martedì 3 agosto 2010

Good morning, Alife

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

Un noto detto dice: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!” Non mi piace questo proverbio; non mi è mai piaciuto e credo di non averlo fatto mai mio! Eppure….

“Perché questo proverbio”, mi chiederete voi?
Perché mi è venuto in mente quando mi sono accorto di una cosa …..

Adesso ve la racconto.

La premessa la faccio corta, perché credo che sia sufficientemente viva nella memoria di tutti: mi riferisco alla tediosa storia del “Rendiconto dell’anno 2008”.

Il Conto consuntivo 2008 è stato approvato dal Consiglio comunale il 29 dicembre 2009 e la seduta è stata verbalizzata nella Deliberazione n. 35/2009. Durante la seduta ho preso la parola, in veste di consigliere di opposizione di Vivi Alife, ed ho letto un intervento (il testo è pubblicato sul blog) dopo aver chiesto al Segretario di allegarlo integralmente al Verbale di seduta, consegnandone una copia originale. In coda al mio intervento chiedevo al “Signor Segretario di provvedere….ad inviare questo mio intervento alla Procura Regionale della Corte dei conti perché dia avvio ad un necessario controllo istituzionale sulla regolarità contabile del Comune di Alife…..”.

Il 4 gennaio 2010 ho ricevuto notifica di una comunicazione del Segretario comunale in cui attestava l’avvenuto invio della documentazione alla Corte dei conti, come da mia richiesta.

Il 18 gennaio 2010 ho fatto richiesta di una copia della Deliberazione n. 35/2009, come pubblicata in Albo pretorio.

Il 28 gennaio 2010 ho ricevuto copia della predetta Deliberazione n. 35/2010.

E qui arriva la sorpresa. E che sorpresa!

In questi giorni ho dovuto riprendere in mano la Deliberazione n. 35/2009, anche perché la Corte dei conti sta portando avanti i controlli. L’ho letta con molta più attenzione, diversamente da quanto avevo fatto nel momento in cui (il 28 gennaio 2010) ne avevo ricevuto copia. Ebbene, leggendo con molta più attenzione il verbale mi sono accorto di due cose che, a mio parere, sono di una gravità impensabile.

Prima cosa: al mio intervento risulta stralciata una intera pagina!!! Manca, per l’esattezza, la pagina n. 7 (il testo è riportato di seguito).

Seconda cosa: il mio intervento risulta allegato al verbale senza la numerazione della pagine!!!!! E dire che i miei interventi li consegno sempre in originale, numerati in tutte le pagine e in tutte le pagine firmati, in plico spillato e rilegato con un filo di nastro adesivo (scotch).

Perché questa “sottrazione” di una pagina, mi sono chiesto? Due le ipotesi che mi sono dato come risposte possibili:

  1. nel fotocopiare i documenti, quella pagina è saltata;
  2. è un’azione fatta di proposito.

Voglio credere nella prima ipotesi; e per questo ho presentato al Comune una richiesta (il testo è riportato di seguito) affinché si provveda al più presto ad aggiornare la documentazione correggendo quella ….. “distrazione”.
Non voglio credere, nemmeno minimamente, invece, nella seconda ipotesi. Sta di fatto, però, che ho buone (e documentate) ragioni per ritenere che alla Procura regionale della Corte dei conti sia arrivata la Deliberazione comunale monca di quella pagina. Conseguenza grave: i controlli della Corte dei conti sono partiti… come dire…. monchi!!!

Vedremo adesso come si muoveranno gli uffici comunali.

Una sola considerazione: questa esperienza da Consigliere comunale mi sta costando fatica, tanta fatica, e non la smette mai di riservarmi stress e tensioni. E’ diventata una guerra di nervi!
Di tutto quanto ho detto in quest’anno di amministrazione; di tutte le mie contestazioni, critiche e denuncie varie, questo della “distrazione su una pagina” ha davvero dell’incredibile. Direi: è diabolico, per la gravità incommensurabile di cui porta il fardello!!!

Buona giornata.
Ciao, Daniele.

Questa la pagina 7 dell’intervento…… scomparsa!!!

(....)

