martedì 30 novembre 2010

Interventi al Consiglio Comunale del 30 novembre 2010

Si è da poco terminato il Consiglio comunale.
Come vedrete in seguito, leggendo, al terzo punto all'OdG ho abbandonato l'Aula in segno di protesta. Il Sindaco F.F., allora, ha preso ad inveire contro di me, anche quando in Aula non ero più presente. Tra l'altro, alla mia contestazione circa il ritardo con cui sono entrato in possesso della documentazione sull'Assestamento, ha sostenuto ed affermato che tale documentazione era già pronta ieri (lunedì), alle ore 12 quando ero presente sul Comune all'incontro informale dei Capigruppo, e che io non ne avrei chiesto copia (figuratevi se io non chiedevo copia della documentazione: è la prima cosa che chiedo - i documenti (non le chiacchiere) - quando vado sul Comune!!!). Ha aggiunto inoltre, con tono rimproverante, che io stamattina avrei mandato sul Comune una persona "sconosciuta" (si tratta di mio nipote) a ritirare la documentazione.

Questa la verità dei fatti che smentisce ogni dichiarazione della Sindaco F.F. (speriamo che sono state tutte riportare nel Verbale di seduta insieme alle offese, tra cui quella di essere "demagogico"):
  • ieri, al termine della riunione informale dei Capigruppo, c'è stato detto che ci sarebbe stato il Consiglio comunale quest'oggi, convocato 24 ore prima. In tono scherzoso, mi sono rivolto al Capogruppo Santagata (Leali per Alife), in presenza dell'Assessore Vitelli, del Consigliere Sannullo e del Sindaco F.F., dicendogli (più o meno): "Alfonso, tu vattene a Piedimonte e non farti vedere; io me ne vado a casa e non apro fino alle 5! Così, se non riescono a farci notificare l'avviso di convocazione, il Consiglio non lo possono fare!" A quelle parole, siamo stati invitati (ehm!) ad aspettare; ci hanno offerto pure un caffè!, mentre il Sindaco F.F. ha fatto venire il Vigile con le convocazione per farcela notificare immediatamente. Durante questa attesa ho chiesto la documentazione relativa all'Assestamento generale (quella relativa ai debiti fuori bilancio già c'era stata consegnata) e mi è stato risposto di passare domani, per favore, in quanto non ancora pronta anche perché la Santini (nuovamente incaricata all'Area Finanziaria, proprio a partire da ieri, anche se non presente al lavoro) era assente. Sono testimoni di tutto, l'Assessore Vitelli, il Consigliere Santagata Alfonso, il Consigliere Leandro Sannullo;
  • stamattina, attorno alle ore 9 (dopo che ho accompagnato mio figlio a scuola), mi sono recato sul Comune, accompagnato da mio nipote (non vado mai "solo" sul Comune), dalla Funzionario Santini e le ho chiesto la documentazione relativa all'assestamento generale. Mi ha risposto di ripassare dopo una mezzoretta, perché doveva ancora preparare le fotocopie. Ho insistito per avere prima la documentazione dicendo che dovevo recarmi al lavoro... alla fine abbiamo concordato che sarebbe ripassato mio nipote a ritirarle. Mio nipote è ritornato sul Comune attorno alle ore 10:10. Dopo lunga attesa (circa un'ora) mi ha telefonato dicendo che non riusciva a parlare con il Funzionario Santini perché in riunione, e ciò nonostante per due volte il prof. Parisi (dipendente del Comune) avesse annunciato alla Santini la sua presenza. Così ho cominciato a telefonare insistentemente sul Comune, prima al centralino (ho sbagliato interno), poi direttamente alla Santini. Dopo decine di tentativi, la Funzionario Santini mi ha risposto dicendomi che i documenti erano quasi pronti, e serviva ancora un quarto d'ora. A quella risposta, ho chiesto gentilmente alla Funzionario Santini di sottoscrivermi "data e ora" del ritiro della documentazione, cosa che non mi è stata rifiutata. Allora mi sono recato io stesso sul Comune (mio nipote intanto era andato via) e finalmente alle ore 11:40 ho potuto avere la documentazione direttamente dalle mani della Funzionario Santini in presenza del Sindaco F.F. Peraltro, è successo che mi aveva consegnato gli originali: di questo se n'è accorta il Sindaco F.F. alla quale, infatti, ho restituito gli originali prendendo in cambio le fotocopie della documentazione. Ho salutato i presenti dicendo "buon appetito" (vista l'ora!). Sono testimoni di questo la Funzionario Santini, lo stesso Sindaco F.F., il prof. Parisi, la signora Ferrazzano. Per le telefonate è testimone la signora Anna Zazzarino (protocollo) alla quale ho chiesto il numero d'interno della Funzionario Santini, visto che non riuscivo a contattarla, e chiedendo se non fosse assente (in quanto non rispondeva al telefono).
Torniamo alla seduta. Tre gli argomenti all'Ordine del Giorno:
  • 1) Lettura e approvazione verbali precedente seduta consiliare

Come Gruppo ViviAlife ho votato "sì", per l'approvazione.

