mercoledì 30 dicembre 2009

Intervento al Consiglio Comunale del 29 dicembre 2009

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
la seduta di questa sera ci vede impegnati a deliberare il Rendiconto di gestione dell’anno 2008. E’ in via eccezionale il nostro coinvolgimento, dovuto al fatto che si arriva ad approvarlo con ritardo di 8 mesi; se fosse stato rispettato il termine di legge del 30 aprile 2009 non saremmo stati noi, o per lo meno alcuni di noi, a dovere oggi deliberare perché siamo stati eletti con il voto del 6 e 7 giugno. Non per questo, però, possiamo chiamarci fuori dal compito né possiamo sottrarci al dovere di deliberare con scienza e coscienza sul dato amministrativo. E sottolineo il “dato amministrativo” con ciò volendo escludere a priori ogni aspetto personale e familiare di consiglieri, amministratori, dipendenti comunali o cittadini eventualmente chiamati in causa.

Diversi sono gli elementi del Rendiconto 2008 che conducono alla conclusione di doverne negare responsabilmente l’approvazione. Comincio dalla convocazione di questa seduta.

Il 3 dicembre ho avuto notificata la comunicazione del deposito presso il Servizio finanziario del Rendiconto 2008 con i suoi allegati, in base a quanto prevede il Tuel. Prima il 5 dicembre e poi il 7 dicembre ho preso visione degli atti.
La documentazione non è completa e non rispetta il Tuel. Infatti manca il “Conto del patrimonio”, ossia il prospetto con Attivo e Passivo di contabilità secondo gli standard del dpr n. 194 del 1996. Vista tale assenza mi chiedo: con quale consistenza e in che voce del patrimonio è finito lo sforbiciamento degli oltre 80 milioni di euro di crediti scaturito dal poderoso riaccertamento residui al 31 dicembre 2008?
La documentazione non è completa perché manca pure il “Conto economico”; manca ancora il “Prospetto di conciliazione”; manca infine il “Provvedimento motivato” sull’eliminazione dei residui attivi.
Senza la disponibilità di questi documenti non si può avere una piena comprensione della situazione contabile del Comune. Né tale comprensione è desumibile, come pure potrebbe esserlo, dalla Relazione al Rendiconto formulata dalla Giunta. Nella “paginetta” approvata con la delibera del 30 novembre, la Giunta non fornisce né quel contenuto minimo richiesto dalla legge, né le ulteriori informazioni a favore di una migliore comprensibilità dei numeri. Tutto ciò a dispetto del Tuel, laddove stabilisce che tale Relazione deve facilitare la cognizione del dato contabile che si va a deliberare, fornendo informazioni integrative, esplicative e complementari.
Si potrebbe obiettare che una certa visione sulla gestione 2008 poteva essere raggiunta attraverso l’analisi della documentazione ufficiale. Io ci ho provato, ma sono andato a sbattere contro un muro di difficoltà nel tentativo di entrare in possesso di atti amministrativi. Basti pensare che oggi sono ancora in attesa di ricevere quanto ho richiesto il 18 giugno, il 7, il 12 e il 20 ottobre; tanto che il 20 novembre ho sollecitato il Sindaco, ma senza sortire successo.
Ho provato a capirci ricorrendo a richieste mirate con la formulazione di interrogazioni al Sindaco: non ho avuto fortuna ad avere una sola risposta soddisfacente alle quattro domande formulate sul Rendiconto 2008. Molto seria, a mio parere, è la situazione che si è venuta a creare per tre di queste interrogazioni, presentate tutte il 5 ottobre e alle quali il Sindaco ha risposto il 17 dicembre con oltre 40 giorni di ritardo. In queste interrogazioni ho chiesto chi fossero i soggetti debitori e le intenzioni sul recupero del credito di tre voci di Bilancio:
1) rimborsi diversi per 269.696 euro;
2) servizio mensa per 340.833 euro;
3) altri tributi per 636.000 euro.
Chiedo attenzione su queste cifre: complessivamente danno 1.246.529 euro. Sono soldi nostri! Sono soldi dei cittadini alifani! La risposta del Sindaco è stata una fotocopia per tutte le tre interrogazioni e recita così: «La somma da Lei indicata è stata oggetto di rideterminazione ed eliminazione, mediante provvedimento del competente funzionario relativo agli adempimenti preliminari all’approvazione del Conto Consuntivo per l’esercizio 2008».
Cari Consiglieri, quel milione 246 mila e rotti euro sono stati letteralmente cancellati dal portafoglio crediti del Comune. Perché il Comune vantava questi soldi fino all’anno scorso e adesso non più? Perché questi soldi erano un credito al 1° gennaio 2008 e non lo sono più al 31 dicembre dello stesso anno? Perché l’Amministrazione non ha fatto nulla per evitare una simile perdita di denaro?

