martedì 29 giugno 2010

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

Siamo al day after l'evento della richiesta di accertamenti per abusi edilizi presso la mia abitazione di piazza Vescovado.
Posso ancora chiamarvi “amici”?
Lo chiedo perché, come si legge nella missiva del Funzionario Ata del Comune di Alife, questa sua richiesta è stata dovuta per “poter effettuare le verifiche necessarie che tanto stanno facendo parlare in questo Paese”).
Ho passato due giorni a riflettere: perché?
Perché la gente di Alife ce l’ha con me?
Perché dopo 10 anni “tutto il Paese” ha chiesto al Funzionario Accarino di fare un accertamento sulla mia abitazione di piazza Vescovado?
Che cosa ho fatto di male agli alifani?
Non lo so.
Penso e ripenso; ma non so dare risposta a queste domande.

Ringrazio comunque (anche) le tantissime persone che mi hanno manifestato solidarietà in questa triste esperienza di “speculazione edilizia”.
Un attacco “personale”? Così l’ho interpretato io, non leggendoci nulla di politico o che abbia a che fare con l’attività amministrativa. Ma non capisco chi è il “mandante”. E forse un mandante non esiste!


Per due mesi (maggio e giugno) mi ero un poco allontanato dall’attività amministrativa a motivo del completamento dei miei percorsi di studio (accertabile dagli atti ufficiali in data 14 giugno 2010 presso l’Università di Modena e Reggio Emilia). Questo stesso blog di ViviAlife ha come ultimi aggiornamenti il 17 maggio e il 2 giugno.
Succede sempre così: non fidarti del cielo sereno…ché eccoti un acquazzone!
E che acquazzone! Su piazza Vescovado. Non solo su di me (peggio: non sul Consigliere comunale), ma sulla mia famiglia. Pazienza.

Ringrazio anche un Assessore che mi ha detto – spero sinceramente – di “dissociarsi” dall’iniziativa del Funzionario Ata. Quest’Assessore fa da controcanto a un altro Assessore che, solo qualche settimana fa, lo sentivo “sbraitare” in piazza: “vedrete chi è Cirioli!!!”. Era una minaccia? Boh!
Silenzio assoluto invece da parte dell’altra ala dell’Opposizione (Leali per Alife). Non una telefonata e nemmeno un sms. Lo dico perché questo mi ha fatto molto male. Sarò anche il “Sandokan” dell’edilizia abusiva di Alife (cosa che deve comunque ancora essere provata), ma una parola di conforto non la si nega a nessuno ….
Come il “galateo Politico” prescrive, ho fatto “silenzio” nei primi giorni dopo “l’attacco” per dare spazio alla voce di Altri (alla Politica, per esempio). Ieri ed oggi ho aperto i giornali, i siti internet, i blog …. Silenzio assoluto.

Allora (come al solito) parlo io!

Tra i risultati di questa vicenda ce n’è uno che, forse, ha a che fare con il “criticone” che sono nel Consiglio comunale: è probabile, infatti, che non potrò candidarmi alle prossime elezioni comunali!
Può essere questa una ragione della reminescenza (dopo 6 anni) sui miei lavori di piazza Vescovado?
E’ “fantapolitica”, ma potrebbe essere. Mi spiego.
Una volta che verrà fatto l’accertamento tecnico (in una lettera consegnata oggi al Funzionario Accarino, che pubblico di seguito, chiedo che questo accertamento venga fatto “immediatamente” senza attendere il via libera della Procura), se dovessero risultare delle irregolarità (“chi è senza peccato scagli la prima pietra”), si instaurerà un contenzioso, una lite amministrativa, tra me e il Comune. Quando ci sarà questa lite e quanto durerà non lo so. Quello che è certo è che “chi abbia una lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo con il Comune” non può candidarsi a Consigliere comunale, né a Sindaco. Quindi, sono fatto fuori!

Oltre ai due giorni a riflettere ho passato anche un paio di notti in bianco.
Quello che hanno fatto gli “amici” (sono sempre “colleghi” i giornalisti) del Corriere di Caserta è terribile: ho sporto querela perché tante cose non vanno, secondo me, di quell’articolo. Un titolo a sei colonne per esempio: e chi sono Cutulo o Saviano da meritare un titolo a mezza pagina? Un titolo che è già una sentenza: “Abusi edilizi presso l’abitazione di Cirioli”. Esplicitare il nome di mia moglie, poi, non è soltanto violazione di tutta la privacy di questo mondo; è mancanza di delicatezza: “scostumatezza”, si diceva una volta. Ma una frase è davvero cattiva, ingiuriosa e fuorviante. La riporto: “La delega a poter svolgere indagini per conto dell’Autorità Giudiziaria”. Non è una frase a caso, quella. Secondo il giornalista “Milly De Carlo” (ho chiesto all’Ordine chi sia: vi farò sapere), Claudio Accarino ha fatto richiesta di autorizzazione “a svolgere indagini per conto dell’Autorità Giudiziaria”. E chi è Accarino: James Bond? Un maresciallo dei Carabinieri? Un Pubblico Ministero?