  • 2) Art. 194 del d. Lgs. N.267/2000. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenza esecutiva e individuazione mezzi di ripiano

Questo l'intervento letto in Aula e fatto allegare al Verbale di seduta.

Colleghi Consiglieri,
l’atto che ci apprestiamo a votare riguarda i cosiddetti “debiti fuori bilancio”, debiti cioè imprevisti e come tali non inclusi nel Bilancio annuale. Nel caso specifico sono debiti scaturiti da una sentenza giudiziaria, la cui formazione non c’è stata durante il nostro mandato amministrativo ma, come è stato detto anche dall’Assessore delegato, provenienti da fatti che risalgono agli anni ’80. Dopo 30 anni, dunque, possiamo dire che alcuni nostri Concittadini finalmente “ottengono giustizia” come si usa dire. Ottengono giustizia perché finalmente vedono riparare un torto subìto, così riconosciuto da un Giudice. Questo non può che darci fiducia e ispirare speranza.

Sabato pomeriggio mi è stata consegnata la documentazione relativa alla questione sottoposta oggi alla nostra approvazione. Ieri mattina, inoltre, si è svolta una riunione informale dei Capigruppo su iniziativa dell’Assessore delegato; è stata, questa, un’iniziativa molto gradita e apprezzata.
Dalla documentazione in possesso ho appreso che la questione sottoposta al voto di oggi riguarda un solo debito fuori bilancio relativo ad una sentenza, come già accennavo. L’ammontare del debito fuori bilancio al quale il Consiglio comunale deve riconoscere legittimità è di circa 233 mila euro. Deriva dalla sentenza n. 1590 del 2006 emessa dalla Corte di Appello di Napoli. Tuttavia, questa somma è solo una parte del complessivo importo statuito dalla Corte di Appello. Infatti, la sentenza riconosce il diritto a una somma in denaro a tre Cittadini: al primo di circa 51 mila euro; al secondo di circa 1.700 euro e, infine, al terzo Cittadino, quello in discussione, di circa 214 mila euro. La sentenza è stata notificata al Comune in formula esecutiva, la prima volta, il 20 giugno 2007 e una seconda volta l’8 luglio 2009.

Tutto ciò premesso, avrei alcuni dubbi da evidenziare su cui chiedo chiarimenti.
Un debito si definisce “fuori bilancio”, a norma del Tuel, quando non è previsto dal Bilancio, il che significa che corrisponde ad una spesa non autorizzata dal Consiglio comunale. Il Tuel consente al Consiglio comunale il “riconoscimento della legittimità” di alcuni debiti fuori bilancio, indicando quali e quando; tra l’altro, tale riconoscimento è “dovuto” per le “sentenze esecutive” che è proprio il nostro caso in esame stasera. In questo modo, il Consiglio comunale autorizza il costo che è derivato per forza di cose da una sentenza di un Tribunale. Orbene, la mia prima domanda è questa: perché ci apprestiamo solo oggi a portare in Bilancio questo debito quando il Comune è a conoscenza di questa soccombenza dal 2007? Perché il debito non è stato riconosciuto nel 2007 quando c’è stata la prima notifica della sentenza in formula esecutiva come obbliga a fare il Tuel? Perché non è stato fatto nemmeno dopo nel 2009 quando c’è stata la seconda notifica della sentenza in formula esecutiva?
Sono risposte che mi incuriosiscono anche. Perché, considerando la cifra di cui stiamo discutendo, si ottengono degli effetti sorprendenti sui diversi Rendiconti annuali degli anni passati. Per esempio, se consideriamo un importo di 200 mila euro a titolo di debito fuori bilancio (ho preso una cifra un poco più bassa, per non considerare gli interessi che sono poi maturati), il risultato di amministrazione del 2007, che è stato approvato dal Consiglio comunale in carica all’epoca, per positive 14.690 euro, diverrebbe negativo per oltre 280 mila euro. Lo stesso si otterrebbe considerando il risultato di amministrazione del 2008, da Voi approvato per positive 136 mila euro: mettendo il debito fuori bilancio di 200 mila euro si avrebbe un risultato negativo per oltre 60 mila euro.