Proseguo con l’analisi dei residui.
Quello che è stato fatto con i residui è sconcertante! Nel Consiglio comunale del 28 settembre, ebbi modo di formulare alcune osservazioni sui residui attivi del Rendiconto 2007 (che sono poi i valori iniziali del Rendiconto 2008). Tra l’altro, cercavo chiarimenti su talune voci per un totale di euro 3.306.291, chiedendo conferma al Sindaco della reale consistenza di questi 3 milioni di “entrate accertate” dal Comune, cioè di sicuri incassi.
Cosa è successo adesso? E’ successo che apro l’elenco Residui 2008 e, come per incanto, l’importo è magicamente ridimensionato. E mica di poco! Udite, udite: al 31 dicembre 2008:
a) i residui attivi sono euro 10.775.974 (al 1° gennaio 2008 erano 93.301.792 euro);
b) i residui passivi sono a euro 10.816.804 (al 1° gennaio 2008 erano 93.388.712 euro).
In pratica sono stati eliminati residui attivi per 83.218.625 euro e residui passivi per 83.122.487 euro.
Ora, cari Consiglieri, nessun problema verrebbe a crearsi se si fosse trattato solo dell’eliminazione dei residui passivi (perché sono un risparmio per la collettività). Il problema invece si presenta, ed è grosso assai, perché c’è la riduzione di oltre 83 milioni di euro di residui attivi, cioè di crediti che il Comune fino al 1° gennaio 2008 registrava come da incassare.
Al fine di essere più preciso, ho estrapolato dal conto residui attivi alcune voci che sono state eliminate per lo più appartenenti ai primi tre Titoli (elenco allegato al mio intervento). Ecco i totali:
a) Titolo I = euro 1.079.138 (Ici, imposta pubblicità, addizionale Irpef, Tosap; Tarsu; tributi ed entrate diverse);
b) Titolo II = euro 193.957 (contributi stato; contributi diversi; rimborso anticipo pasti servizio mensa; trasferimenti regionali assistenza minori e anziani);
c) Titolo III = euro 527.672 (sanzioni amministrative; illuminazione votiva; servizio mensa scolastica; fitti reali e fondi rustici; diritti e canoni; proventi taglio boschivi; rimborsi diversi);
d) Proventi legge 724/1994 (condono edilizio) = euro 171.570
e) Proventi concessioni edilizie e sanzioni urbanistica = euro 160.060.
In totale fanno 1.800.768 euro. Ieri erano soldi nostri, soldi che dovevamo incassare; oggi non lo sono più! Perché chi doveva versare questi soldi adesso non li deve più pagare?
Attenzione a non scherzare con imposte e sanzioni: la legge è intransigente! Togliere quei crediti produce l’effetto di un vero e proprio condono: i furbi graziati e chi ha pagato le tasse resta fregato!

A proposito dei residui attivi eliminati: una delle interrogazioni al Sindaco riguardava la voce “Altri tributi” di 636 mila euro per gli anni dal 2003 al 2005. Il Sindaco non ha risposto giustificandosi per il fatto che la voce non esiste più. Bel giochetto, caro Sindaco! Veramente una bella maniera di rispettare il ruolo delle minoranze e di corrispondere alle legittime richieste di un Consigliere che rappresenta pur sempre una fetta dei cittadini alifani, per quanto ridotta. No; non mi trova d’accordo con Lei. Prima di tutto perché io avevo chiesto chiarimenti sull’elenco dei soggetti debitori, sulle intenzioni che Lei aveva per il recupero di queste somme, e per sapere se fossero state messe in atto tutte le iniziative per evitare la prescrizione del credito. Insomma, la mia era premura e al tempo stesso un’esortazione affinché non venisse disperso al vento quel tesoretto degli alifani. Lei non ha risposto a nessuna di queste domande e si è trincerato dietro un “no comment” perché i 636 mila euro si sono sciolti come neve al sole! No; non mi trova d’accordo con Lei, caro Sindaco. E’ vero che l’importo dei 636 mila euro non c’è più in bilancio perché li avete cancellati, ma non è vero che non esiste più la “voce” di bilancio su cui ho chiesto chiarimenti. A fine esercizio 2008, infatti, la voce “Altri tributi” esiste per 350 mila euro tutti accertati nel 2008. Visto che la voce era ed è esistente, perché non ha risposto alle mie domande? Magari può farlo stasera, spiegando prima di tutto di che genere di tributi si tratta e poi mostrando l’elenco dei soggetti che devono pagare al Comune quei 350 mila euro.

