mercoledì 20 ottobre 2010

Good Morning, Alife

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

Allora, come accennavo ieri, in zona cesarini il Sindaco F.F. ha risposto all’Interrogazione (puoi vederla qui) sulla riscossione delle entrate.

Che cosa ha risposto il Sindaco F.F.?
In poche parole ha detto: resta tutto com’è! Data l’importanza dell’affermazione, immagino che la decisione sia stata presa dall’intero esecutivo (Assessori) e, soprattutto, dall’intera Maggioranza. Bravi: zero spaccato!!!!

Francamente, era la risposta che mai avrei voluto fosse arrivata!
Affidare all’esterno attività che possono benissimo essere gestite dal Comune significa far lievitare le spese e perdere posti di lavoro (e il Comune di Alife ha già una pianta organica che è sottodimensionata). Giustificare poi la decisione “perché non c’è personale con specifiche professionalità” è fuorviante: se non c’è veramente di questo personale (ho dei dubbi), lo si può formare; oppure lo si può assumere di nuovo, appunto, “con quelle specifiche professionalità”.

Praticamente, la risposta all’interrogazione spiega che oggi le entrate del nostro Comune arrivano da tre diverse gestioni di accertamento e riscossione:


  1. per Ici, Tarsu ed Acque Reflue l’appalto a una Ditta esterna è stato rinnovato l’anno scorso, con evidenza pubblica, per la durata di..... otto anni!!!!! Avete capito bene, sì per 8 anni. Quindi la “ritrattazione” di questo appalto non è oggi possibile e non sarà possibile nemmeno per la prossima Amministrazione, ma per l’Amministrazione che sarà eletta nell’anno 2016 !!!!! Auguri!
  2. per Tosap ed Imposta Pubblicità stiamo in regime di proroga. Qui, dunque, si potrebbe intervenire. Uso il condizionale (“potrebbe”) perché, invece, l’attuale Maggioranza ha già deciso di proseguire con l’esternalizzazione, cioè mandando avanti le cose come sono andate finora (mi piacerebbe ascoltare – e fare ascoltare agli alifani – a il “sì, sono d’accordo” pronunciato da tutti gli Assessori e i Consiglieri di Maggioranza)
  3. gli oneri di urbanizzazione, invece, sono gestiti in forma diretta. Qui “cado dalle nubi”, come recita il titolo di un film molto simpatico: visto che tutti i tributi sono stati esternalizzati (cioè affidati a imprese esterne), perché non è stata esternalizzata anche la riscossione e l’accertamento degli oneri di urbanizzazione?

Il “cuore” della riposta sta verso la fine della nota.
Ecco i punti salienti:

  • le ragioni di tale scelta organizzativa (cioè nella scelta di dare il servizio in appalto a ditte esterne) trovano fondamento nella “carenza di personale presente in dotazione organica";
    queste ragioni di scelta organizzativa (cioè nella scelta di dare il servizio in appalto a ditte esterne) sono ancora esistenti. Ciò significa, dunque, che “le cose resteranno come stanno (!!!!);
  • allo stato attuale il nostro Comune non possiede nel proprio organico quelle specifiche professionalità richieste per la costituzione di una “unità operativa di gestione delle entrate” che costituisce un presupposto indispensabile per un’appropriata gestione diretta.

Nulla cambia, dunque, e tutto resterà com’è.

La risposta del Sindaco F.F., ad un certo punto, richiama a sostegno della Sua tesi un “parere dell’Ifel”. Mi dispiace, ma la mia modestissima opinione è contraria. Nel senso che, secondo me, il “parere dell’Ifel” (che è un centro studi dell’Anci sulla finanza locale) sostiene esattamente il contrario di quanto afferma il Sindaco F.F.. L’Ifel, infatti, consiglia ai Comuni di mantenere la riscossione delle entrate. Riporto alcune affermazioni, tratte da un articolo del Sole24Ore del 19 settembre scorso:

