Oggi sto zitto, e lascio la parola a Voi.
Ecco un intervento ricevuto e che volentieri pubblichiamo.
Buona giornata.
Ciao, Daniele.
Alife/Via Olivetole e Via Pacifico
Tornano a protestare i residenti della frazione Totari
Tornano a protestare i residenti di Via Olivetole e Pacifico, tranquille borgate della frazione Totari poco distanti dal centro storico d’Alife. E se lo fanno vuol dire che le loro lamentele evidentemente non sono state ascoltate dalle istituzioni, e non trovata una soluzione ai loro sacrosanti diritti. Dapprima iniziarono delle flebili proteste, poi addirittura si riunirono in un comitato, denominato appunto OLPAC (in sigla Olivetole Pacifico), i cui rappresentati sono stati ricevuti dai diversi sindaci e F.F. che si sono avvicendati negli ultimi anni ad Alife, ma senza trovare una via di soluzione alle loro problematiche. “Rivendichiamo i nostri diritti”: il titolo di uno dei tanti pubblici manifesti che il comitato ha fatto apparire per le strade cittadine, per denunciare l’assoluta carenza di pubblici servizi. “Stanchi di dover elemosinare quanto le istituzioni dovrebbero concedere di diritto – denunciarono – i residenti delle Vie Olivetole e Pacifico hanno costituito un comitato di difesa degli interessi collettivi della frazione Totari. Forse in pochi sanno che in queste strade mancano tutti i servizi essenziali: non c’è rete idrica, non c’è rete fognaria, non c’è illuminazione pubblica, la sicurezza stradale è messa a rischio dalla mancanza di marciapiedi. Il silenzio delle istituzioni desta non poco sconcerto in chi, come noi, crede nel confronto democratico, nella forza delle istituzioni e nel senso di responsabilità. Ci sia consentito dunque di esprimere tutto il nostro rammarico e disappunto”.
Nel maggio del 2009, a poche settimane del rinnovo del consiglio comunale, coincidenza vuole che viene rifatto il manto stradale: ma il sottile strato d’asfalto si screpola fragilmente al passaggio dei trattori dei diversi agricoltori con aziende in zona. Ritornano alla carica, allora, con nuove ed accorate istanze, che fino ad oggi non hanno ottenuto risposta alcuna: la strada, larga 3 metri circa e lunga qualche chilometro, è tutt’ora in condizioni precarie, e le 15 famiglie che vi abitano lungo la sola Via Pacifico sono costretti a convivere ogni giorno con inconvenienti di non poco conto; buche profonde che hanno causato non pochi incidenti con danni alle autovetture; sovente si ribalta qualche auto nei fossi, date le banchine prive di protezione; alcuni ponti su torrenti uniscono la strada ad abitazioni private, ma anche questi privi di qualsiasi parapetto. Insomma, i soldi pubblici che sono stati spesi per quei pochi millimetri d’asfalto sembra siano stati sperperati inutilmente, per di più con l’inganno, per lavori fatti cioè a ridosso delle ultime lezioni e senza una soluzione ottimale.
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