Ma come è avventa questa operazione di “pulizia” dei residui? Non si sa! Perché nella carente documentazione a nostra disposizione manca il “Provvedimento motivato” sul discarico residui. Una traccia di lavoro è la Determina n. 132 del 30 novembre del Responsabile area finanziaria. Molto sinteticamente tale provvedimento determina (leggo il testo):
«di individuare i residui attivi e passivi da inserire nel conto del bilancio dell’esercizio 2008 come di seguito decritti:
- residui attivi per complessivi euro 10.775.974,23 (….);
- residui passivi per complessivi euro 10.816.804,58 (…)
»
Dubito fortemente che questo atto risponda alla normativa sul riaccertamento dei residui. Passi che, al 31 dicembre 2008, i residui attivi e quelli passivi siano di quella consistenza: ma che fine hanno fatto i restanti 83 milioni di residui attivi? Non se ne trova indicazione! Eppure la legge è chiara: stabilisce che l’eliminazione dei residui attivi deve avvenire con apposito provvedimento motivato del Responsabile del servizio (articolo 189 del Tuel e circolare del Ministero dell’Interno n. 19 del 1995; se ciò non dovesse bastare, c’è poi il soccorso dell’articolo 64 del Regolamento di contabilità vigente presso il nostro Comune).
Attenzione: sono cifre che possono compromettere l’equilibrio finanziario del Comune. La criticità è stata messa in evidenza anche dal Revisore dei conti. Nella sua Relazione, infatti, afferma che «lo scostamento fra determinazione e rideterminazione dei residui a distanza di un esercizio è di entità rilevante e tale da far perdere significatività e attendibilità al risultato dell’esercizio precedente». Ripeto le parole del Revisore: lo scostamento a distanza di un esercizio è di entità rilevante e tale da far perdere significatività e attendibilità al risultato dell’esercizio precedente.

