giovedì 23 febbraio 2012

Trecento parole

Con l’attuale crisi economica, la ricerca di denaro da parte dello Stato è stata rivolta soprattutto sul versante delle entrate, attraverso l’aumento della pressione fiscale e la ricerca dell’evasione fiscale. Sicuramente resta tanto da fare, a livello nazionale ma anche a livello locale. Infatti, una maggiore efficienza, un migliore utilizzo del denaro pubblico renderebbe alle comunità locali un maggior ritorno in termini economici e il più generale interesse collettivo. La legge Salva-Italia, taglia le amministrazioni provinciali prevedendo un risparmio di 65 milioni di euro. Le province, dal canto loro, hanno fatto una contro-proposta che, invece, prevede 5 miliardi di euro da risparmiare. Sembra quasi un gioco al rialzo. Noi speriamo che attraverso il decreto Salva-Italia o nella proposta dell’Upi-Unione province italiane, vengano cancellati tutti gli enti, amministrazioni, consorzi e quant’altro costituisca un costo eccessivo e non sostenibile per oggi e per il futuro. Anzi, speriamo che anche a livello comunale si apra un dibattito per valutare la qualità delle spese e la loro sostenibilità. Intanto eccovi la proposta delle province.
Daniele Martino

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