In una lettera indirizzata proprio a Claudio Accarino, come accennavo, chiedo che l’accertamento tecnico venga effettuato immediatamente, senza aspettare l’autorizzazione della Procura della Repubblica: per me va bene già domani.
Sono pronto a verificare i lavori di ristrutturazione di piazza Vescovado.
Non ho chiesto il certificato di agibilità come dice Accarino? E’ vero. Mi sono informato presso il mio Tecnico di fiducia ed è una cosa che andava fatta (ma io non lo sapevo). La legge non ammette ignoranza. Io non ne ero a conoscenza, ma ciò non giustifica la mia mancanza. Bene. Adesso provvederò, pagando ogni sanzione.
Ho fatto dei lavori fuori dalla concessione edilizia? Questo lo dice Accarino, ma deve essere verificato. E’ probabile che abbia ragione come è probabile che non abbia ragione: prima di dare certe “sentenze” (cosa che ha fatto il Corriere di Caserta) chiedo che anche per me possa valere il principio della presunzione di innocenza. Se poi dovessero veramente risultare degli abusi, ne sopporterò ogni conseguenza. Qual è la peggiore delle conseguenze: l’abbattimento? Benissimo! Accetto pure quella. Purché la mia verifica venga fatta in un “clima di imparzialità”: come cittadino e non come Consigliere comunale. Purché la mia pratica venga trattata come una pratica di un cittadino qualunque e non come quella del Consigliere Cirioli.

Imparzialità: che cosa significa?
Con i fatti che sono successi, non so dirlo. Ho chiesto l’elenco di tutte le concessioni edilizie (anche quelle in sanatoria) che il Comune ha rilasciato negli ultimi 10 anni. La curiosità è tanta e voglio vedere e capire….vedere e capire anche che cosa significa, appunto, imparzialità!

Una cosa ho apprezzato di Claudio Accarino: l’accertamento fatto su “un Consigliere comunale”. Un’idea buona e giusta. Per Alife e gli alifani. Perciò chiedo ad Accarino: lo stesso “trattamento” sarà fatto anche per gli altri Consiglieri e familiari dei Consiglieri comunali? Spero di sì.
Veramente una bella idea, questa di Accarino!

Non posso negarlo: quando sabato ho avuto la soffiata che l’indomani avrei trovato sui quotidiani locali la mia “notizia” (sono un giornalista non dimentichiamolo!), ci sono rimasto molto, molto male (Vichy, mia figlia, quel giorno ha compiuto 6 anni: un bel regalo per la festa che stavamo preparando in famiglia).
Un “documento ufficiale” mandato alle Redazioni dei giornali: chi l’ha fatto? Accarino? non può essere. Qualcuno della Procura della Repubblica? è impossibile! Qualcuno dei Carabinieri? nemmeno può essere. E allora chi ha mandato ai giornali quel documento riservato, in violazione della Costituzione e delle norme sulla privacy?

Ho scritto già troppo. E non vorrei finirla.

Un’ultima cosa, su cui ritornerò domani.
C’è un passo del Vangelo di Matteo che dice: “Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!”.

Mi è venuta in mente più volte in questi giorni.
Riflettiamo.
Alife ha ancora del tempo “per mettersi d’accordo” con il suo avversario…..ma chi è o cos’è questo suo avversario?
Sforziamoci di capirlo.
Servirà ad indicarci una via per la ripresa e per (ri)cominciare a vivere.

Buona giornata.
Ciao, Daniele.

PS
Vado spesso in bici.
Anche contromano e controsenso.



Riporto il testo della Lettera consegnata oggi al Protocollo del Comune di Alife

Oggetto: Richiesta di autorizzazione di accertamenti tecnico urbanistici relativi ai lavori di cui alla Concessione Edilizia n. 4119 del 22/02/2002 in ditta Cirioli Daniele, in Alife in Piazza Vescovado di cui alla nota protocollo n. 6560 del 10 giugno 2010 del Comune di Alife, a firma del Responsabile dell’Area A.T.A., geom. Claudio Accarino.
Richiesta chiarimenti ex legge n. 241/1990.



Gentilissimo geometra Claudio Accarino,
è con sommo rammarico che mi vedo costretto a rivolgermi a Lei in veste così ufficiale e formale; ma le circostanze dei fatti accaduti e dei risvolti che gli stessi possono riservare per il futuro mio, della mia famiglia e della comunità tutta di Alife non consentono altre vie.

Il giorno 27 giugno u.s. due quotidiani locali – Corriere di Caserta e Gazzetta di Caserta – hanno dato notizia di una Sua missiva, inoltrata alla Procura della Repubblica e al Comando stazione dei Carabinieri di Alife, in cui Lei – si dice – abbia fatto richiesta di autorizzazione per accertamenti tecnico urbanistici sui lavori che ho effettuato presso la mia abitazione di piazza Vescovado, in virtù della Concessione Edilizia n. 4419 del 22/02/2002.