Sempre riguardo ai residui attivi rilevo l’inattendibilità di una specifica voce.
E’ la voce «proventi dell’illuminazione votiva», conservata per euro 26.068 degli anni 2000 e dal 2003 al 2008; nel Rendiconto 2008 è dichiarato inesigibile l’importo di euro 7.230 degli anni 1996 e 1997.
L’incarico della riscossione dei canoni annui per l’illuminazione votiva cimiteriale è affidato a una ditta locale dal 19 dicembre 1996. In questi anni – parliamo di 12 anni fino al 2008 – mai un anno la ditta ha versato al Comune i canoni pagati dai cittadini. Il contratto di appalto prevedeva il rimborso a favore del Comune del 37% degli importi di tariffa approvati con delibera consiliare n. 3 del 3 gennaio 1996. Per esempio, su ogni 15 euro incassati per la lampada votiva la ditta avrebbe dovuto versare al Comune 5,5 euro. Questo non è mai avvenuto dal 1996 al 2008. Ed è la ragione per cui esiste quella voce dei residui attivi, cioè proprio perché il Comune avanza dalla ditta la quota di incasso che ha realizzato dal 1996 al 2008. Fatti i conti, su 12 anni dovrebbe risultare un totale di 44.252 euro. Invece, dall’elenco residui al Rendiconto 2008 sono stati eliminati gli anni 1996, 1997, 2001 e 2002 tutti per la stessa ragione: scarico per inesigibilità! E arrivo al perché il dato è inattendibile. E’ inattendibile perché nel contratto di appalto non esiste quantificazione dei proventi né individuazione dei contribuenti, cioè non esiste il ruolo (secondo la terminologia tecnica) dei soggetti fruitori del servizio dell’illuminazione votiva e per questo tenuti al pagamento del canone annuo. Quanti sono gli alifani che pagano questo servizio? Quant’è l’incasso realizzato in questi 12 anni? Non si sa! Il Comune non ne è a conoscenza come dichiara in una nota a riscontro di una richiesta di chiarimento. Il 2 ottobre (con nota protocollo n. 13740) ho chiesto l’estratto conto finanziario e l’elenco dei cittadini fruitori del servizio dal 1996 al 2008. Il 20 ottobre (con nota protocollo n. 14762) il Comune ha risposto (leggo il testo) «…di non essere in possesso di alcun registro dei cittadini richiedenti e fruitori del servizio di illuminazione votiva». Arriviamo così alla “inattendibilità” del dato: come è stato quantificato quell’importo se non esiste base di riferimento (cioè un elenco dei contribuenti o un precedente incasso)?
Quando si verificano questi fatti, la legge consente di sciogliere l’appalto. Cosa che, in virtù del principio della “buona amministrazione”, avrebbero dovuto fare le tre diverse Maggioranze che si sono succedute al governo della Città dal 1996 a oggi. E invece? Invece, no! L’appalto, nonostante determinasse solo ed esclusivamente oneri a carico dei cittadini, non è stato mai sciolto. E quest’anno, con l’avvicendarsi della nuova Maggioranza, è stato fatto l’inverosimile! Il contratto è arrivato a naturale scadenza e, anziché non rinnovarlo, è stato prorogato per il biennio 2009/2010 con Determina n. 45/2009. Addirittura la proroga è avvenuta senza gara e senza ricorrere all’invito di altre ditte – come si legge nell’atto – «….per ragioni di economicità e fiduciarietà …». Siamo all’assurdo: evochiamo ragioni di economicità e fiduciarietà nei confronti di una ditta che per 12 anni ha solo incassato le tasse dagli alifani, ma mai le ha versate nelle casse del Comune.

Altra censura riguarda le spese per il Portavoce del Comune.
Risulta che il Comune abbia retribuito il Portavoce con 7 mila euro in data 30 luglio 2008 (mandato n. 856) e 3 ottobre 2008 (mandato n. 1201), in esecuzione dell’incarico conferito dalla Giunta il 10 novembre 2004 per un compenso mensile di 200 euro. Nulla da eccepire circa l’affidamento dell’incarico; quello che contesto è, invece, il fatto che l’incarico sia stato eseguito in piena violazione di legge senza che l’Amministrazione vi abbia posto rimedio. Ai sensi della legge n. 150/2000, infatti, il Portavoce incaricato dal Sindaco «non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche». Il vostro Portavoce, invece, nel 2008 (ma la situazione è la stessa negli anni precedenti e nel 2009) è stato la firma quasi quotidiana sulla stampa locale nel riportare notizie dell’attività amministrativa. Quando si verificano violazioni di leggi, l’Amministrazione ha il dovere di sospendere la situazione che determina tali violazioni, soprattutto se arrecano o possono arrecare danni alla cittadinanza. Nel caso specifico, dunque, l’Amministrazione aveva il dovere di revocare il mandato al Portavoce, per evitare sperpero di soldi dei cittadini. Perché questa situazione ha procurato solo danno agli alifani con il paradossale risultato di far pagare due volte le “notizie”: prima per il compenso al Portavoce; poi per comprare i giornali.