Il secondo chiarimento riguarda il criterio che avete utilizzato, Voi dell’attuale Maggioranza in carica, per liquidare la sentenza in esame. Mi spiego. Come ho già detto, la sentenza riguarda tre Cittadini: al primo riconosce circa 51 mila euro; al secondo circa 1.700 euro; infine al terzo, oggi in discussione, circa 214 mila euro. Dai documenti che ho ricevuto sabato, risulta che sia il primo che il secondo Cittadino hanno già avuto liquidate le loro somme. Infatti, per effetto della Determina dell’Area Finanziaria n. 78 del 14 luglio 2009 è stata liquidata la somma di euro 51.283,53 con i mandati n. 972 del 16 luglio e n. 1107 del 19 agosto 2009 (attenzione alle data: eravamo già noi in carica); mentre il secondo Cittadino ha ricevuto quest’anno – anzi 45 giorni fa in data 15 ottobre – gli euro 1.704,32 cui aveva diritto, mediante i mandati n. 904 e 905. Ecco quello che chiedo: come è stato possibile liquidare quegli importi, tutti fissati dalla stessa sentenza n. 1590/2006, nel 2009 e nel corrente anno 2010, senza prima ottenere il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio? Se fosse possibile fare in questo modo (ma io dubito fortemente); se cioè fosse davvero possibile liquidare gli importi senza prima ottenere l’autorizzazione del Consiglio comunale, allora perché non è stato fatto così anche per i 233 mila euro di cui stiamo discutendo stasera? Altrimenti, perché per alcuni Cittadini avete fatto tutto da Voi e per altri Cittadini volete l’intervento del Consiglio comunale? Perché avete utilizzato un criterio più veloce di liquidazione per alcuni Cittadini (anche se, a mio parere, per niente regolare) e per altri volete utilizzarne uno più lento? Perché nei confronti di Cittadini volte utilizzare modalità diverse, favorendo alcuni e penalizzando altri?

Gli ultimi mandati, come ho detto, sono stati pagati il 15 ottobre, cioè 45 giorni fa, ossia 15 giorni dopo il 30 settembre che è il termine per il riequilibrio del Bilancio 2010. Allora chiedo: perché questo debito fuori bilancio – liquidato il 15 ottobre – non è stato riconosciuto nel Consiglio comunale sul Riequilibrio, nella seduta del 30 settembre scorso? Perché in quella sede è stato detto e sostenuto che non esistevano debiti fuori bilancio e poi 15 giorni dopo li avete invece pagati? Era vero quello che è stato detto il 30 settembre o quello che è stato fatto 15 giorni dopo, ad ottobre, liquidando quelle somme? Ma, soprattutto – e concludo – secondo voi: si tratta o no di severi irregolarità contabili e di violazioni di norme inderogabili del Tuel?

Vi ringrazio dell’attenzione e attendo i chiarimenti.

Questa la dichiarazione di voto letta in Aula e fatta allegare al Verbale di seduta.

Il Gruppo ViviAlife ritiene pienamente legittimo il debito sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale. Del resto, riponendo la massima fiducia nelle Istituzioni statali, appare superfluo ogni “giudizio” in merito al ristoro del danno economico sentenziato dalla Corte di Appello.
Il Gruppo ViviAlife esprime ringraziamento al Concittadino parte in causa questa sera, perché, pur non essendovi tenuto, ha concordato con l’Amministrazione un piano rateale di liquidazione del Suo credito.
Tuttavia, in considerazione delle presunte irregolarità normative e contabili seguite nella procedura, alcune delle quali evidenziate nell’intervento durante la discussione dell’argomento; e poiché da tali irregolarità non è escluso che possano derivare sui Consiglieri responsabilità per danno erariale, il Gruppo ViviAlife si asterrà dal voto.

  • 3) Assestamento generale del Bilancio di previsione 2010

Non ho fatto nessun intervento preparato perché impossibilitato: il Consiglio è stato convocato ieri mattina e la documentazione l'ho ricevuta soltanto stamattina. Ho fatto alcune richieste di chiarimento "a voce"...non vi dico le risposte: e che risposte!!!

Questa la dichiarazione di voto letta in Aula e fatta allegare al Verbale di seduta.

Il Gruppo ViviAlife dichiara di essere venuto in possesso della documentazione relativa al punto dell’Ordine del giorno in esame solo alle ore 11,40 di stamattina, dopo che ne ha fatto formale richiesta alle ore 9 e, successivamente, anche per via telefonica alle ore 10:30.
Il ritardo con cui è venuto in possesso di tale documentazione è contrario alle norme del Tuel ed è tale da inficiare la validità dell’eventuale Deliberazione di questa sera.
Il termine del 30 novembre è previsto da disposizioni del Tuel; è un termine per il quale non è mai giustificabile la convocazione del Consiglio comunale in via d’urgenza.

Chiedendo scusa ai Cittadini presenti, il Gruppo ViviAlife abbandona l’aula in segno di protesta per questa assurda modalità di gestione, contraria ad ogni più semplice regola di democrazia. Si tratta di un tema importante, vitale per il Bilancio comunale, che sicuramente non è tale da essere deciso ed approntato negli ultimi giorni o, addirittura come sembra, nelle ultime ore prima del termine fissato dalla Legge.

Il Gruppo ViviAlife si riserva di relazionare le proprie riflessioni sull’eventuale Deliberazione assunta questa sera direttamente alla Corte dei conti nei prossimi giorni.

2 commenti:

  1. i fessi siamo noi che lavoriamo ...

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  2. Poverino! Quanti insulti, quante bugie....che dici! E' proprio vero che la campagna elettorale fa infuocare gli animi senza ricognizione di fatti e di tempi!Ahimè, che desolazione, la politica degli scoop e dei clamori...

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