  • L'opzione dell'affidamento a soggetti esterni per l'Anci va considerata come non prioritaria: «si ritiene che la soluzione della gestione diretta delle attività in questione sia quella da preferire e, comunque, da valutare in prima istanza». Il Comune, con la gestione diretta o attraverso una società in house, può mantenere un controllo costante su attività di grande rilievo. «Recenti fatti di cronaca riguardanti l'affidamento a terzi della gestione delle proprie entrate – precisa la nota Anci-Ifel, e il riferimento al default di Tributi Italia appare lampante – hanno evidenziato l'importanza che il comune, anche quando esternalizza mantenga un controllo penetrante dell'attività svolta dai gestori, controllo che non può prescindere da una diretta conoscenza delle attività oggetto di affidamento e dal rigoroso mantenimento in capo al comune del possesso delle informazioni sulle basi imponibili e sugli adempimenti dei contribuenti».
  • Per l'Anci vanno abbandonati i contratti che prevedono «la gestione da parte del soggetto terzo incaricato dei canali d'incasso della riscossione spontanea, se non nell'ambito di procedure che assicurino un automatico e pressoché immediato riversamento delle somme nella tesoreria comunale (cash pooling), così da sgombrare il campo alla radice da qualsiasi ipotesi di utilizzo improprio dei riversamenti periodici da parte del concessionario».
  • Per quanto riguarda poi il vero nodo, ovvero, la riscossione coattiva, l'Anci sostiene che «non è pensabile che un comune, soprattutto se di piccole dimensioni, possa gestire in proprio la fase dell'esecuzione forzata o debba, a fronte magari di qualche decina di avvisi di accertamento non pagati, ricorrere ad una gara per individuare il gestore della riscossione coattiva».

Lascio a Voi ogni ulteriore considerazione.
Vi confesso: non riesco proprio più a capirci.

Buona giornata.
Ciao, Daniele.

Ecco il testo della nota prot. 12481 del 18 ottobre 2010

Oggetto: Risposta ad interrogazione.

In riscontro alla richiesta avente ad oggetto: “Interrogazione sulla gestione della riscossione delle entrate del comune a partire dall’anno 2011” – (art. 21 del regolamento comunale)”, prot. dell’Ente n. 10465 del 16/09/2010, Le rappresento che mentre i servizi di gestione delle attività di accertamento e di riscossione delle entrate (sia ordinaria che coattiva) ICI, TARSU, e Acque Reflue sono stati affidati all’esterno mediante procedura ad evidenza pubblica nell’anno 2009 per la durata di anni otto, risultano, invece, in regime di proroga le entrate relative alla TOSAP e Imposta per la Pubblicità.

Sono, invece, gestite in forma diretta le entrate relative agli oneri di urbanizzazione.

Per le entrate derivanti da TOSAP e Imposta per la Pubblicità, come per ICI, TARSU e Acque Reflue, è stato fornito indirizzo al responsabile area finanziaria di procedere all’esternalizzazione dei servizi di accertamento riscossione con delibera giuntale n. 46/2008.

Le ragioni di tale scelta organizzativa, che trovano il proprio fondamento nella carenza di personale presente in dotazione organica, permangono tutt’ora, atteso che la normativa vigente non consente di porvi rimedio almeno nel breve termine.

Allo stato attuale, dunque, il comune di Alife non possiede nel proprio organico quelle specifiche professionalità richieste per la costituzione di una “unità operativa di gestione delle entrate” che, anche a parere dell’IFEL, costituisce un presupposto indispensabile per una appropriata gestione diretta delle stesse.

Distinti saluti.

1 commento:

  1. Caro Daniele,dalla risposta data all'interrogazione ,da te presentata,il Sindaco f.f. farebbe bene a dimettersi ed abbandonare la vita politica per sempre.Difatti,dalla bufera giudiziaria,dalla quale aspettiamo ansimanti gli effetti,spero devastanti per i colpevoli dell'attuale disastro finanziario comunale, da te sollevata,il Sindaco f.f.,doveva trarre solo benefici al fine di riproporre la propria candidatura alle prossime elezioni.Invece che cosa ha fatto?
    Ha inanellato solo una lunga serie di autogol clamorosi,forse,anche, dolosamente consigliata, tali da macchiare per sempre e rendere maldestra la sua azione amministrativa.Vergogna!!!!

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