Altra censura la prospetto sugli acquisti presso un supermarket. Nel 2008 ci sono pagamenti per oltre 30 mila euro sui quali chiedo chiarimenti. Pagamenti effettuati con diversi mandati (n. 325, 326, 327 e 328 del 1° aprile; n. 388 dell’11 aprile; n. 702 e 703 del 30 giugno; n. 835 del 24 luglio; n. 843 del 25 luglio; n. 1460 del 10 dicembre) a fronte di fatture per acquisto di prodotti alimentari. Nei mandati si attestano acquisti per “servizi socio assistenziali” con “impegni futuri esercizi in esecuzione articolo 183 del Tuel”. Serve capire prima di tutto in che voce di Bilancio sono finiti questi “impegni sui futuri esercizi”, perché potrebbe significare che quel costo ce lo riportiamo avanti nel corrente anno e forse pure nel 2010. Poi serve capire perché gli acquisti sono giustificati come effettuati per “servizi socio assistenziali” quando non è stata seguita la prevista procedura, ma motivazioni del tutto intriganti. Per esempio, nella determina n. 94/2008 è dato impegno di spesa per 7 mila euro a favore di questo supermarket perché (leggo il testo) «con notevole frequenza si deve provvedere all’acquisto di materiale vario (testi di aggiornamento, stampati vari, etc.) per poter adempiere alle prescrizioni normative, che spesso impongono termini di scadenza tassativi e sanzionatori». Ora chiedo: come possono essere acquistati prodotti editoriali presso una rivendita di generi alimentari? La realtà è che l’acquisto poi effettuato non è di prodotti editoriali ma alimentari, come riportano le fatture registrate in contabilità. Nel 2008, dunque, sul Comune sono pervenuti vari generi alimentari tra cui 240 kg di banane e 270 bottiglie di olio: un dato inconfutabile perché rilevabile dalle fatture pagate nel 2008 dall’Amministrazione che sono corredate del ddt (sta per “documento di trasporto”). I ddt certificano che i generi alimentari sono stati venduti e consegnati al Comune di Alife, in piazza Liberazione.

Ci sarebbero tante altre censure da rilevare. Per esempio sull’elargizione di contributi straordinari in denaro; sull’affidamento di prestazioni in completa violazione di norme previdenziali, fiscali e sui contratti di lavoro; sul mancato pagamento di straordinari ai dipendenti comunali; sulla completa inesistenza di debiti fuori bilancio. Ma l’ultima obiezione la sollevo sull’attribuzione personale di risorse finanziarie. Un fatto gestionale che, se lo volete davvero approvare stasera, richiede quanto meno il chiarimento del perché un Funzionario abbia avuto diritto, in aggiunta alla retribuzione, a somme extra che nel 2008 superano i 50 mila euro, senza tasse né ritenute previdenziali. Chiedo chiarimento sui mandati di pagamento n. 103 dell’8 febbraio; n. 216 del 13 marzo; n. 280 del 20 marzo; n. 324 del 1° aprile; n. 474 del 23 aprile; n. 594 del 12 giugno; n. 696 del 25 giugno; n. 717 e n. 718 del 2 luglio; n. 736 del 17 luglio; n. 941 del 26 agosto; n. 955 del 1° settembre; n. 1270 del 21 ottobre e n. 1477 dell’11 dicembre. Mandati attraverso i quali, nella maggior parte a ragione di “impegni futuri esercizi ex art. 183 del Tuel”, un Funzionario ha intascato 55.419 euro in aggiunta alla sua ordinaria retribuzione.

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
tutto quanto ho finora esposto conduce alla sola conclusione di dover responsabilmente negare l’approvazione del Rendiconto 2008. Sottolineo che si tratta di un atto di “responsabilità”, che risponde al nostro incarico di rappresentanza degli interessi dei cittadini alifani. Sono fatti gestionali che pretendono chiarezza e trasparenza, anche al fine di fugare ogni dubbio circa la buona fede e correttezza dell’amministrazione del nostro Comune così come impone la legge e prima della legge la nostra coscienza.

Questi fatti gestionali sono noti a me, un Consigliere di minoranza, con tutte le difficoltà che ho incontrato e che ho esposto in premessa per accedere agli atti amministrativi. Figurarsi se non sono noti anche a Lei, Sindaco, e a tutti i Consiglieri di Maggioranza! Anzi, la legge dà per scontato che Sindaco e Maggioranza ne siano a conoscenza; e sicuramente ne siete a conoscenza perché la Giunta si è già espressa (con questo assumendosi enormi responsabilità), approvando il Rendiconto con la delibera del 30 novembre.
La conoscenza di questi fatti gestionali avrebbe richiesto che fosse stato Lei, caro Sindaco, ad intraprendere ciò che stasera mi accingo a fare io. Assumere la carica di Primo Cittadino non è la vittoria di una gara sportiva; non è la vincita di una scommessa; non è nemmeno l’investitura di una carica di onorificenza. No, non è nulla di tutto questo. Assumere la carica di Primo Cittadino è prendersi l’impegno di rappresentare “tutti” i cittadini; è promettere fedeltà all’interesse esclusivo della collettività; è farsi carico del peso di dover fare sempre e solamente scelte a favore di tutta la cittadinanza, anche quando possono costare sacrifici in termini di amicizia o familiarità .

