Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!
L’ultima volta che ho scritto è stato esattamente un mese fa: tante cose sono cambiate da allora.
Mi pare ovvio che la ripresa non possa prescindere da “un’analisi” del voto elettorale delle provinciali. Così, dunque, voglio fare. Anche perché è un risultato che – almeno personalmente (Vivi Alife non c’entra in questo) – condiziona e deve (sottolineo “deve”) condizionare il mio atteggiamento e il mio impegno politico-amministrativo. Infatti, essendo un Consigliere di minoranza in carica, devo necessariamente considerare che il voto elettorale sia stato anche un “giudizio” (diciamo una “valutazione”) su quello che ho fatto e sto facendo in Amministrazione comunale.
In tutto sono state 218 le preferenze che ho ottenuto ad Alife: uno degli ultimi “preferiti” tra i candidati alifani. Tutto sommato un buon risultato (non so se lo dico per darmi coraggio o se ci credo veramente….). Togliendo i voti di famiglia che conto attorno a 11, circa 200 persone hanno condiviso la mia “battaglia” (io ritengo “buona battaglia”) dandomi il loro voto “libero” e “di fiducia”. Pensate un po’: anche in famiglia sono stato “tradito” e contrastato!!!! Come già era successo alle comunali….. E’ il prezzo della trasparenza e dell’onestà che cerco sempre di mettere al primo posto. Pazienza!
Vorrei scrivere e parlare di tantissime cose…. Vorrei analizzare questo voto elettorale sotto tutti gli aspetti: politici, amministrativi. Addirittura “morali”! Ma non posso farlo (e giuro che mi costa fatica), perché dovrei parlare di me stesso e a far questo sono la persona meno adatta. Magari più in là nei giorni, ci proverò.
Personalmente, per il momento, tiro una sola conclusione: non sono una persona “rappresentativa” per il territorio, per Alife. Prima e più di me, gli alifani si sentono “rappresentati” da Vitelli, Avecone, Di Franco, Melillo, Ventriglia…. Tutti (con la sola eccezione di Avecone) che hanno un passato non molto lontano (anzi!) di Amministratori in questo paese o in Provincia.
Accetto, ma non condivido, la scelta degli alifani. E fatemi un favore (lo chiedo a tutti gli alifani con franchezza): smettetela di lamentarvi di quello che va e non va in questo Paese! E soprattutto non venite più a dirmi: «Bravo Daniele!» (riferendovi al mio ruolo in opposizione). E’ una presa in giro. A che serve? A chi giova?
«Che farò nel futuro?».
Me lo sono chiesto lunedì mattina quando fiducioso attendevo il risultato elettorale.
Tra me e me avevo sempre pensato: «Spero di avere o duecento o duemila voti!». Così da capire se stavo facendo bene, se la gente era con me oppure no. Così è stato, grazie a Dio!! Il risultato è chiaro e non ammette repliche: gli alifani non stanno dalla mia parte! O meglio: sono pochi gli alifani che stanno dalla mia parte!
Perciò, se è vero quello che vado predicando da un anno, devo comportarmi di conseguenza.
«Che farò, allora, nel futuro?».
Per il momento porto a termine il mio mandato amministrativo nel modo, con l’amore e la passione che ci ho messo finora. Questo resterà il mio piccolo e breve contributo per una terra che tanto amo e dove vorrei veder crescere i figli dei miei figli. Restano pochi mesi ancora di amministrazione comunale, poi si tornerà alle urne elettorali per un nuovo Sindaco e un nuovo Consiglio comunale. In punta di piedi, mi farò da parte.
Buona serata.
Ciao, Daniele.
caro Daniele
RispondiEliminaeffettivamente visto l'insuccesso elettorale delle comunali e questo delle provinciali concordo con te nel dire che devi uscire in punta di piedi....
almeno ci hai provato e forse hai capito
addios
Giusto,
RispondiEliminala politica non è per gli illusi.
ne vedremo delle belle
RispondiEliminaE' la sindrome da berlusconismo (ormai, finalmente, palesata). Dico una cosa "chiara" un giorno, ma il giorno dopo non è più vera: sono gli altri che hanno capito male!
RispondiEliminaComunque: MENO MALE CHE DANIELE C'E'!