mercoledì 15 settembre 2010

Good morning, Alife

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

L’altro ieri, Anonimo ha lasciato un commento al Good morning del 28 agosto scorso. Eccolo: «credo che gli errori si pagano....è logico....ma attenzione a quando arriva l'ora di pagae i propri....».

Le affermazioni mi hanno un po’ incuriosito, tanto che ho poi lasciato anch’io un commento per chiedere ad Anonimo la cortesia di spiegarsi meglio. Il chiarimento è arrivato ieri (lo riporto in versione integrale): «milysivacredo che in generale nessuno è esente dal commettere errori....così come nessuno è infallibile....ma in generale è facile parlare da dietro una poltrona senza responsabilità....la retorica è facile....invasiva....dilagante....il difficile viene con le responsabilità....ammesso che si abbia il consenso per assumersele....altrimenti rimane solo la retorica....ma fatti reali...niente....il concewtto che esprimevo sugli errori....è che condivido che se ci sono cose che nn vanno si ha il dovere di segnalarle per il bene di tutti....ma con la dovuta esattezza....senza mistificazione....o con l'aiuto subdolo della stampa....stampa che in merito ad altre vicende....poi misteriosamente tace....o meglio....il '' nn lo sapevo'' è come un atto di dolore in una confessione....solo che la legge come lei ha insegnato con la bomba(giusta) che ha innescato....nn ammette ignoranza....e nn giustifica....buona serata signor Cirioli».

Mi prendo spazio per una replica; stessa cosa, ovviamente, potrà farla anche Anonimo.
Condivido pienamente il suo incipit. Anch’io, infatti, credo fermamente che «nessuno sia esente dal commettere errori, così come nessuno sia infallibile». E cerco di tenerlo sempre a mente! Una cosa sola mi va di aggiungere, e cioè che ciò che ci rende veramente “Uomini” è, appunto, riconoscere questi nostri limiti, ma soprattutto ammettere e riconoscere quando si sbaglia, dimostrando così che si è infallibili! Una cosa questa, però, che mi pare merce più rara…..

Anonimo prosegue affermando «ma in generale è facile parlare da dietro una poltrona senza responsabilità....la retorica è facile....invasiva....dilagante....il difficile viene con le responsabilità....ammesso che si abbia il consenso per assumersele....altrimenti rimane solo la retorica....ma fatti reali...niente....».