Ma il tempo delle riflessioni è scaduto. Nella seduta consiliare del 28 settembre chiusi il mio intervento chiedendo una meditazione comune, tra Maggioranza e Minoranza, sul “come avremmo voluto muoverci, sul come avremmo voluto impostare il modo di fare amministrazione in questo Paese”. E chiedevo a ognuno di noi Consiglieri “l’impegno a metter in atto un’azione approfondita, concreta e minuziosa di ripianamento generale dei conti”. Stasera posso constatare che si è trattato di appelli caduti nel vuoto!

Ma il tempo delle riflessioni è scaduto. Chiedo al Signor Segretario di provvedere domani stesso ad inviare questo mio intervento alla Procura Regionale della Corte dei conti perché dia avvio ad un necessario controllo istituzionale sulla regolarità contabile del Comune di Alife. Io, personalmente, provvederò inoltre ad un’opportuna segnalazione dei fatti al Servizio Ispettivo di Finanza Pubblica della Ragioneria Generale dello Stato.
Oltre all’eventuale responsabilità erariale che potrà essere chiarita dalla Corte dei conti, su questa Maggioranza pesa come un macigno la più grave responsabilità nei confronti di tutti i cittadini: è la responsabilità morale di non aver corrisposto alla fiducia che vi è stata data con il voto elettorale.

Vi dico francamente come la penso: gli alifani avrebbero meritato qualche stella natalizia in meno, in cambio di una più seria e più responsabile amministrazione dei loro soldi e del loro futuro. Il dato è troppo grave per passare inosservato: mentre per le strade cittadine fate brillare migliaia di luci colorate, sul Comune volete consumare una tragedia alle spalle degli alifani: volete cancellare oltre due milioni di euro di crediti, di soldi dei cittadini! Moralmente apprezzabile sarebbe, allora, se Sindaco in testa e tutta la Giunta al seguito già stasera rimettessero l’incarico chiedendo scusa agli alifani.

E’ qui che arriva all’apice la missione di Vivi Alife; è qui che si mostrano le ragioni della nascita ed esistenza del gruppo Vivi Alife. Un gruppo giovane, di giovani alifani che credono in un futuro diverso, in un’amministrazione del bene pubblico con legalità, trasparenza e compartecipazione. Un gruppo di alifani, vicino agli alifani, che nell’ultima tornata elettorale ha preferito correre da solo, senza nessun partito alle spalle, entrando a gamba tesa in una partita elettorale già scritta tra una “Maggioranza sorda” e una “Minoranza muta”. Ciò che più ci sta a cuore, ciò che ha ispirato e ispira il gruppo Vivi Alife è solo e soltanto un fine: “costruire un futuro migliore ai nostri figli!”

«Senza verità, senza fiducia e amore per il vero, non c’è coscienza e responsabilità sociale; e l’agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società». E’ questo principio, tratto dall’Enciclica Caritas in veritate di Papa Benedetto XVI, che mi ha dato forza e motivazione in questa avventura amministrativa. Ed è questo l’augurio che lascio per il 2010 ormai alle porte a ciascuno di noi ma, soprattutto, alla nostra cara e amata città di Alife.
Grazie dell’attenzione.

IL CONSIGLIERE DEL GRUPPO VIVI ALIFE

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Allegato
ESTRATTO RESIDUI ATTIVI ELIMINATI

Ici 2002 = 232.688,09
Ici 2003 = 103.578,34
Totale = 336.266,43

Imposta pubblicità 2003 = 1.464,12
Totale = 1.464,12

Add.Com. Irpef 2005 = 35.000,00
Add.Com. Irpef 2007 = 4.029,00
Totale = 39.029,00

Tassa occ.suolo pubb. 2004 = 6.322,07
Totale = 6.322,07

Tarsu 1999 = 523,95
Tarsu 2001 = 29.788,10
Tarsu 2002 = 5.507,09
Tarsu 2003 = 24.237,16
Totale = 60.056,30