Lei può immaginare lo stupore e il clamore che tale notizia ha potuto arrecare a me stesso e alla mia famiglia; stupore e clamore aggravato dal fatto che di tale Sua iniziativa io non ne ero a conoscenza e non ancora ho ricevuto alcuna ufficiale comunicazione nel momento in cui Le scrivo. Cosa grave è il fatto che questa Sua richiesta, indirizzata come in essa si legge alla Procura della Repubblica e al Comando Stazione Carabinieri di Alife, sia finita in mano ai due quotidiani. E’ grave ed al tempo stesso preoccupante perché, volendo escludere che sia stato proprio Lei oppure Alcuni della Procura della Repubblica o Alcuni del Comando Stazione dei Carabinieri di Alife ad inviare questa missiva alla stampa locale, denota una carenza di “sicurezza” delle informazioni e dei dati di cui Ella è il Responsabile, non solo nella sostanza degli stessi ma anche ai fini della privacy dei cittadini tutti di Alife.

Nella Sua missiva – copia della quale è “finita” anche tra le mie di mani – leggo che Lei ha proceduto alla richiesta di autorizzazione “…avendo riscontrato dall’esterno dello stesso fabbricato, la realizzazione di taluni lavori non ammessi dal vigente Piano regolatore Generale…”. Le sarei molto grato se volesse usare la gentilezza di spiegarmi quando e come ha avuto modo di effettuare questi riscontri e se il “riscontro dall’esterno”, che ha fatto sulla mia abitazione, rientra nella sua ordinaria attività di lavoro come Responsabile A.T.A. del Comune di Alife.
Leggo ancora che la Sua richiesta di autorizzazione è stata dovuta perché sollecitata dall’intero Paese (“…onde poter effettuare le verifiche necessarie che tanto stanno facendo parlare in questo Paese”.). A voler escludere che Lei stia operando sulla base di segnalazioni anonime e/o solamente verbali, chiederei l’ulteriore cortesia di volermi meglio aggiornare su questo.

Ma la vera ragione per cui Le scrivo è un’altra.

Le dico francamente che ho molto apprezzato questa Sua iniziativa perché è un’iniziativa rivolta nei confronti di un Consigliere comunale: se non fosse per questo – mi dica se condivide – non riuscirei nemmeno a giustificare il perché la stampa ne abbia dato tanta evidenza. Su un punto però, mi trovo in disaccordo con il Suo modo di operare; e questo è un aspetto che mi preoccupa perché, se adesso è toccato a me, domani potrebbe capitare a un concittadino ed è una cosa che andrebbe evitata. Mi spiego. La Sua missiva è una richiesta di autorizzazione legale ad accedere presso la mia abitazione. E’ un atto che, generalmente, viene fatto quando risulti impossibile eseguire un accertamento su un immobile perché i proprietari non ne permettono l’accesso. Questo il punto: io non le ha mai negato l’accesso alla mia abitazione per effettuare verifiche. L’amarezza, da parte mia e della mia famiglia, resta quindi sul fatto che, se Lei avesse usato questa modalità (diciamo) “ordinaria” per fare gli accertamenti presso la mia abitazione, forse si sarebbe potuto evitare il clamore della notizia dei quotidiani, notizia peraltro non corrispondente a verità, ingiuriosa ed offensiva per le parole usate nei mie riguardi e della mia famiglia che, come Lei ben può capire, mi spingono anche a querelare quanti possono ritenersene responsabili.

Le chiedo dunque la cortesia di volere programmare immediatamente gli accertamenti tecnici presso la mia abitazione di piazza Vescovado, senza attendere l’autorizzazione legale. Compatibilmente coi Suoi impegni, mi faccia sapere data e ora che più Le sembrano opportune e troverà aperta non solo la mia abitazione ma anche la disponibilità mia e della mia famiglia, affinché Lei possa svolgere appieno le Sue funzioni. Se veramente, come Lei già sostiene nella missiva, ho mancato in qualche adempimento, formale o sostanziale, Le dico che sono pronto a mettervi riparo e ad accettarne tutte le conseguenze, in un doveroso clima di imparzialità, cioè secondo legge, usi e costumi propri della nostra Comunità.

Resto in attesa di risposta.

Alife lì, 28 giugno 2010

3 commenti:

  1. Daniele siamo tutti con te!!!!!!!!

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  2. che facessero "altri" accertamenti, e non quelli volti rovinare x forza la reputazione della gente... io l'accertamento di un abusivo presso la mia abitazione lo sto aspettando dal mese scorso e la persona che deve farlo è sempre latitante. Non ho mai visto tanta corruzione e falsità nel mio paese. vergogna!!!!
    Daniele Cirioli...ovviamente ti sono vicino, e comunque sia, ricorda sempre che chi cammina nel giusto non deve avere timore di nulla.

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  3. caro daniele,
    siamo alle solite....forse avrai sbagliato, forse no....e solo un "movimento" per eventualmente non farti candidare alle prossime elezioni....abbi fede.
    ciao

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