Questa parte, detto francamente come tra amici, mi disturba un tantino…quasi mi offende. Comincio col chiedere una cosa. Ammesso che sia “facile parlare da dietro una poltrona”, e come è parlare da “Anonimo” senza volto e senza firma? Confesso: è una domanda provocatoria. A me comunque sta bene anche parlare con i “senza volto” perché, in questo caso, è importante ciò che si dice, non chi la dice.
Tuttavia, la vera questione, per me, è un’altra. Caro Anonimo, tu sostieni – se ho ben capito – che quello che sto facendo io sia soltanto retorica (diciamola tutta: “chiacchiere” !). E sostieni che, invece, il “difficile” viene con le responsabilità “ammesso che si abbia il consenso per assumersele”. Credo che tu stia sbagliando, e di grosso. Per due ragioni. Prima, perché “una responsabilità” io ce l’ho ed è quella non solo di appartenere al Consiglio comunale, ma di essere un “cittadino” di Alife (ossia di una comunità) e un padre di famiglia. Restiamo sul primo ambito, quello comunale: la responsabilità di cui mi sono fatto carico è quella di svolgere, e svolgere bene, il compito che mi è stato affidato dal voto elettorale dei concittadini alifani: rappresentare una minoranza (una parte della minoranza) nel Consiglio comunale, ossia nelle decisioni che vengono prese sul Comune per i cittadini e la comunità tutta. Ti faccio una domanda: secondo te, opporsi alla vendita dei beni comunali corrisponde o no a un atto di responsabilità? secondo te, evitare “assunzioni” repentine e irregolari corrisponde o non a un atto di responsabilità? Potrei continuare, ma mi fermo ad un ultimo quesito: secondo te, quello che ho fatto sul Rendiconto 2008 corrisponde o no a un atto di “responsabilità”? Avevo due alternative (anzi tre) davanti a me. La prima: far finta di non aver visto, tacere. La seconda: agire di conseguenza alle cose viste, cioè chiedere chiarimenti su quanto mi è apparso poco chiaro. E’ quello che ho fatto. (C’era anche una terza alternativa: cedere alle “sollecitazioni” di stare zitto…..). Mi sono assunto delle responsabilità, si o no, secondo te?
Seconda ragione per cui credo che tu stia sbagliando: un “consenso” io l’ho ricevuto. I cittadini – lasciamo perdere “quanti” – mi hanno votato, eletto e portato a sedere nei banchi dell’Opposizione (e questo è stato l'ottimo risultato conseguito dai candidati e da tutto il gruppo di Vivi Alife). O forse per te “l’opposizione” non conta nulla e il voto elettorale è come una partita di calcio in cui chi vince va avanti e chi perde deve retrocedere ad un rango silenzioso e inerte? O forse per te “responsabilità” è sinonimo di “comandare” e di “potere”, di stare insomma dalla parte dei soli vincitori? Se un “consenso” ho ricevuto (non conta se poco o assai, se nella Maggioranza o nell’Opposizione), l’unica cosa che posso fare per ricambiare è corrispondere alla fiducia che mi è stata accordata. Appunto: assumermi la “responsabilità” di rappresentare le istanze dei cittadini che, ovviamente, corrispondono al programma elettorale di Vivi Alife e alle tante cose dette nei comizi e in campagna elettorale su cui, evidentemente, si è formata quella “fiducia” espressa poi con il voto elettorale.

Vado avanti.
Nell’ultima parte del commento scrivi: «il concewtto che esprimevo sugli errori....è che condivido che se ci sono cose che nn vanno si ha il dovere di segnalarle per il bene di tutti....ma con la dovuta esattezza....senza mistificazione....o con l'aiuto subdolo della stampa....stampa che in merito ad altre vicende....poi misteriosamente tace....o meglio....il '' nn lo sapevo'' è come un atto di dolore in una confessione....solo che la legge come lei ha insegnato con la bomba(giusta) che ha innescato....nn ammette ignoranza....e nn giustifica....buona serata signor Cirioli».

Caro Anonimo, non capisco a quale specifica vicenda ti stai riferendo: agli ultimi giorni o prima. Dalle tue parole, in ogni caso, percepisco due “rimproveri” (correggimi se ho capito male), che sono: 1) non aver segnalato le cose “con la dovuta esattezza”; 2) avere avuto dalla mia parte un “aiuto subdolo” della stampa.

Sul primo “rimprovero” devo chiederti di indicarmi dove è la mia mancanza (dove non ho segnalato bene le cose… anzi vorrei capire anche quali “cose”). Le “cose” che ho segnalato, le ho lette in un Consiglio comunale… sono quelle…. quelle sui conti che non tornano e su cui sto ancora aspettando chiarimenti…..
Quanto al secondo “rimprovero” (aiuto subdolo della stampa), caro Anonimo, mi prendo una piccola rivincita: non ti rispondo, perché mi sento offeso. Io ci sto e ci vivo nel mondo della stampa… quello che vuoi insinuare, non appartiene a quel mondo. Te lo posso assicurare.

Concludo.
Caro Anonimo, ti ringrazio per il tuo intervento. Tutto sommato, vedo anche qualche margine per condividere entrambi una “ricetta” buona e giusta per il nostro Paese, per la comunità di Alife. Perché allora non proviamo ad unire le forze? C’è bisogno di un piccolo sforzo da entrambe le parti: più fiducia, da parte mia verso di te e da parte tua verso di me. Io ci sto. E tu?

Buona giornata.
Ciao, Daniele.

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