Tributi ed entrate proprie diverse 2003 = 150.000,00
Tributi ed entrate proprie diverse 2004 = 206.000,00
Tributi ed entrate proprie diverse 2005 = 280.000,00
Totale = 636.000,00

TITOLO I - TOTALE = 1.079.137,92


Contri stato finanziam. Bilan.ord. 2005 = 69.871,35
Totale = 69.871,35

Ctr diversi stato (lex 285 e 138/84) 2006 = 26.687,81
Ctr diversi stato (lex 285 e 138/84) 2007 = 26.687,81
Totale = 53.375,62

Rimborso antic.pasti serv.mensa 2006 = 19.380,00
Totale = 19.380,00

Trasf.Reg.assist.gener.minori e anziani 2006 = 51.330,18
Totale = 51.330,18

TITOLO II - TOTALE = 193.957,15


Diritti/canoni racc. e depuraz.acque rifiuti 2002 = 8927,99
Diritti/canoni racc. e depuraz.acque rifiuti 2003 = 2681,19
Diritti/canoni racc. e depuraz.acque rifiuti 2004 = 753,19
Totale = 12362,37

Diritti sugli atti di stato civile 2003 = 543,00
Totale = 543,00

Sanzioni amministrative 2004 = 15.000,00
Sanzioni amministrative 2006 = 14.267,18
Totale = 29.267,18

Proventi dall'illuminazione votiva 1996 = 3.615,20
Proventi dall'illuminazione votiva 1997 = 3.615,20
Totale = 7.230,40

Proventi servizi cimiteriali 2003 = 5.165,00
Totale = 5.165,00

Proventi servizio mensa scuola media 2005 = 24.980,00
Proventi servizio mensa scuola media 2007 = 22.905,76
Totale = 47.885,76

Proventi servizio mensa scuola elementare 2004 = 19.633,60
Proventi servizio mensa scuola elementare 2005 = 100.617,60
Proventi servizio mensa scuola elementare 2007 = 84.473,82
Totale = 204.725,02

Proventi servizio mensa scuola materna 2004 = 14.500,00
Proventi servizio mensa scuola materna 2005 = 44.815,20
Proventi servizio mensa scuola materna 2007 = 26.795,26
Totale = 86.110,46

Fitti reali di fondi rustici 2003 = 3.956,56
Fitti reali di fondi rustici 2004 = 3.956,62
Totale = 7.913,18

Fitti reali altri fabb.compreso edif. Caserma cc 2004 = 8.837,22
Fitti reali altri fabb.compreso edif. Caserma cc 2005 = 48.807,40
Fitti reali altri fabb.compreso edif. Caserma cc 2007 = 53.206,17
Totale = 110.850,79

Fitti reali case senzatetto p.zza liberazione 2004 = 7.597,69
Totale = 7.597,69

Proventi tagli boschivi ordinari e concessioni 2004 = 4.456,73
Totale = 4.456,73

Introiti e rimborsi diversi 1995 = 46,04
Introiti e rimborsi diversi 2000 = 3.098,74
Introiti e rimborsi diversi 2006 = 368,27
Introiti e rimborsi diversi 2007 = 51,08
Totale = 3.564,13

TITOLO III - TOTALE = 527.671,71


Proventi legge 724/1994 Condono edilizio 2002 = 43.378,41
Proventi legge 724/1994 Condono edilizio 2003 = 73.639,38
Proventi legge 724/1994 Condono edilizio 2004 = 54.552,69
Totale = 171.570,48

Proventi concessioni edilizie e sanzioni urbanistica 2002 = 13.908,50
Proventi concessioni edilizie e sanzioni urbanistica 2003 = 76.375,59
Proventi concessioni edilizie e sanzioni urbanistica 2004 = 69.776,01
Totale = 160.060,10

TOTALE = 1.800.766,78

20 commenti:

  1. Perchè non inviate la documentazione alla procura della Repubblica?

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  2. Ha ragione, e poi rendete noto con un manifesto tutto il marcio e i complici o beneficiari della truffa o refalia.

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  3. Ha ragione, e poi rendete noto con un manifesto tutto il marcio e i complici o beneficiari della truffa o refalia.

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  4. Fare tanto lavoro di calcoli per poi fermarsi ad esporlo alla sola cittadina di Alife rende il tutto vano, mentre suggerisco di mandare tutti i documenti agli organi competenti dello stato.

