lunedì 27 febbraio 2012

Trecento parole


L’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile campana, la Corte dei Conti sezione di Napoli, ci fa fare qualche considerazione sull’azione amministrativa della politica locale e sul suo modo di amministrare e su quale ruolo può giocare l’opinione pubblica correttamente informata dai mass media. La relazione del presidente Santoro e quella del procuratore Cottone  hanno messo in luce una realtà sempre più urgente da risanare: l’amministrazione pubblica, cioè la nostra vita da cittadini. Non mancano novità positive, ma il quadro che ne esce è pressoché desolante. Come ha detto il procuratore Cottone, nel concludere la sua relazione, «Dobbiamo invertire la marcia dell’illegalità e contrastarla con la riscoperta di una più meditata etica pubblica». Secondo Cottone, le singole vicende debbono emergere e trovare il loro giudice. «Tale giudice è, a mio avviso-dice Cottone-, solo l’opinione pubblica che, con una corretta informazione, può trovare i giusti toni per indignarsi e fare mutare i comportamenti.». Allora perché non provare a fare una riflessione, a guardare la nostra realtà con un occhio più attento, più vigile e più distante da situazioni personali, da coinvolgimenti familiari o di convenienze di breve durata? Ad ogni paragrafo, capitoletto o parte di entrambi le relazioni (cliccate sotto per leggerle), possiamo domandarci: cosa significa questo per Alife? Come si muove la nostra amministrazione? I nostri uffici comunali ottemperano i compiti a cui sono demandati? I nostri consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, svolgono il loro compito nel rispetto del mandato? Alla fine ognuno potrà farsi un quadro sulla situazione alifana, potrà dire di sentirsi sostanzialmente tranquillo o seriamente preoccupato. L’importabte è prendere parte ad una discussione, ad una provocazione, a tanti interrogativi che la Corte dei conti pone a noi cittadini,a volte volenterosi di cambiamento, a volte poco coraggiosi e chiusi nei nostri egoismi.
Daniele Martino


Nessun commento:

Posta un commento