando negli abusi, eee allora l'organo di controlla della regolarità degli atti per esempio il segretario ,il consiglio di disciplina ,gli amministratori perchè non prendono provvedimenti???? Allora è vero che il dipendente potrebbe agire cioè ha potuto agire per conto della politica?? magari sottopressato dagli Amministratori ,speriamo di no.
Non sto dicendo che il dipendente non vada rimosso, anzi deve essere rimosso, il problema anzi i problemi sono due. Se si deve rimuovere il dipendente accusato di peculato e altro, a maggior ragione non và confermato il revisore dei conti. Perciò parlare del revisore non significa dimenticare il dipendente. Io affrontavo il problema dal punto di vista dell'informazione cioè per me bisogna parlare di tutto senza che un fatto ne escluda un altro. Parlare di un qualcosa non significa giudicare.
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