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  5. Daniele, non ritengo giusto vedere che pubblichi sul blog solo i tuoi interventi in consiglio comunale e non anche quelli della maggioranza, questa non è democrazia. Pubblica anche le risposte che ti sono state date, affinchè chi legge possa avere una visione completa e giudicare con la propria testa. Ma già so che questo non avverrà.

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  6. Ma la maggioranza ha già il suo portavoce, sul Corriere di Caserta, pagato da noi tutti.

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  7. Non voglio fare l'avvocato di nessuno.
    Ma credo che Daniele non ha il dovere di pubblicare le risposte
    (veramente non-risposte) della maggioranza, perchè, UNO , questo è uno spazio di Vivi Alife, e questo blog credo che ha il dovere di informare dell'azione della lista civica di Vivi Alife.
    Due la maggioranza ha già ampio spazio nei quotidiani locali che hanno maggior visibilità rispetto a un blog grazie al Portavoce "fuorilegge" che viene pagato di sacca nostra (è una vergogna!)

    quindi credo che il problema di pubblicare le risposte degli altri non sussiste!

    Cita

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  8. Quali risposte?
    Ci sono state delle risposte degne di essere chiamate tali?

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  9. una proposta? il comune attiva al più presto il sito istituzionale e registri le sedute pubblicandole sul sito medesimo. Agorà e tecnologia.

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  10. Sono un elettore della lista del Sindaco Fernando Iannelli ed ho assitito al consiglio comunale scorso. Tutte le cose che dice Daniele sul suo sito sono estremamente di parte e lui non pubblica le risposte della maggioranza perché ha timore di farlo. Voglio rispondere all'anonimo del 02 gennaio 2009 che dice che questo è un sito di Vivi Alife per cui si pubblica solo le iniziative del gruppo; ma allora mi chiedo perché vengono pubblicate le risposte alle interrogazioni al Sindaco e non gli interventi in Consiglio comunale? La verità è che non si vuole il confronto, perché si vuole far capire ai cittadini solo la proipria versione.

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  11. Perchè non si parla più della mernsa scolastica ? Forse perché il servizio va bene e la qualità dei pasti è ottima?

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  12. La legge prevede che le anmministrazioni pubbliche possano dotarsi di un portavoce. Chi non sa questo è un ignorante.

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  13. Ignorante sarà chi pensa che il comune di Alife debba spendere soldi per ingraziarsi un giornalista di parte. La legge prevede tante cose ma i soldi sono i nostri ed un paese di 7000 abitanti non ha bisogno di spenderli per un inutile portavoce.

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  14. mi rendo conto che più passano gli anni e più gli alifani vivono immersi nel servilismo per i loro padroni,una volta l'uno , una volta l'altro, senza pensare con la propria testa. Alimentano di generazione in generazioni il clientelismo della pseudo politica alifana che sopravvive basando la sua politica con i voti di favore. Vedi per esempio la coop della mensa vedi i volontari del traffico, vedi gli incarichi ai tecnici, vedi la variante al PUC. Si è talmente proiettati in questo senso di servilismo che si è perso il senso di giudicare oggettivamente quello che ci accade intorno, così non riusciamo a capire che pagare 7 mila euro l'anno un TIZIO che scrive sempre lo stesso comunicato da dieci anni cambiando solo i nomi (grazie all'Amministrazione guidata da .. su impulso dell'assessore ect....)è un atto vergognoso, non riusciamo a capire che il piano traffico ci ha fatto buttare solo soldi.
    E' inutile stiamo andando incontro a un burrone dove non riusciremo più a uscircene fuori.
    POVERA ALIFE !

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  15. Giusto, si pensa di guadagnare consenso "reclutando" persone di sicuro servilismo per vari compiti "inutili". Ma ciò serve a pochi e non alla comunità. Inoltre,aumentano i problemi: caos traffico e segnali stradali confusionari; poi hanno tolte le campane per la raccolta del vetro senza farci sapere dove lasciare il vetro. Davanti al Comune?

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  16. Sono schiavi non servi.

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  17. Ma il servizio mensa funziona ancora benino o il cibo adesso è pessimo?

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  18. daniele perchè non scrivi più ?

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  19. Daniele cosa è successo? Perchè non ci aggiorni come facevi prima??
    Francesco

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