Ci sarebbero tante altre censure da rilevare. Per esempio sull’elargizione di contributi straordinari in denaro; sull’affidamento di prestazioni in completa violazione di norme previdenziali, fiscali e sui contratti di lavoro; sul mancato pagamento di straordinari ai dipendenti comunali; sulla completa inesistenza di debiti fuori bilancio. Ma l’ultima obiezione la sollevo sull’attribuzione personale di risorse finanziarie. Un fatto gestionale che, se lo volete davvero approvare stasera, richiede quanto meno il chiarimento del perché un Funzionario abbia avuto diritto, in aggiunta alla retribuzione, a somme extra che nel 2008 superano i 50 mila euro, senza tasse né ritenute previdenziali. Chiedo chiarimento sui mandati di pagamento n. 103 dell’8 febbraio; n. 216 del 13 marzo; n. 280 del 20 marzo; n. 324 del 1° aprile; n. 474 del 23 aprile; n. 594 del 12 giugno; n. 696 del 25 giugno; n. 717 e n. 718 del 2 luglio; n. 736 del 17 luglio; n. 941 del 26 agosto; n. 955 del 1° settembre; n. 1270 del 21 ottobre e n. 1477 dell’11 dicembre. Mandati attraverso i quali, nella maggior parte a ragione di “impegni futuri esercizi ex art. 183 del Tuel”, un Funzionario ha intascato 55.419 euro in aggiunta alla sua ordinaria retribuzione.

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
tutto quanto ho finora esposto conduce alla sola conclusione di dover responsabilmente negare l’approvazione del Rendiconto 2008. Sottolineo che si tratta di un atto di “responsabilità”, che risponde al nostro incarico di rappresentanza degli interessi dei cittadini alifani. Sono fatti gestionali che pretendono chiarezza e trasparenza, anche al fine di fugare ogni dubbio circa la buona fede e correttezza dell’amministrazione del nostro Comune così come impone la legge e prima della legge la nostra coscienza.

Questi fatti gestionali sono noti a me, un Consigliere di minoranza, con tutte le difficoltà che ho incontrato e che ho esposto in premessa per accedere agli atti amministrativi. Figurarsi se non sono noti anche a Lei, Sindaco, e a tutti i Consiglieri di Maggioranza! Anzi, la legge dà per scontato che Sindaco e Maggioranza ne siano a conoscenza; e sicuramente ne siete a conoscenza perché la Giunta si è già espressa (con questo assumendosi enormi responsabilità), approvando il Rendiconto con la delibera del 30 novembre.
La conoscenza di questi fatti gestionali avrebbe richiesto che fosse stato Lei, caro Sindaco, ad intraprendere ciò che stasera mi accingo a fare io. Assumere la carica di Primo Cittadino non è la vittoria di una gara sportiva; non è la vincita di una scommessa; non è nemmeno l’investitura di una carica di onorificenza. No, non è nulla di tutto questo. Assumere la carica di Primo Cittadino è prendersi l’impegno di rappresentare “tutti” i cittadini; è promettere fedeltà all’interesse esclusivo

Questo il testo della Richiesta consegnata stamattina al Comune


Oggetto: Segnalazione incompletezza dell’Allegato B alla Deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 29 dicembre 2009


Il sottoscritto Daniele Cirioli, in qualità ed esercizio delle funzioni di Consigliere comunale del Comune di Alife, espone quanto segue.

In data 29 dicembre 2009 si è tenuto il Consiglio comunale per l’esame e l’approvazione del Conto Consuntivo relativo all’Esercizio Finanziario 2008, in presenza del Segretario Comunale Cenci Vincenzo. In quella sede il sottoscritto, in qualità di Consigliere di Opposizione del gruppo consiliare “Vivi Alife”, ha letto un documento che, numerato e sottoscritto in tutte le sue pagine, ha consegnato in copia originale al Segretario perché venisse allegato al Verbale di seduta consiliare. Così è stato, tanto che il documento figura in atti della Deliberazione n. 35 del 29 dicembre 2009 del Consiglio Comunale quale “Allegato B”.

In data 28 gennaio 2010, giusta richiesta presentata al protocollo n. 630 del 18 gennaio 2010 del Comune di Alife, il sottoscritto ha ricevuto una copia della Deliberazione n. 35/2009, rimasta affissa all’Albo Pretorio del Comune di Alife per 15 giorni consecutivi a partire dal 4 gennaio 2010 con il numero 859 del registro delle pubblicazioni.

Da attenta verifica del contenuto della predetta Deliberazione n. 35/2009, il sottoscritto ha notato:
a) l’assenza di una pagina intera del suo intervento (pagina n. 7);
b) l’assenza della numerazione dei fogli (probabilmente dovuta all’operazione di fotocopiatura del documento).

Tutto ciò premesso, al fine di evitare il permanere della situazione di incompletezza dei documenti e degli atti comunali, il sottoscritto chiede che si provveda al più presto all’integrazione della documentazione attivando tutte le procedure che la legge contempla in questi casi.
In allegato, ripresenta copia del documento letto in Consiglio Comunale e già consegnato, in originale, in sede di adunanza il 29 dicembre 2009. Il documento si compone di 11 (undici) pagine numerate dal n. 1 al n. 11, tutte sottoscritte.

Dichiarandosi a disposizione per ogni ulteriore chiarimento;
riservandosi la facoltà di adire gli Organi superiori con gli strumenti giuridici messi a disposizione dal vigente ordinamento;
il sottoscritto porge molti distinti saluti.

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